Capitolo 3: Un nuovo mondo

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I miei sensi ricominciarono a funzionare, e con gli occhi ancora chiusi, potei sentire il suono calmo dell'acqua, mentre la mia testa era poggiata su qualcosa che credevo fosse dell'erba. Aprì lentamente gli occhi, ancora stordito, mentre un dolce raggio di sole colpiva la mia pelle. Ancora a terra, cercai di guardarmi attorno, girando la mia testa con lentezza; notai un enorme quantità di alberi che mi circondavano e una grandissima quantità di verde attorno a me: "D-dove sono...?" mi chiesi, mentre cercai di alzarmi lentamente. Finalmente in piedi, mi diressi verso il suono dell'acqua, guardandomi attorno e continuando a pormi degli interrogativi: "Ero nella mia stanza... e poi... ricordo una luce.... Ma cos'era..." Arrivai vicino ad un fiume, dove mi sciacquai il volto, con annesso un grande sbadiglio; <<Dunque... proviamo a riflettere... ero nella mia stanza, e poi mi sono ritrovato qui... come se mi fossi in qualche modo... "teletrasportato" .... Ma dai, non può essere! Ora un televisore ti risucchia? Cos'è? Jumanji? Dovrò stare nella giungla finché non compare un 5 o un 8?>>; mentre continuavo a delirare, sentii in lontananza dei rumori provenire da nord. <<E adesso che succede? Cos'è?>> dissi con tono tra il nervoso e il preoccupato, mentre cercai di nascondermi velocemente dietro un albero; Quei rumori si facevano sempre più forti ed io continuavo a guardarmi intorno per un nascondiglio, vidi un cespuglio con dell'erba alta: "Trovato!", e corsi più velocemente che potevo, riuscendo alla fine a nascondermi come meglio potevo. Da quella visuale non riuscii a vedere molto, ma i passi si erano fermati di colpo; una voce, nella tranquillità della foresta, iniziò a parlare: <<EEEEHY, IDIOTA DI UN ELFO, O ELFA, O COME SI DICE, NON ERA QUI LO STRANIERO?>> disse una voce maschile molto profonda; << TI ASSICURO DI SI, IL BAGLIORE ARRIVAVA PROPRIO DA QUESTO PUNTO! E COMUNQUE HO UN NOME SAI? MI CHIAMO SELKIE! VEDI DI RICORDARTELO SE NON VUOI CHE TI SBRANI!>> rispose una voce femminile con una tonalità un po' stridula. << CERCA DI MOSTRARTI SE CI SEI, STRANIERO! TANTO È SOLO QUESTIONE DI TEMPO, CONOSCIAMO QUESTO POSTO MEGLIO DI CHIUNQUE ALTRO, TI TROVEREMO PRIMA O POI>> continuò la voce maschile; <<Non abbiamo cattive intenzioni! Puoi credermi!>> disse la voce femminile. "Ma cosa sta succedendo? Cercano me? Dove diavolo sono finito??" pensai, mentre cercavo di rimanere immobile per non fare rumore. <<Siamo sicuri che quel bagliore provenisse da qui, elfa?>> << Prova a chiamarmi un'altra volta con questo tono dispregiativo, e gli animali di questa foresta si ciberanno della tua carne morta! Ti ho già detto di chiamarmi Selkie, hai capito stupido mago di fuoco? Comunque non preoccuparti, adesso lo trovo io!>>

"Mago di fuoco? Sto sognando o ha proprio detto "mago di fuoco"? sono davvero capitato in un mondo fantasy per qualche motivo strano?? Ma giusto adesso che avevo iniziato a conoscere una persona che mi piaceva poi? OOOH LA MIA TESTA" pensai. Mentre ero intendo a pensare con lo sguardo rivolto verso il basso, totalmente perso nel mio mondo interiore, quella voce femminile che avevo sentito prima mi urlò all'orecchio << Cucù>> facendomi balzare in aria con un urlo non molto maschile, in effetti. Alzai lo sguardo ancora respirando affannosamente, e vidi un lupo bianco che mi osservava guardandomi dritto negli occhi: << u-un lupo che parla?>> <<Che c'è, mai visto?>> rispose; <<certo che no! M-ma d-dove sono? Cosa vuoi da me? Che ci faccio qui? >> dissi con tono spaventato. << Ehy ehy! Calmati! Ora ti mostro la mia vera forma>> <<vera form...>> non feci in tempo a finire a frase, e quel lupo si trasformò in quello che propriamente noi amanti del fantasy chiamiamo "elfo"; una ragazza alta con le orecchie a punta, dei capelli lunghi verdi e degli occhi chiari, con un vestito lungo, altrettanto verde come i suoi capelli:

<<Eccomi! Io mi chiamo Selkie, molto piacere! Tu sei?>>; rimasi letteralmente a bocca aperta, non credevo a quello che stava succedendo, cose se stessi sognando: << Ma... sto forse sognando?>> dissi, provando a colpirmi il volto con degli schiaffi o darmi dei pizzicotti come se volessi svegliarmi; << Ehm... no, non stai sognando, sei effettivamente in questa foresta. Dai, ti do una mano ad alzarti>> disse Selkie, tendendo la sua mano sinistra verso di me. Con il suo aiuto mi alzai, ancora sconvolto dalla situazione: "Sono davvero finito in un mondo fantasy?" pensai, cercando di razionalizzare quello che mi stava accadendo: <<Allora, ricominciamo, come ti chiami?>> mi chiese Selkie << Mi chiamo Miles...>> << oh, piacere Miles! Sono Selkie, un elfo, ma non dirmelo mai in maniera dispregiativa, sarà meglio per te. Raggiungiamo quel mago di fuoco, dobbiamo portarti con noi>> << D-devo venire con voi? E come mai?>> << ti spiegheremo tutto durante il viaggio, intanto seguimi, per favore>>; non avevo molta scelta vista la situazione, quindi decisi di accettare e di seguirla. Raggiungemmo il mago, un essere apparentemente umano dai capelli viola con un'armatura blu e nera e un mantello dal medesimo colore sulle spalle, dallo sguardo serio, con degli occhi marroni che incutevano timore: <<Finalmente, era ora straniero. Io sono Ignis, mago di fuoco. Andiamo, il nostro re desidera vederti>> <<R-re? Che significa?>> chiesi a Ignis; ma lui mi rispose con tono autoritario: <<Non fare domande e andiamo! Abbiamo già perso troppo tempo!>> << Perdonalo, è antipatico e arrogante, ma sotto sotto è ok>> mi disse Selkie, mentre cominciammo a incamminarci verso nord. Dopo una parte di strada percorsa in completo silenzio, anche per via del timore che Ignis mi aveva provocato e mentre continuavo ad osservare quella foresta dai colori così vivi, Selkie interruppe il silenzio: << Bene Miles, in attesa di arrivare in città, proverò a spiegarti dove ti trovi in termini semplici e chiari: siamo nel regno di Leracia, composta da 5 grandi città: Issith, Coryn, Letus, Himor e Millenia, la città dove ci stiamo dirigendo. Questo regno vive in pace da 500 anni, dall'ultima grande guerra. A quell'epoca, una creatura leggendaria dalle enormi ali fece la sua comparsa e devastò il regno, portando morte e distruzione, a tal punto che anche le grandi città, rivali tra loro, decisero di collaborare.>> <<Che tipo di creatura?>> chiesi incuriosito; <<i libri la chiamano "la morte nera", o Dracones, o più semplicemente ancora, drago.>> rispose Ignis. << Esatto, grazie per la precisazione. Come dicevo, questo drago devastò il regno, fino a quando un potente mago, con un incantesimo di sigillo mai visto prima, riuscì a rinchiuderlo in una piramide magica, sacrificandosi. Nessuno ha mai scoperto quell'incantesimo, e non si capisce come mai non né si trovi traccia nei vari scritti.>> Continuai ad ascoltarla in silenzio, interessato a quella storia ma allo stesso tempo ancora incredulo che mi trovassi realmente in questo regno di cui Selkie stava parlando. << Tuttavia, nei libri antichi, c'è un passaggio particolare che dice "Un giorno, tra 500 anni, una luce dal cielo porterà la speranza e la pace eterna per questo mondo">> << A-aspetta.... Cosa stai cercando di dirmi? Se quello che stai dicendo è vero, ed io non sono in preda al sogno più realistico di sempre, io sono un semplice essere umano che non appartiene a questo mondo! Inoltre, il drago non è stato già sistemato? A cosa servo io?>> chiesi a Selkie totalmente incredulo e confuso. <<È vero... la morte nera è stata sigillata... ma il sigillo non durerà per sempre. I nostri maghi ed alchimisti esperti dell'argomento, hanno rilevato un graduale indebolimento del sigillo di anno in anno, e pensano che nei prossimi 4 anni il sigillo cesserà il suo effetto, liberando di nuovo quel drago.>> << Continuo a non capire... cosa dovrei fare io, da semplice umano? Sconfiggere un drago che ha devastato un regno? È una pazzia anche solo pensarlo!>> << Ciò che è pazzo o non lo è non spetta a te deciderlo, specie non qui. Se il nostro re ci ha ordinato di venirti a cercare, un motivo ci sarà, quindi sta zitto e cammina>> disse Ignis con tono irritato. << Non appena arriveremo in città, sarà re Yami a darti tutti i dettagli>> disse Selkie; << re Yami? Venirmi a cercare? Come sapevate che ero lì?>> chiesi a entrambi;

<< Da quel che sappiamo, è stato re Yami a trascinarti qua con un rituale, ci ha detto di andare vicino al fiume che ti avremmo trovato lì, ma ripeto, sarà lui a darti i dettagli. Adesso goditi la passeggiata, siamo quasi arrivati>> rispose Selkie. Ancora più confuso, decisi di non fare ulteriori domande, e dopo un po', uscimmo finalmente dalla foresta, e i miei occhi vennero catturati da ciò che avevano di fronte: Una città enorme, che dal punto dove eravamo, dava una bellissima visione panoramica: <<Miles, Benvenuto nella capitale del regno di Leracia, Millenia!>> disse Selkie.

Il privilegio di sentirsi sbagliatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora