Dodicesimo Capitolo

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Sono ormai le sette passate e siamo nel  bar in cui sono solito andare: Bianco Latte. Swami indossa ancora la mia felpa che le sta enorme.
Mi guardo intorno e noto solo ora, in una delle tante fotografie appese al muro, quella di una bambina sui 12 anni dai capelli rossi, un sorriso ricoperto dall'apparecchio fisso e dei fantastici occhi verdi che spiccano a contrasto con la luce del sole, come quelli dell'uomo di fianco a lei: alto, spalle larghe e muscoloso il giusto, proprio un bell'uomo; ha la carnagione leggermente scura, i capelli neri e un sorriso smagliante mentre abbraccia la figlia come se fosse l'ultimo istante per poterla vedere. Però quella bambina assomiglia a qualcuno, sembra... Swami!
Io: "ma non è che tu ci sei già stata qui?"
S: "si sono io quella bambina che fissi da almeno due minuti. Ma tranquillo non mi pesa stare qui" gli sorrido ed annuisco per poi continuare a parlare
Io: "è strano come io venga qui quasi tutti i giorni da ormai praticamente dieci anni e non ti abbia beccata neanche una volta o non ti abbia visto nella foto"
M: "ciao ragazzi, cosa vi porto?"
Io: "ciao Mariella! Per me il solito, cappuccio e cornetto alla crema grazie!"
M: "benissimo, per te..."
S: "Swami! Anche per me un cappuccio e se li avete, dei biscotti al burro"
M: "certo! Quanti ne vuoi?"
S: "faccia tre"
M: "dammi pure del tu, Swami! Chi entra in questo bar deve sentirsi a casa!"
S: "me lo ricordavo bene il clima leggero che si respira qua dentro"
M: "sei già stata qui?"
S: "da piccola si, e c'è anche una foto là!"
M: "ahh bene! Adesso vi porto ciò che avete ordinato" dopo pochi minuti torna da noi con le ordinazioni che divoriamo velocemente.
Io: "fame eh?"
S: "potrei chiederti la stessa cosa"
Io: "Touché" rido all'idea che spesso facciamo cose simili "comunque, oggi abbiamo le riprese con i nirkiop"
S: "oddio li adoro! Mai quanto voi, ma sono stra simpatici"
Finiamo di far colazione ed io pago anche per lei
S: "non dovevi!"
Io: "sei mia ospite"
M: "ragazzi posso farvi una foto da mettere tra le altre?" Annuiamo entrambi e ci fa questa foto in cui veniamo bene entrambi.
S: "allora che si fa?"
Io: "andiamo in studio, è presto si ma presumo che Dario sia già là, abbiamo le riprese alle 9 quindi è almeno cinque minuti che è lì"
S: "va bene, almeno posso spiegargli con calma cosa è successo l'altro giorno"
Io: "perché?" Non so cosa sia ma ho come una morsa allo stomaco,
perché deve parlarne con Dario? Perché non può farlo con me?
S: "perché mi aveva scritto dicendomi di risponderti e poi, quando avrei voluto, di parlargliene"
Io: "ah bene" forse è gelosia, ma alla fine lui è fidanzato per di più con un ragazzo. Raggiungiamo la mia auto e alle 8 siamo in studio
D: "chi è?"
Io: "noi!"
D: "Tonno e..." si avvicina alla porta di entrata per vedere chi è "Swami" si avvicina a lei e l'abbraccia strano "cosa ci fai qui?" Swami mi guarda scettica, come io guardo Dario e poi scoppio a ridere
Io: "certo che sarai coglione eh! Ve l'ho detto l'altro giorno in riunione"
D: "eh si ero un po' pensieroso"
Io: "da quando in qua fissare Nic sperando di poterselo scopare al più presto si dice pensieroso?" Arrossisce per poi cambiare argomento
Swami's pov
D: "come va? Ti sei ripresa da qualsiasi cosa avessi?"
Io: "va benissimo grazie, e si: era solo il compleanno di mio papà" racconto anche a lui tutto ciò che è successo e quel che ho, o meglio, abbiamo passato e lui mi ascolta in silenzio per poi abbracciarmi; ad essere sincera non me l'aspettavo, né ora né poco fa, poiché Dario non ama molto il contatto fisico
D: "non ti dirò che mi dispiace perché sono solo stupidi convenevoli, ma sono fiero di te" gli sorrido felice per poi cambiare argomento
Io: "ma dimmi un po'... come vanno avanti i Nicario?" Sbuffa nascondendo un sorriso
D: "tra noi va benissimo, ma non usare il nomignolo che gira su un po' tutte le fan fiction più perverse"
Io: "va bene mamma" fino ad ora Tonno era rimasto di fianco a noi ma in quel preciso istante si era alzato
Io: "Franci dove vai?"
T: "stanno venendo a prendermi Nels e Cesare per andare a fare la spesa"
D: "a dopo allora"
T: "si... a dopo"
Chiude la porta dietro di se e rimaniamo soli nello studio
D: "Franci eh? Tu lo sai che nessuno lo chiama così, vero?"
Io: "si, me l'ha detto che lo chiama così a volte sua sorella e basta"
D: "pff... lui non vuole essere chiamato così. Qui gatta ci cova"
Io: "cosa? Dici che gli interesso?"
D: "per me si, e secondo me anche a te lui interessa, mi sbaglio?"
Io: "no, cioè si... ma non lo so! Non sono sicura, cioè lo conosco di persona da neanche un mese e non so come potrebbe finire"
D: "te l'ho già detto, non si fa chiamare Franci da nessuno, credo che non sia una casualità. Ma comunque stai tranquilla, sii te stessa e lasciati andare"
Io: "grazie Da'!" Mi fiondo su di lui ridendo per abbracciandolo mentre lui cade sul divano sotto il mio peso e ride per la mia euforia
N: "cos'è tutto questo casi- NO.
       Cosa
       Sta
       Succedendo?!"
Io: "ciao Bic!!" Gli corro incontro per abbracciarlo ma si sposta prima che possa raggiungerlo
N: "cosa stava succedendo?"
D: "niente Nic, stavamo parlando di una cosa riguardante Swami e le ho dato dei consigli"
N: "e perché eravate sdraiati uno sopra l'altra?"
Io: "Nic non essere geloso! Lo stavo semplicemente ringraziando, sai anche tu quanto Dario sia bravo nella parole e nel capire gli altri. Siamo amici, molto" incrocio il suo sguardo sorridendogli e poi Nicolas mi abbraccia
N: "scusa! Non si da così il benvenuto" si slaccia dall'abbraccio "e stai da Tonno?" Annuisco con il sorriso sulle labbra vedendo poi Nic lanciare un particolare sguardo a Dario
N: "niente bimbi mi raccomando!"
Sbuffo alzando gli occhi al cielo e poi mettermi a ridere con loro. Penso a quanto io sia fortunata ad avere dei gli amici come loro: Dario che mi tratta come la sua sorellina, Nicolas che scherza sempre, Frank che mi fa riflettere su ogni cosa, Cesare e Nelson che mi fanno sempre ridere in qualsiasi momento, ed infine Tonno il ragazzo più importante per me; ok forse mi sono innamorata, tutte le volte che mi si avvicina sento un brivido percorrermi la schiena e allo stesso tempo una morsa allo stomaco. Sono fottuta. Chissà se lui prova lo stesso. Lo conosco da così poco e pure è così importante, ripeto: sono fottuta.

Il regalo perfetto~Space Valley|Francesco Toneatti~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora