Butterfly.

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"O mio dio!"

"Fermo Yoongi!"

"Basta! Ti prego."

"Jungkook!"

"Stai bene?"

Sono solo una serie di frasi ovattate, alternate da immagini confuse e sfocate.
Voci conosciute mi arrivano storpiate alle orecchie, rimbombando nella mia cavità cranica.
Ma non capisco nulla.
Non sento più le mani di Yoongi contro ma nemmeno il mio viso.
Non sento nulla. Ne fisicamente ne mentalmente.
Mi ha colpito talmente forte da ridurmi in fin di vita?
È questo che si prova poco prima di morire?

Il nulla più totale?

〰️〰️〰️〰️〰️

È tutto così veloce!
Una serie di immagini.

La mano di mio zio che si posa delicatamente sulla mia gamba, prima di risalirne la coscia.
Il suo sorriso dolce che si trasforma in un ghigno.
La voce di un bambino troppo piccolo per capire cosa stia accadendo ma sa per certo che non gli piace.
Urla strazianti ed un pianto disperato mi perforano i timpani.

Una galleria buia, illuminata qua e là da piccoli fasci di una luce gialla intensa.
Il rumore stridente dei freni, azionati troppo tardi.
Gli occhi spalancati della mia mamma che mi stringe forte a se, volendomi proteggere con il suo corpo, mentre il mio papà avvolge entrambi tra le braccia.
Urla strazianti ed un pianto disperato mi perforano i timpani.

Un letto candido d'ospedale sul quale giace mio padre.
La linea verde e luminosa, che scandisce i suoi segni vitali, si appiattisce tutto ad un tratto, fermandosi come il cuore dell'uomo.
Un silenzio tombale cala sulla stanza e sembra durare in eterno, come se tutto si fosse fermato per permetterci di assorbire tutto il dolore possibile.
Mia madre crolla a terra in ginocchio; la testa stretta tra le mani.
Urla strazianti ed un pianto disperato mi perforano i timpani.

Notte fonda.
Vengo svegliato dalle grida di quella donna che, come ogni notte, rivive in sogno l'incidente del treno.
Non mi alzo nemmeno più per svegliarla e tranquillizzarla, tanto, finché non si decide a prendere le medicine, continuerà a rivivere quel momento ogni notte...per l'eternità.
Urla strazianti ed un pianto disperato mi perforano i timpani.

Non mi sforzo nemmeno di aprire gli occhi. Sono completamente avvolto da un bruciore tale che il semplice atto di sollevare le palpebre mi spaventa. Come se anche il più piccolo movimento potesse squarciarmi.

Posso percepire il volto gonfio e pulsante, bagnato da calde lacrime che lotto per non asciugare.
Non è una novità che mi venga da piangere dopo il solito sogno ed, anche se mi vergogno, posso cammuffarle per dolore fisico. Infondo, esso sta sicuramente contribuendo.
Pur volendo, non se ne parla nemmeno di muovere un braccio fino all'altezza degli occhi. Nel dolore in cui sono immerso, per fermare il pianto, mi sembra di dover superare un canyon.

I miei ultimi ricordi mi colpiscono in modo violento e scomposto, man mano che mi sveglio e sono costretto a prendermi qualche minuto per ricomporre il puzzle.

Ricordo di aver, decisamente, esagerato con l'alcol, che si sta facendo sentire nello stomaco, ed il litigio, verbale, con Yoongi.
Tutto ciò che è successo dopo mi appare solo con qualche immagine astratta e confusa.

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