Capitolo 10

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Mi dirigo al bar di fianco all'istituto e mi siedo ad aspettare Paolone.
Mentre aspetto mi arriva una mail da Visone con un video in allegato, la curiosità mi divora ma questo non è né il luogo né il momento giusto. Appena poso il telefono vedo Paolone entrare e subito mi mette allegria; con la sua innocenza e il suo essere sempre solare riesce a farmi divertire anche nei momenti di stress, e nel nostro lavoro di stress ne abbiamo moltissimo, devo ammettere che sono fortunata ad averlo al mio fianco.
Mi vede e mi sorride, poi mi raggiunge al tavolo
"Ciao Alice, come stai? Ti vedo un po' stanca nonostante i giorni di vacanza"
"magari vacanza" sospiro " Claudio e io siamo stati convocati per un caso per cui abbiamo lavorato tantissimo, tu invece come te la sei passata?"
" cavolo mi dispiace!! Certo che tocca sempre a te saltare le ferie" dice ridendo "sai niente del tuo amico PM?"
" Non ce lo fanno vedere, ma Calligaris mi ha detto che sta meglio, si è stabilizzato ma ne so poco, ti prego possiamo cambiare argomento?" chiacchieriamo per un po' e lui mi racconta dei suoi giorni di ferie, mi dice che finalmente ha conosciuto una ragazza, spero davvero che con lei funzioni e che riesca finalmente a dimenticare Lara. Poi mi racconta quello che ha scoperto su Scanner, mi riprometto di indagare meglio questa sera con Claudio, infondo se non vuole che mi immischi nelle indagini devo tenere il cervello impegnato in qualcosa no?. Ad un certo punto dal nulla mi chiede perchè sono scappata via di corsa dalla festa del supremo, faccio un sospiro profondo, in fondo sono qua proprio per raccontargli di me e Claudio, spero con tutto il cuore che non si arrabbi con me per aver mantenuto il segreto così a lungo.
"Devo dirti una cosa, ma promettimi che non ti arrabbi ti prego" dico con tono implorante "Da un po' di tempo ho una storia con Claudio, da quando siamo tornati a lavoro dopo le vacanze estive abbiamo avuto degli alti e bassi, per questo Lara mi prendeva sempre in giro, prima della festa abbiamo avuto delle incomprensioni, probabilmente una delle discussioni più stupide e inutili che abbiamo mai avuto, ma ho rischiato di perderlo per sempre, stava per partire per Washington e accettare un lavoro la. Per fortuna l'ho scoperto in tempo e sono corsa via dalla festa per fermarlo. Abbiamo risolto i nostri problemi e abbiamo deciso di uscire dall'ombra. So che ci sono molte voci che girano in istituto ma volevo che lo sapessi da me" finisco la mia confessione e lo guardo, nella sua faccia passano mille emozioni, all'inizio è stupito poi lo vedo un po' arrabbiato e deluso, alla fine quando processa tutto quello scoppia a ridere "Non ci credo! Penso di essere stato l'unico scemo in tutto l'istituto a non capirlo, adesso ripensandoci un sacco di cose hanno senso, vuol dire che Conforti comincerà a trattarci un po' meglio visto che siamo tuoi amici?" mi chiede vagamente speranzoso, questa volta tocca a me ridere " Non penso che succederà mai, varcate le soglie dell'istituto diventa insopportabile anche con me, anzi soprattutto con me, l'unico vantaggio che potete ottenere è quello di non dover più tirare a sorte chi deve andare a chiedergli le cose quando è incazzato" gli faccio l'occhiolino parliamo un altro po' poi vedo che si è fatto tardi" O mio dio è tardissimo devo andare scusa!" mi alzo e lo abbraccio "vai prima che Conforti me la faccia pagare per averti trattenuto"
" ci vediamo domani" dico mentre corro a pagare poi scappo a casa e in tempo record mi faccio la doccia mi cambio e preparo una borsa con dei vestiti per domani, per ogni evenienza. Poi prendo la mia bici e corro da Claudio.
Salgo le scale di corsa maledendolo ad ogni gradino per aver scelto una casa senza ascensore, arrivata sul suo pianerottolo mi riprendo un attimo poi entro in casa, sento dei rumori provenire dalla cucina e lo raggiungo, è vestito come oggi anche se in una versione più casalinga che mi fa impazzire soprattutto perchè so che è una visione riservata a pochissime persone, indossa ancora i pantaloni del completo, si è tolto la giacca e il panciotto ed è rimasto con la camicia fuori dai pantaloni, con le maniche arrotolate e i primi due bottoni slacciati. Anche i capelli in casa li porta leggermente più spettinati: Mi fermo sulla porta a guardarlo mentre cucina, mi ha sicuramente sentito entrare ma continua a lavorare, mi avvicino a lui e lo abbraccio
" Avevo quasi perso le speranze " dice divertito "di che cosa avete spettegolato tu e il tuo amichetto?"
" E' un segreto tra specializzandi, non posso raccontarti nulla"
" Quindi avete parlato male dei professori" si gira e mi prende tra le sue braccia "Sono curioso di sapere cosa dici di me ai tuoi amici "
" non lo saprai mai " mi alzo sulle punte e gli do un bacio, lui ricambia. Ma prima che le cose diventino interessanti si stacca, cerco di attirarlo di nuovo a me
" ti ho preparato la cena e non ho intenzione di mangiare freddo"
" va bene" mi stacco da lui, e vado a preparare la tavola.

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