Aprile 2020, la primavera era già ben che avviata a New York, ed io continuavo la mia solita routine. Quella stagione dell'anno mi piaceva particolarmente, il clima è mite e le strade sembrano stranamente più piacevoli. Era un venerdì qualunque, la mia solita sveglia delle 7:00 AM che mi ricordava di essere ancora al mondo suonò; mi alzai dal letto stordito, sbadigliando come una qualunque persona che si sveglia a quell'orario e guardai fuori dalla finestra, situata vicino ad esso. Il clima era nuvoloso, di quelli che preavvisano una pioggia imminente. Mi fermai a pensare per un istante: "La pioggia... ammetto che mi piace. Non so cosa sia, però guardarla mi fa sempre fermare a riflettere più del solito; il suo suono mi rilassa ma allo stesso tempo mi rende triste, è davvero strano...". Continuai a perdermi nei pensieri, fino a quando il suono di un forte tuono interruppe quel momento riportandomi sulla terra e facendomi notare che erano le 7:30 AM, cavolo, ero in ritardo! Cominciai a correre per casa cercando di fare più in fretta possibile, inciampando anche più di una volta; non se dirvi di immaginare la scena di un disperato che fa avanti e indietro per casa cercando di arrivare puntuale mentre impreca qualsiasi divinità, ma se volete, fate pure. Finalmente pronto, uscì di casa 7:50 AM, ma ormai era troppo tardi. Decisi quindi di camminare normalmente ed impiegare i miei normali 10 minuti per raggiungere la fermata, mentre la pioggia iniziò a cadere sull'asfalto. Arrivato sul posto appena prima che la pioggia si intensificasse, cercai e trovai riparo sotto un piccolo tetto lì vicino e cercai il mio ombrello, ma... sorpresa! Dimenticai a casa sia l'ombrello sia il giubbotto; "Quindi, ricapitolando, non solo ero in ritardo, non solo stava piovendo a dirotto, ma ho pure scordato l'ombrello e il giubbotto? FANTASTICO!" pensai. Alzai lo sguardo al cielo continuando le imprecazioni dette a casa come in una sorta di rituale antico e controllai sul monitor quando passava il prossimo autobus. "Passa alle 8:15AM, bene, entrerò con un'ora di ritardo, mi dovrò giustificare alla prof dicendo che ho perso tempo a guardare fuori dalla finestra", quando, improvvisamente comparve una scritta "La linea M55 South Ferry ha subito un guasto improvviso e per oggi non potrà effettuare le sue fermate programmate. Ci scusiamo per il disagio"; "Benissimo! Oltre il danno la beffa! E ora che faccio?" pensai arrabbiato tra le lamentele generali. Dopo circa 15 minuti di pensieri che si sostituivano nella mia testa, arrivai alla soluzione più logica da prendere "Beh, la scuola ci permette 15 assenze annuali, ed io al momento non ne ho fatta neanche una, se poi mettiamo che oggi è venerdì e c'è il weekend di mezzo... è arrivato il giorno della prima assenza annuale!" Decisi di aspettare un po' sotto quel tetto, in attesa che la pioggia si calmasse; dopo circa mezzora, la pioggia iniziò a calmarsi, e nei successivi 15, smise completamente di piovere. La mia solita routine era stata spezzata improvvisamente, quindi feci qualcosa che non avevo mai fatto; Tiro con l'arco? Andare a visitare un museo? No, andare in una cafeteria lì vicino. So bene cosa state pensando, ma io ho sempre visto i bar come dei luoghi di ritrovo dove vedere gli amici, come tutti penso, quindi, cosa ci andavo a fare io che amici non ne avevo? Le uniche persone con cui avevo scambiato qualche parola erano dei contatti facebook nei gruppi dove si parlava di fantasy. Tuttavia, quel giorno decisi di provare quest'esperienza: "Beh, se la giornata non è andata come al solito, farò qualcosa di totalmente insolito, come... una cafeteria! Andrò in una cafeteria"; e con questa strana idea cercai sul mio telefono la strada per arrivare a quello più vicino.
Nei trovai uno che attirò la mia attenzione chiamato "Dragon Bar" che aveva sull'insegna l'immagine di un drago bianco molto ben realizzato; provai a leggere le recensioni e rimasi incredibilmente sorpreso: "Una cafeteria per tutti gli amanti del fantasy! – 5 stelle! posto molto accogliente per bere qualcosa da soli o in compagnia- personale disponibile e il cibo e le bevande sono buonissime! La gente che lo frequenta è tutta amante del fantasy, un vero luogo di ritrovo! Ecc...." Mi bastò leggere la parola fantasy per stimolare la mia curiosità, quindi decisi di andarci. Si trovava a circa 20 minuti di strada a piedi, seguendo le indicazioni del navigatore. Arrivai al bar alle 10:00 AM, circa, ma esitai ad entrare: "È la prima volta che sono in posto simile... e se poi mi inceppo nel parlare? Se pensano che sia strano perché sono da solo? Se mi trovano brutto?"; iniziai una serie di pensieri ad una velocità talmente rapida che sembrava stessi cercando di risolvere un'equazione di quelle ultra difficili, cominciai a sudare e le mie gambe tremarono, mi sentii improvvisamente a disagio, l'idea di stare in un posto chiuso con molte persone pronte a giudicarmi soltanto guardandomi mi terrorizzava. Decisi di andarmene, nonostante la strada fatta, ma prima che potessi girarmi la porta del bar si aprì e una ragazza vestita da maid (cameriera giapponese) mi disse con tono gentile: <<Ho notato che stai osservando la porta del bar da un po', vuoi entrare? Sei il benvenuto!>> La guardai per almeno 5 secondi come un totale ebete, aveva dei capelli lunghi e colorati di rosa e degli occhi marroni, poi risposi timidamente: <<B-Beh...non frequento... ecco... n- non frequento molti del genere ed ho trovato questo sul navigatore, mi sembrava interessante... ho visto che avete molte cose fantasy...>> , << Si, è vero! Il dragon bar è conosciuto in città proprio per questo! Abbiamo esposti diversi poster di anime, videogiochi e film famosi di questo bellissimo genere, e ogni tanto organizziamo anche degli eventi. Siamo una specie di maid cafè, ma con il fantasy come tema dominante. Vuoi dare un'occhiata?>>, <<Si!>> risposi d'istinto, ancora prima che il mio cervello riuscisse a formulare una frase di senso compiuto; <<Bene! Entra pure. Come ti chiami?>> mi chiese sorridendo. << M... Mi chiamo Miles, Miles Clark!>>, <<Piacere Miles, io sono Emma, benvenuto al dragon bar>> Entrando, rimasi senza parole. C'erano poster di molte delle mie serie preferite come Harry Potter, Hunger Games, Fairy tail, Fate, Sword Art Online ed anche King of Fantasy! Il bar aveva un piccolo corridoio con un bancone sulla destra, dove c'era la vetrina con diverse torte, muffin, dolci vari e la cassa, mentre le pareti erano colorate di bianco e rosa. << C'è solo un tavolo disponibile, il numero 15, vieni, te lo mostro>>. Feci un cenno con la testa, la seguì fino alla fine del corridoio, dove sulla destra c'erano diversi tavoli messi in fila in una sala di media grandezza. <<Il tuo è l'ultimo tavolo in fondo alla fila sulla sinistra, vedrai scritto il numero 15 sul nostro segnaposti. Quando sei pronto, scegli pure quello che vuoi dal tablet che troverai sul tavolo e ti porteremo tutto noi. Per qualunque cosa, puoi tranquillamente chiamarci.>> <<Va bene..., grazie sei molto gentile>> risposi con un lieve sorriso, mentre andai a sedermi al tavolo che Emma mi aveva indicato, era un tavolo per due. Cominciai a scorrere il menù in cerca di qualcosa di buono. Molti dei dolci o delle bevande erano chiamati con i nomi di personaggi del genere fantasy, di qualunque serie possibile: "Dunque vediamo... Muffin Maga nera, torta drago bianco, sorbetto di Natsu... Non so proprio cosa scegliere! Hmm..."; persi almeno 15 minuti a guardare l'intero menù, ma alla fine decisi di prendere un thè alla pesca e un dolce che si chiamava... indovinate come? Esatto, King of Fantasy! Banale direte voi, ma... per me si rivelò l'unico modo per evitare di perdere non altri 15 minuti, ma un'altra ora a fissare quel fichissimo menù. Completai l'ordine usando il tablet, esattamente come Emma mi disse di fare; in effetti, forse sarebbe più corretto scrivere "la cameriera", non avevo certo questa confidenza, ma... ehy, chi se ne intendeva di rapporti umani "reali" a quei tempi! Si era presentata e mi aveva detto il suo nome, perché mai non usarlo?
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Il privilegio di sentirsi sbagliati
FantasiIl privilegio di sentirsi sbagliati è una storia fantasy che racconta la particolare avventura vissuta da Miles Clark, una ragazzo americano come tanti che si ritrova da un giorno all'altro con una vita devastata da un'evento terribile. Durante la...