Ventitresimo Capitolo

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T: "sei pronta?" Urla entrando in casa
Io: "si, mi sto mettendo le scarpe!" Vado in salone dove c'è lui ad aspettarmi, con i suoi soliti pantaloni scuri e la maglietta azzurra dei rovere
T: "così sembri quasi viva, oltre che bellissima come sempre"
Io: "tu sempre bellissimo e sempre lecca culo"
T: "può essere..." dice avvicinandomisi fino a cingermi per i fianchi "ma è colpa tua che sei così perfetta"
Tonno's pov
La osservo ancor meglio di quanto non avessi già fatto e devo dire che è davvero bellissima. Indossa una gonna a pieghe bordeaux e un maglioncino nero senza spalle, le segna delicatamente la piccola pancia ma non la evidenzia.
Io: "andiamo?"
S: "eddai! Tutta questa scena e nemmeno un bacio?"
Io: "mi scusi mia cara, rimediamo subito" le do un bacio ben poco casto e poi usciamo, siamo in ritardo
S: "buonasera stelline!" Urla entrando in casa di Nelson "come sta la nostra madrina?"
N: "ah ma così?" Bea ci guarda stordita e sembra non capire
B: "la vostra, chi?"
Io: "la nostra madrina. Il padrino è Dario" ci guarda sorridendo e poi ci abbraccia delicatamente, come suo solito fare.
Swami's pov
B: "grazie" mi dice in un sussurro mentre ancora siamo abbracciate
Io: "grazie a te. Mi sei stata vicina nonostante ci conoscessimo davvero poco, e lo so che all'inizio non eravate convinti, ma non sono mai stata qui con cattive intenzioni. Anche perché, se l'avessi fatto apposta mi sarei scelta Dario non un coglione come Franci" lei si mette a ridere mentre lui scuote la testa divertito
B: "dai vieni in cucina con me che facciamo due chiacchiere, tu ti siedi però" annuisco mettendomi a ridere, ci tiene tanto a questa gravidanza "vi amate tanto, si vede" le sorrido contenta che non sia l'unica a pensarla così "soprattutto da come sorridi quando si parla di lui. Senti io devo essere sincera, ero terrorizzata all'idea che tu non ne fossi innamorata e stessi con lui perché è famoso, ma non ti conoscevo. Sei una ragazza vera e genuina, e nemmeno i migliori attori al mondo riuscirebbero a fingere così bene. Per me sei dei nostri, devi giocarti bene la Sofi. È una persona meravigliosa, ma anche molto gelosa"
Io: "di Cesare? Non lo toccherei nemmeno con un dito, in quel senso"
B: "lo so ma le ci vuole tanto prima che lo capisca. Ma non solo di Cesi, è abbastanza egocentrica e fino ad ora sulla "scena" c'erano lei e il suo incredibile mal di schiena, dovuto ad un'escursione in montagna, ora ci sei tu con il tuo baby Tonno. Devi semplicemente fargli capire che non sei un pericolo"
Io: "si ma come faccio?"
B: "sii te stessa e basta. Non portare il discorso, almeno per adesso, sempre al bambino, giusto per farle capire che non ti interessa solo quello, poi potrai fare quello che vuoi"
Io: "grazie del consiglio"
B: "ora andiamo che ci osserva come se ti stessi per uccidere" dice sussurrando ed io mi volto per guardare i nostri uomini, Nels intento a spiegare a Tonno un gioco, e lui che non se lo fila guardando me e Bea.
Quanto cazzo lo amo.

*la mattina dopo*

Mi gira tantissimo la testa, c'è troppa gente ed io sarei dovuta rimanere a casa. Lascio Tonno, con una foto di mia nonna, da solo e me ne vado in macchina. Non resisterei dieci minuti di più qua dentro. Fortunatamente pochi minuti dopo sento l'auto sbloccarsi.
T: "allora piccola stai meglio?" Annuisco mentre sistema la borsa
Io:" ma dov'è la nonna?"
Nn: "qui!" Grida aprendo la portiera posteriore e sistemandosi sul sedile aggiunge "allora che mi dici di Bologna? È bella come dicono?" Ma questa è davvero mia nonna o è un clone?  Da quando è così simpatica?
T: "signora la scusi ma è emozionata" dice guardandomi male mentre fa manovra
Nn: "oh ti prego dammi del tu e chiamami Ester" sono sempre più basita dalla bontà che ha acquisito mia nonna, ma le sorrido e le chiedo come è andato il viaggio. Dopo poco siamo a casa ma appena arrivo noto un po' troppe persone davanti al portone del cortile in comune
Io: "merda..." Sospiro, ma credo mi abbia sentito Tonno "ti prego dimmi cosa ci fanno qui" gli dico avvicinandolo a me
T: "volevano conoscere tua nonna, io l'avevo detto che non volevi" scuoto la testa e gli do un bacio sulla guancia e poi mi raggiunge mia nonna
Nn: "allora tesoro, chi sono tutti questi ragazzotti?"
Io: "sono tutti i miei amici, almeno quelli di Bologna"
Nn: "e nessuno di questi ti garba?"
Io: "sono tutti un gran belli, non lo metto in dubbio, ma amo Francesco e si è presentato come padre di mio figlio, non credi fosse un po' inopportuna come domanda?"
Nn: "volevo solo sapere se eri convinta del rosso, e a quanto pare si" sogghigna mentre si avvicina agli altri presentandosi e io scuoto la testa divertita. Chissà che impressione avranno.
Nn: "ma guarda qua quanti bei giovanotti, avete tutti la morosa no?" Nicolas e Dario si guardano complici e poi si danno la mano: sono pronti ai commenti omofobi di mia nonna
Nn: "oh voi due state insieme? Beh siete carini eh" loro sono sconvolti ma sorridono, io sono sconvolta e basta. È sempre stata una donna acida e con una mentalità più che chiusa, anche prima che morisse mio padre. Non capisco questo cambiamento repentino.
Nn: "voi due la morosa? O siete fidanzati anche voi?"
N: "no no, noi abbiamo entrambi la fidanzata. Cioè io la mia e lui la sua, ma non sono potute venire" Cesare mi guarda avvilito e abbassa lo sguardo
Io: "Cece prendi l'ascensore con me, gli altri su per le scale che fa bene alla circolazione"
Nn: "ah si eh, su su che tonifichiamo le gambe" si mettono tutti a ridere mentre io sono sempre più basita, Tonno mi guarda e mi fa l'occhiolino per poi salire pure lui
C: "perché hai voluto me e non il tuo grande amore?"
Io: "perché con il mio grande amore ci vivo e se mi perdo cinque minuti della sua giornata so cosa gli succede, per te non so cosa ti avvilisce"
C: "nulla" dice continuando a fissare il pavimento
Io: "non mi stai guardando negli occhi. Cosa è successo? C'entra Sofia?" Manca un respiro quando faccio il suo nome "ci ho preso. Che succede?"
C: "vuole una pausa. Non chiedermi perché, non ne ho la più pallida idea, o meglio mi ha detto qualcosa del tipo passi più tempi con Swami che con me, preferisci i tuoi amici a me, c'è chi preferisce passare tempo con me e questo genere di stronzate"
Io: "è colpa mia?"
C: "no! E anche se fosse, non te lo farei mai pesare, è una gelosia infondata, anche se lo sappiamo tutti che subisci il mio fascino"
Io: "certo il fascino del coglione. Comunque come pensi di risolverla?"
C: "non lo so, e per ora non lo voglio fare, se vuole una pausa gliela darò, non sarò certo io a fare il sottone. E comunque credo abbia un'altro'
Io: "ah ma così? Con tutta questa tranquillità?"
C: "si va beh, perché disperarsi. Sono solo un coglione che non da ascolto a chi ci tiene a me"
Io: "ma non è vero! Ora aziona l'ascensore però"
C: "comunque la cosa era diventata troppo abitudinaria, credo si fosse smorzato anche il mio sentimento"
Io: "e tu hai un'altra?"
C: "no ma posso sempre provarci con tua nonna" ci mettiamo a ridere e finalmente arriviamo a casa nostra.
Tonno mi ha chiesto cosa stesse succedendo ma ho evitato di parlargliene, lo farà lui a tempo debito.

Il regalo perfetto~Space Valley|Francesco Toneatti~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora