CAPITOLO 38

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Dimitri's pov
Aspettai che la ragazzina partisse,per poi iniziare a guardarmi intorno.
Notai tra la folla uno degli uomini di Konstantin,che si portava ovunque.
Lui era qui.
Aspettai un altro secondo,e quando le auto stavano per passare dinanzi a noi per il secondo giro,presi il cellulare.
-Dorian,ci siete?-
-Si.-
-Sapete cosa fare.-
Attaccai proprio nel momento in cui l'Audi affiancata dalla Ferrari sfrecciò davanti a me.
-Non ti capisco King. Perché hai permesso a quella di partecipare al tuo posto? Non è da te.-
-Non è da me? Perchè tu mi conosci bene,vero Klarissa?- borbottai seguendo le macchine dal piccolo televisore in alto.
-Sei diventato ancora più antipatico.-
Mi voltai verso quella donna,fissandola da capo a piedi. Non aveva nulla che potesse attrarmi. Nulla di bello e naturale. Era tutta plastica.
-Attenta a quello che dici-
La ragazza rise alzando le mani,e si diresse verso Cameron.Quel ragazzo possedeva una stupidità innata. Si faceva distrarre da ogni essere umano di sesso femminile,non accorgendosi di cosa stesse perdendo.

-E a tagliare il traguardo è la giovane prediletta di King! Non me lo aspettavo gente,non me lo aspettavo proprio.- la stupida voce di Logan,un ragazzino che commentava tutte le gare,arrivò alle nostre orecchie come una tromba.
Jessica aveva vinto,e doveva gareggiare alla Real Race di domani.
Anche se devo ammettere che è abbastanza brava al volante,se dovesse partecipare a quella gara domani non credo ne uscirebbe viva.
-Non ci credo Dimitri! Ho vinto!- una voce femminile urlò dietro le mie spalle,mi voltai appena in tempo per ritrovare delle sottili braccia avvolte attorno ai miei fianchi.
Rimasi immobile,incosciente di quello che dovessi fare.

-Per lei è finita.-
-Non sa in che guaio si è cacciata?-
-Ma come si permette? Con King poi- alcune di queste frasi mi arrivarono alle orecchie,ma le ignorai completamente.
Non mi faceva piacere che la ragazzina mi stesse abbracciando,ma per la prima volta,non mi dispiaceva nemmeno.
Lentamente spostò i suoi arti verso il basso,dove portò anche il suo sguardo.
-Ehm,scusami,è che mi sono fatta prendere dall'emozione.-
Anche se non potevo guardarla in faccia potevo notare un leggero arrossamento su tutto il viso,che molto probabilmente stava cercando di nascondere.
-Non scusarti,andiamo.- le parole mi uscirono più dure di quanto volessi,ma ormai ci avevo fatto l'abitudine.
La ragazza annuí camminando dietro di me e guardandosi intorno.
-Il piano ha funzionato?- alzai gli occhi al cielo per la sua discrezione e la tirai in un posto lì vicino più appartato.




Jessica's pov
Spalancai gli occhi quando il russo tirò fuori il cellulare mostrandomi la foto della testa di un ragazzo,probabilmente di quel Liev.
-Ricambiare con la stessa moneta.- borbottò duro.
-Dorian ha eseguito lo stesso procedimento spedendogli il pacco a casa sua. E stasera quando Konstantin arriverà a casa troverà la sua sorpresa.
Annuii dubbiosa e mi voltai.
-Dove stai andando?-
-In bagno-
Sbuffò e io chiesi in giro se ce ne fosse uno,trovandolo fortunatamente alcuni minuti dopo.
Vi entrai,e mi guardai allo specchio. Avevo vinto. Io,Jessica Evans,avrei partecipato alla Real Race,e questo solo grazie a quel russo con gli occhi di ghiaccio.

Scossi il capo e mi sciacquai il viso. Mi aggiustai i capelli un'ultima volta,e uscii.
-Hey bellezza,sei tu che hai vinto?- un'enorme puzza di alcool mi entrò dentro le narici,nello stesso momento in cui un ragazzo mi si parò davanti,bloccandomi la strada.
Annuii cercando poi di scansarlo.
-Aspetta,adoro le cattive ragazze. Che ne dici di divertirci un po'?-
Il mio cervello iniziò ad allarmarsi capendo che non c'erano molte persone lì intorno che avrebbero potuto aiutarmi se la situazione avesse preso una brutta piega.
-Non sono una cattiva ragazza e no,non voglio divertirmi.- Mi sembrò di parlare con un muro,poichè a quanto pare il ragazzo non mi ascoltò e iniziò a toccarmi i fianchi.
Stavo per tirare fuori il mio coltello,quando realizzai che in realtà non ce ne fosse più bisogno.
Comparse una terza figura,e improvvisamente il ragazzo di prima venne spinto al muro,con un pugnale puntato alla gola,proprio affianco a me.
-Dimitri non farlo.- non sembrò per niente ascoltarmi. In quel preciso istante mi resi conto che quell'uomo era capace di provare emozioni. Per la prima volta nei suoi occhi non vidi indifferenza,bensí rabbia,solo tanta rabbia.

BAD GIRL 2 ||C.D Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora