BAD GIRL 2 ||C.D

CAPITOLO 37

Leggete lo spazio autrice alla fine.
Buona lettura ;)

-Andiamo bambolina,sveglia-
Aprii gli occhi sentendo una carezza sul viso. Mi misi subito seduta appena vidi di chi si trattava.
-Per favore Jess,perdonami,è il passato ormai.-
-È passato? Ma stai scherzando?-
-No. Ti chiedo scusa,anche se in quel momento non stavamo insieme. Ma noi siamo destinati ad essere una coppia.-
-Noi non siamo destinati ad essere un bel niente.-
Dire quelle parole mi aveva provocato un dolore al petto,e so che non erano del tutto vere,ma con quel suo comportamento mi aveva ferita,davvero tanto.
Non potevo cancellare da un giorno all'altro i miei sentimenti per lui,perché io ho amato,e forse amo ancora Cameron. Ma per il momento ho bisogno di stare da sola e riflettere,perché la mia mente è in completa confusione.

Il ragazzo si alzò sbuffando,e con un tonfo sparí in bagno. Approfittai della sua assenza per mettermi le prime cose che trovai nell'armadio,e scesi di sotto,dove trovai tutti a fare colazione.
-Ma buongiorno fiorellino. Biscotti?- chiese Matt indicandomi il suo pasto.
-No grazie biondino,non ho fame.- presi un caffè,e sotto lo sguardo attento del russo iniziai a chiacchierare con le ragazze.
-Stasera ci sarà una gara.- la voce dura di Cameron arrivò alle nostre orecchie. Ci voltammo quasi tutti contemporaneamente vedendolo scendere le scale con un asciugamano intorno al collo.
-Una gara? Non doveva esserci domani?-
-Non la Real Race Matthew. È una specie di pre-gara. Stasera verranno scelti i concorrenti.-

Spalancai gli occhi rendendomi conto che il tempo era passato davvero in fretta. Questa sera avremmo assistito alle prove di una vera e propria gara,con importanti piloti. Ero piena d'ansia al solo pensiero di poter imparare qualcosa di nuovo,e magari parteciparci un giorno.
-Si tratta di un percorso abbastanza difficile. Vengono selezionati 10 piloti circa ogni 10 minuti,e tutti coloro che arrivano al traguardo dovranno poi gareggiare alla finale di domani. - spiegò Carter.
Annuii e salii di sopra iniziando a prepararmi. Sarei andata a correre per cercare di trascorrere del tempo,così da poter arrivare a stasera il più presto possibile.

Misi una tuta,infilai gli auricolari,e dopo aver fatto un cenno agli altri uscii di casa,cercando di concentrarmi sulle vie da percorrere. Non conoscevo bene la zona,anche se un paio di anni fa sono stata proprio in questo quartiere con i miei genitori. Devo ammettere però di possedere un buon senso dell'orientamento,quindi al massimo,se mi perderò,userò il gps sul cellulare.
Corsi per 1,2 o forse 3 ore. Non ne avevo mai abbastanza. Quando dicevo che correre per me era una sorta di sfogo,non intendevo solo in auto. Lí soprattutto,ma visto che ora non sembra il caso di fare una corsa nella R8 mi accontento di farla a piedi.

Mi fermai per riprendere fiato vicino un fiume. Sciolsi i capelli cercando di legarli in una coda più ordinata,e mi guardai intorno. Las Vegas era stupenda non solo per i suoi casinò e per il divertimento serale,anche i paesaggi erano stupendi,e le persone sembravano molto amichevoli.
Il sorriso mi morí sulle labbra quando notai due figure un po' più lontane da me. Socchiusi gli occhi cercando di mettere a fuoco e notai un uomo e una donna.
Dimitri e Klarissa.
Sgattaiolai dietro un albero lì vicino e cercai di drizzare le orecchie.
-Andiamo King,un tempo non eri così difficile.- la ragazza gli stava facendo gli occhi dolci,con una mano poggiata sul suo petto.
-Levami le mani di dosso Klarissa.- sbraitò il russo.
Almeno non aveva quei modi solo con me...

-Come sei difficile,c'è forse un'altra?-
-Non c'è proprio nessuno,è solo che tu mi dai il voltastomaco.-
Cercai di trattenere una risata di fronte la serietà di quel ragazzo e la faccia confusa di lei.
-Come ti pare,ce la vedremo stasera alla pre-Real Race.-
-Non gareggerò quest'anno.-
-Dimitri Ivanov che non partecipa ad una gara? E quale sarebbe il motivo?-
A quella domanda il russo scattò afferrandole un braccio e facendo una strana mossa.
-Mi...mi fai male.-
-Te lo ripeto. Non sono affari tuoi.- disse scandendo ogni singola parola.
-E ora vattene.-