BAD GIRL 2 ||C.D

CAPITOLO 34

La testa iniziava a girarmi,ricordi di me e la mia migliore amica iniziarono a comparire nella mia mente:il giorno in cui ci siamo conosciute,quando mi ha presentato il resto del gruppo,quando uscivamo i pomeriggi per fare shopping...
Mi ha mentito sin dal primo giorno in cui mi ha vista? La risposta a tutte le mie domande era proprio di fronte a me,e io non avevo ancora detto una parola.

-Dimmi solo perché- abbassai il capo.
-Oh piccola Jess,tu non sei ancora pronta per saperlo- rispose sorridendo.
Ma non era uno dei suoi soliti sorrisi,questo sembrava carico d'odio,maligno.
Tutto d'un tratto l'immagine della ragazza dolce e innocente che conoscevo,cambiò. Sono sempre stata convinta che basta una parola,una frase,o anche un solo sguardo per farci cambiare l'opinione che avevamo di una determinata persona,e la prova era proprio davanti ai miei occhi.
-Cloe,te lo chiedo per favore,parla,sempre se questo è il tuo vero nome-
La ragazza rise. -No cara,non è il mio vero nome.-
-Mi chiamo Brenda Reyes,e per motivi che non posso dirti,sono dovuta fuggire dalla mia vecchia vita e ricostruirne una nuova. Andava tutto bene fin quando non sei arrivata tu. Con la tua aria da principessina ribelle mi hai portato via le amiche,e anche il ragazzo.-

Si fermò come per scrutare la mia reazione,e impallidii quando capii a cosa si riferisse.
-Cameron è sempre stato il mio amore. Prima che arrivassi tu sembrava quasi voler ricambiare,anche se ci vedevamo di nascosto agli altri,abbiamo avuto dei bei momenti.-
Non riuscii a trattenere una smorfia disgustata. Ok che Cloe non me ne avesse parlato,ma Cameron? Siamo stati insieme molto tempo,perché non dirmi che era andato a letto con una delle mie amiche?
-Non fare quella faccia. Ora arrivo al punto- sbuffò alzando gli occhi al cielo. -Quando sei arrivata ho provato a farmene una ragione,ho tentato di esserti amica,ma qualcosa in te non mi piaceva,e non mi piace ancora ora. C'è stato un periodo in cui tu e il tuo ragazzo litigavate spesso,ed è stata proprio una di quelle sere,che è arrivato il colpo di grazia- continuò mettendosi una mano sul ventre.

D'un tratto la testa inizio a girare,di nuovo,ma questa volta molto più veloce,dovetti mantenermi ad un pilastro che si trovava nelle vicinanze per non cascare a terra.
-Sono incinta,Jessica. Quella sera ci trovavamo in discoteca,Cameron era ubriaco,e sinceramente,non so neanche se ricorda quello che successe. Andammo a letto,e presi dal momento,fantastico aggiungerei,ci siamo dimenticati di prendere le giuste precauzioni.-

Dimitri's pov
Aspettai qualche altro secondo prima di intervenire. Con una stupida scusa avevo convinto Sergevič ad andare altrove,dicendogli di avere un incontro di affari del quale si era dimenticato.
Appena andato via ho deciso di andare a controllare che tutto stesse procedendo bene con il piano.
Da lontano riuscivo a scorgere la figura minuta di Jessica,di spalle,con la sua amica di fronte,e un uomo che sorrideva beffardo al suo fianco.
Considerando che le due ragazze sembravano essere nel pieno di una conversazione interessante,la persona anonima doveva essere quella donna.
Non ero molto sorpreso,anche perché non conoscevo bene i ragazzi di quella specie di gang,e solitamente non mi fido delle persone,così da non avere aspettative. E poi,appena me ne hanno parlato ero convinto che quella persona si trovasse all'interno della gang.

Scossi il capo vedendo Jessica mantenersi ad un pilastro,e dalla sua postura sembrava voler svenire da un momento all'altro. Non sono affari miei,ma se tornassi indietro, dopo avrei dovuto fare i conti con la mia coscienza,e non ne avevo proprio voglia.
Scesi dall'auto,chiudendola,e mi diressi a passo svelto verso quei 3.
-Cloe,ma che sorpresa.-
-Dimitri,non so perché ma mi aspettavo di vederti comparire da un momento all'altro- rispose beffarda.
-Sei perspicace,complimenti.- borbottai fissando Jessica che teneva il capo abbassato. Mi sarei aspettato una delle sue stupide domande,oppure un'espressione di confusione sul perché mi trovassi lì,ma quello che riuscii a vedere sul suo volto fu il vuoto totale.