Mi svegliai la mattina seguente intorno alle 10:00 AM con molta calma dato che era sabato, la luce del sole picchiava dritta sulla mia testa e la giornata era particolarmente calda. Decisi di fare una lunga doccia e indossare il mio pigiama della playstation, per poi prepararmi un abbondante colazione. Mentre mangiavo, sentii il suono del mio telefono che avevo lasciato sopra il letto, ma non gli diedi molta importanza: "Non sarà nulla d'importante, controllo dopo" pensai, con il tono rassegnato della sera prima. Finita la colazione e lavato i piatti, presi il mio telefono vicino al letto e vidi che era una notifica di facebook; aprì l'applicazione e notai una richiesta di amicizia da parte di "Lara Fortin"; controllai il profilo, ed era proprio lei! Quasi non ci credevo, mi aveva inviato una richiesta! <<Non è possibile... ma allora non mi stava prendendo in giro!>> dissi a voce alta con tono sorpreso. Dopo aver accettato la richiesta, notai un messaggio; pensavo che fosse quello classico di facebook, sapete quando aggiungi una persona e ti spunta "Saluta il tuo amico?" ecco, quello. Cliccai, e con mia grande sorpresa, non era quello: "Ciao Miles, scusa se non ti ho inviato la richiesta ieri, ma sai, essendomi trasferita da poco ho dovuto aiutare in casa a sistemare tutto! Ascolta, oggi ti va di andare al dragon bar intorno alle 3pm? Almeno mi faccio perdonare :P" Non riuscivo a credere ai miei occhi, era a tutti gli effetti un appuntamento! Il mio primo appuntamento! << Cosa è successo? Io che ho un appuntamento? Ora il mondo finisce, ci sarà una catastrofe>> dissi, parlando sempre a voce alta in casa mia come uno psicopatico. Le risposi ovviamente di sì, e confermammo l'incontro. Essendo la prima volta che mi trovavo in quella situazione, venni colto dal panico, robe del tipo "e adesso che mi metto?" e cose del genere, ma dopo aver controllato il mio armadio (quasi totalmente nerd) con entusiasmo, la mia natura da persona depressa tornò a farsi prepotentemente sentire; decisi alla fine di mettere una maglietta di Nier:Automata a maniche lunghe, per evitare che notasse i tagli sul mio braccio destro, anche involontariamente, e un normalissimo paio di jeans con delle scarpe sportive bianche. Non pranzai, ed intorno alle 2:00 PM ero pronto per scendere di casa, quando accadde qualcosa di non usuale: Le luci di casa mia cominciarono ad accendersi e spegnersi ad intermittenza, come fossero impazzite; rimasi immobile per un secondo, poi cominciai a guardarmi intorno, notando come gli interruttori della luce di casa mia erano fermi, mentre questo gioco di luci continuava. Decisi di disattivare la corrente dal pannello di controllo, ma prima di poterlo fare, sentii il suono di accensione della mia playstation. " Ma cosa sta succedendo? Anche la play si accende da sola adesso? Comunque, se dovessi spegnere la corrente adesso con la play accesa rischierei di perdere i miei dati, meglio spegnerla prima" pensai. Mi voltai a prendere il joypad, quando dalla tv sentii il suono della soundtrack di King of Fantasy in sottofondo. Col joypad in mano, mi voltai di colpo, e vidi il televisore acceso, con scritto sulla schermata principale del gioco una frase che non avevo mai visto: "Sei felice?" con due opzioni di risposta "Si" sulla parte sinistra "No" sulla parte destra. << Ma cosa diavolo sta succedendo? Sto forse sognando?>>, provai a darmi dei piccoli schiaffi e pizzicotti sul volto, come a volermi svegliare, ma nulla, le luci continuavano ad accendersi e spegnersi e quella scritta rimase lì, in attesa di risposta. Cominciai a respirare più velocemente e il mio battito cardiaco aumentò, mi sentivo preso dal panico; <<Continuo a non capirci nulla... ma proviamo a rispondere! Tanto che ho da perdere>> e decisi di rispondere, indovinate cosa? No, ovviamente. A quella risposta, le luci impazzirono ancora di più. Ancora più spaventato, provai ad andarmene da casa, ma nulla, la porta era stranamente bloccata, non riuscivo ad aprila. <<Cavolo! Proviamo col telefono>> ma nulla, anche il telefono era fuori uso; <<Insomma! basta! Cosa succede??>> urlai, mentre sullo schermo comparve un'altra scritta "Vorresti unirti a noi?" sempre col le opzioni di risposta Si o No;<<E adesso questo che significa? Vorresti unirti a noi? Cioè entrare in un mondo fantasy come quello di King of Fantasy?" ma che domande sono?>>; in quel momento ero sul punto di una crisi di nervi davvero pesante, non capii nulla, nulla della grandezza della cosa che mi stava per accadere, da lì a qualche ora. <<Ma rispondiamo Si, tanto è una cosa che non potrà mai succedere, chi se ne frega!>> Dopo che selezionai quella risposta, tutto improvvisamente tornò come prima, le luci si spensero, la schermata di King of Fantasy tornò normale e il mio telefono riprese a funzionare. <<Ma cosa cavolo...>>, guardai l'orario, le 2:20PM; "Non devo arrivare in ritardo!" pensai frettolosamente, quindi uscì velocemente di casa, dirigendomi verso il dragon bar. Fortunatamente, le mie cuffiette erano già in tasca, quindi durante la strada decisi come mio solito di ascoltare la musica, mente mi immersi nei miei pensieri: "A Lara non dirò nulla di tutto ciò... mi prenderebbe per pazzo, chi non lo farebbe! Non so neanche se tutto quello che è successo è reale... anche se sembrerebbe di sì. Non lo so... spero solo che oggi vada tutto per il meglio" Arrivato sul posto fortunatamente puntuale, mandai un messaggio a Lara, dicendole che ero arrivato. "Ehy Miles, dammi 5 minuti e arrivo! Sono stata impegnata con una piccola faccenda domestica" mi scrisse; risposi con un semplice "ok, ti aspetto", e attesi il suo arrivo. Dopo 5 minuti precisi, arrivò: <<Ciao Miles, scusami se sono in ritardo!>> mi disse affannata; << Ma va, tranquilla, non c'era bisogno di correre!>> << No davvero, mi dispiace, odio arrivare in ritardo. Comunque, entriamo?>> <<Si, certo>>. Entrando, ci accolse un'altra maid << Ciao ragazzi, benvenuti! Io sono Moon! Siete in due?>> << Si>> rispose Lara <<sapete già come funziona qui?>> ci chiese <<Oh, sì, sappiamo tutto>> risposi io, preso da una botta di coraggio. <<Bene, fatemi controllare un attimo...>> disse Moon, controllando i tavoli disponibili dal computer della cassa. <<Come tavoli per due, sono disponibili il 7, il 14 ed il 15, quale volete?>> << Il 15!>> disse Lara. <<Bene, allora accomodatevi, qualunque cosa, chiamateci pure>> Ci dirigemmo verso il tavolo, e salutammo Emma che nel frattempo stava servendo un altro tavolo. Dopo esserci seduti, cominciammo a scegliere cosa prendere: << Tu cosa vorresti mangiare?>> mi chiese Lara << Credo che prenderò un pezzo di torta drago bianco, la notai anche la scorsa volta e sembrava buona, e poi un bicchiere di succo d'arancia, tu?>> <<Io riprenderò il King of Fantasy, era buonissimo e non vedo l'ora di mangiarlo di nuovo! Da bere acqua naturale>> <<Allora vai, ordina pure prima tu, poi faccio io>> le dissi, avvicinandole il tablet verso di lei <<Molto gentile>> rispose lei sorridendo. Finito di ordinare, cominciammo a parlare, continuando la conversazione interrotta il giorno prima: << Allora... raccontami un po' di te, dove vivevi prima di trasferirti qui a New York?>> mi chiese << V-vivevo a Los Angeles>> << Los Angeles? Che meraviglia! So che lì il mare e le spiagge sono stupende>> << Oh beh si... lo sono in effetti, mi ricordo quando studiavo con le onde del mare in sottofondo>> << Deve essere stato stupendo... come mai ti sei trasferito a New York?>> <<Beh... diciamo... problemi familiari>> <<Oh... mi dispiace... non volevo farti tornare in mente brutti pensieri>> << Oh, no, tranquilla, non fa nulla>> le dissi cercando di nascondere la mia tristezza. << E tu? Come mai ti sei trasferita qui?>> <<Diciamo per lo stesso motivo tuo, anche se qui in America odiano noi canadesi, non ne capisco davvero il motivo!>> <<Oh sì, ho sentito questa storia..., ma personalmente trovo sia una cavolata. Qualunque sia il motivo, non è sicuramente legato a qualcosa di recente, ed anche se non si dovrebbe odiare una persona solo perché è nata in un posto diverso dal nostro>> << Sante parole! Magari tutti la pensassero come te!>>; le sorrisi, mentre quella sensazione di tranquillità che provai il giorno prima, parlando con lei si fece di nuovo sentire. Non me la sentivo ancora di raccontarle qualcosa del mio passato, era troppo presto, ma comunque, speravo che in futuro il nostro rapporto continuasse per poterglielo dire. <<Ma non hai caldo con quelle maniche lunghe?>> mi chiese << Oh... no no, è che sono un po' freddoloso! So che sembra strano con questo caldo, ma per me non è così tanto caldo da indossare maniche corte>> e poi continuai, cercando di sviare il discorso <<Quindi mi dicevi che sei appassionata di fantasy, giusto? Il tuo videogioco/anime preferito?>> Lara mi guardò con occhi un po' sospettosi, di chi aveva capito che gli stava nascondendo qualcosa, ma rispose alla mia domanda, evitando di insistere: <<Adoro Monster Hunter, mentre come anime sono molto sul classico, attack on titan, sword art online, dxd... ma adoro anche gli anime romantici come angel beats e di fantascienza come steins:gate>> <<Li conosco tutti... mi piacciono molto, specie steins:gate credo sia un capolavoro>> <<Oh sì, lo è... la storia è ben costruita ed i personaggi sono ben disegnati e caratterizzati. Tu invece? Quali sono i tuoi preferiti? << Io amo King of Fantasy, il mio preferito! Ma subito dopo, nella mia classifica ci sono Kingdom Hearts e death stranding, anche se quello più che fantasy è un genere a sé, però lo adoro! Come anime, me ne piacciono molti, ma il mio preferito in assoluto è Naruto>> <<Naruto! Fantastico quello, ma preferisco one piece>> La conversazione venne interrotta da... Emma! Si, non era Moon, ma proprio lei: <<A voi ragazzi, il drago bianco ed il succo per Miles, il king of Fantasy per Lara, e la bottiglia d'acqua per Lara, buon appetito!>> La ringraziammo, e iniziammo a mangiare, continuando a parlare di argomenti totalmente nerd, da Harry Potter a videogiochi classici come super mario, fino anche a toccare il tema della scuola. <<Quindi, com' è la scuola?>> mi chiese << Beh... gli insegnanti sono bravi, ma personalmente non mi trovo molto bene con i compagni. Tuttavia, sono sicuro che tu riuscirai ad ambientarti>> << Come mai non ti trovi bene con loro?>> <<Beh... diciamo che sono molto silenzioso, parlo solo durante le interrogazioni o quando strettamente necessario, e loro non lo apprezzano particolarmente>> <<Hai subito del bullismo da loro? >> <<Ecco...>> <<Lo prendo per un sì?>> << Si, è capitato... ma non da parte di tutti, solo di alcuni>> <<Lo immaginavo... lascia che venga a scuola io! Solo perché sei silenzioso non significa che tu debba essere disturbato!>> << Ma no, davvero... non c'è bisogno..., non voglio crearti problemi>> <<Nessun problema! Io non sopporto questo genere di cose>> "Wow" pensai... una persona che si preoccupa per me in questo modo era qualcosa di totalmente nuovo, ero davvero... come dire... contento! Si, avete sentito bene, ho detto contento! Una piccola parola positiva in tante pagine di negatività! Evviva! Finimmo di parlare intorno alle 5:30PM, ce ne andammo dal dragon bar salutando Emma e Moon, e stavolta pagai io, nonostante Lara tentò di impedirmelo. Tornato a casa, le scrissi un messaggio "Lara, grazie davvero per oggi, di tutto.", lei rispose 10 minuti dopo "Figurati, sono felice di aver trovato un amico in così poco tempo! Ci vediamo a scuola :3" Ero davvero contento, la prima persona a chiamarmi così. Avete mai fatto attenzione al significato della parola? Amico deriva dal latino amicus, e significa letteralmente "colui che si ama"; sentirsi amato, dunque... e avere la capacità di amare, tutto deriva da li. Io ormai erano anni che provavo solo depressione e solitudine, ma quella riflessione sull'etimologia della parola, mi fece davvero pensare ed arrivare a una conclusione: "Chi ha questa capacità, deve essere veramente fortunato!" quindi, tenetevi stretti i vostri amici, quelli veri, sono più preziosi di quanto sembra, e se ci arrivai io, che a quel tempo avevo a malapena trovato una singola persona che (forse) potevo considerare tale, penso ci possiate arrivare anche voi. Tuttavia, nonostante la giornata fosse andata in maniera più che positiva, la mia routine non venne spezzata. Si, so a cosa a state pensando... perché mai farlo dopo una giornata come quella? Credetemi, una giornata come quella non basta, neanche un po', per chi ormai è anni che vive nel buio. Intorno alle 11:00PM, mi misi a letto, pronto per dormire, quando, improvvisamente, le luci impazzirono, di nuovo, e la play si accese di nuovo da sola. Saltai letteralmente in aria, sbattendo la testa contro il muro, nuovamente spaventato e agitato: "Ancora...? Ma è uno scherzo? Chi cavolo è? Cosa succede?" pensai, mentre anche la tv si accese da sola. Il Joypad avviò King of Fantasy senza che io lo toccassi, come se fosse posseduto, e una schermata si sostituì alla quella classica dove vi era scritta la frase "Vieni da noi"; mi alzai dal letto con le gambe che mi tramavano, e mi avvicinai alla tv, fissando incredulo quella scritta, continuando a pensare "Non sta accadendo davvero...", fino a quando, un enorme fascio di luce uscì dal televisore e mi investì completamente, senza quasi che me ne rendessi conto, senza neanche il tempo di urlare o chiedere aiuto.
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Il privilegio di sentirsi sbagliati
FantasyIl privilegio di sentirsi sbagliati è una storia fantasy che racconta la particolare avventura vissuta da Miles Clark, una ragazzo americano come tanti che si ritrova da un giorno all'altro con una vita devastata da un'evento terribile. Durante la...