Gameplay [Vkook]

Heartbreak

"Ah, accidenti!" Sbraito, riuscendo a chiudere le ante ed impedire che il vento, trasversale, porti troppa grandine contro il vetro del mio balcone; dopo averci litigato per un paio di minuti.

"È incredibile come stia cambiando il tempo e la velocità in cui ci riesce." Minji fissa le ante appena chiuse ma con gli occhi vitrei di chi ha la mente altrove, mentre io mi volto tornando verso il mio letto ma facendo attenzione a non toccare nulla, dal momento che il temporale non si è proprio risparmiato nel innondarmi il più possibile, finché riparavo la portafinestra.

"È terrificante." Rafforza Taehoo, dalla chioma verde e scintillante.
"Oltre ad aver nevicato pochissimo, i pochi cristalli che erano riusciti ad attecchire sono stati, rapidamente, spazzati via ed ora ogni volta che c'è un temporale l'acqua vira, inevitabilmente, in grandine. Di questo passo non so proprio dove finiremo."

"Ma la verità è che nessuno se ne rende veramente conto, perché questi cambiamenti, imponenti nella loro invisibilità, non ci toccano direttamente sulla pelle. Forse, in questo caso, solo gli agricoltori hanno recepito il messaggio." Aggiunge la ragazza dai capelli rosa.

"Il problema è che non vogliono vederlo le grandi multinazionali." Jimin si immerge nella conversazione, appena prima di imprecare e chiudere il suo computer in malo modo.
"Non funziona niente! Con questo tempo è inutile continuare a tentare." Si lascia cadere sul mio letto a gambe incrociate, spostandosi i capelli dalla fronte, scocciato.

Dopo un po' di tempo, ci siamo finalmente riuniti a casa mia per allenarci ma, a quanto pare, non se ne parla.
Così sbuffo, sonoramente deluso, aprendo il mio armadio, a muro, per agguantare degli abiti asciutti.

"Vado a cambiarmi." Avviso gli altri, prima di rintanarmi dentro il bagno ma passando accanto a Minji, non posso evitare di notare un insolito luccichio attorno al suo collo. Luccichio sul quale non mi fermo più di tanto, scocciato ed infastidito dagli abiti freddi ed appiccicosi.

Ma anche chiuso in bagno, riesco comunque a captare le loro voci attraverso le pareti.

"Ma Chense? Che sia bloccato dal mal tempo?" Domanda l'arancione, rivolto chiaramente a Minji ma dalla frase che ne segue, posso immaginarla scuotere il capo.

"Non verrà. Oltre ad aver preso freddo ed essersi stupidamente ammalato, continua a bisticciare con la moglie. In più, sinceramente, l'ho visto strano ultimamente; non è semplicemente triste, sembra depresso." Racconta in tono grave, realmente preoccupata. E proprio in quel momento, finisco di indossare abiti asciutti e rientro in camera.

"Credo stia cercando di fare felice la moglie ed accontentarla per ottenere il permesso di partecipare al torneo." Sbuffa, ponendo le virgolette sulla parola 'permesso'.

"Parliamo di Chense." Mi spiega Taehoo ma io mi affretto a scuotere il capo, lasciandogli intendere che ho ascoltato tutto.

"Ma scusami Minji, tu l'hai mai incontrata quella donna? Com'è? Mi sembra di capire che spesso lo tratta come un bambino." Domando, sedendomi accanto a Jimin, mentre lei sospira, nuovamente.

"Non si comporta da moglie ma nemmeno da madre: è una dittatrice. Non ho mai incontrato una persona più gelosa di lei. Credo che se potesse farmi sparire con il semplice schiocco delle dita che Thanos ha usato per dimezzare la popolazione dell'universo, non esisterebbe a farlo." Si lamenta, riuscendo solo a far sorridere me e gli altri due.
Ma, fortunatamente, sotto il suo sguardo di fuoco, riusciamo a ricomporci nell'immediato.

"Non è un segreto il fatto che Chense sia un uomo molto affascinante, no? Ma non potete immaginare a che livello, malato, arrivi la gelosia della moglie.
Certamente voi l'avete sempre visto con gli occhiali ma nemmeno dovrebbe portarli dal momento che gli manca mezzo decimo da un'occhio. Eppure la donna ha tanto insistito per farglieli comprare, credendo che l'avrebbe reso meno appetibile, ma la parte divertente è che così non ha fatto altro se non aumentare il fascino."