Capitolo 6

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Di solito il mio lavoro mi piace, anzi mi correggo, seguire i casi mi piace, dare voce a chi non può più parlare e aiutarli a trovare la verità ma questa sera odio il mio lavoro, quasi quanto Scanner o i compiti della Wally, almeno quelli in genere posso ignorarli, mentre una stupida convocazione in questura non si può ignorare, neanche per una cena speciale.
Se fosso Cordelia o Yukino direi che il fato sta congiurando contro me e Claudio, prima tutti in ferie tranne noi, e ci terrei molto a ricordare che entrambi abbiamo saltato le ferie di ferragosto anche lo scorso anno; poi ci rovinano la nostra cena.
Mentre Claudio sfreccia per le strade di Roma per raggiungere la questura lo sento sospirare arrabbiato, immaginare la sfuriata che subirà Visone che ha infatti commesso un crimine gravissimo secondo la personalissima legge di CC, cioè privarlo di una serata in piacevole compagnia, se questo succede di solito si traduce in una giornata di merda per i poveri specializzandi che sono costretti a subirsi le sue frustrazioni, esperienza personale; ricordo ancora della ricerca da 100 pagine che ci ha assegnato il giorno dopo che gli ho dato buca per un compito della Wally, questa volta il pensiero del suo malumore che si riversa su Visone mi regala un attimo di puro ed egoistico piacere che svanisce subito quando penso a tutto il peso che quel povero uomo si sta caricando sulle spalle, prima deve imparare a gestire le cose senza il Commissario, poi gli scoppia praticamente una bomba tra le mani...e adesso mi sento in colpa per aver gioito delle disgrazie del povero Visone...UFFA! Tutta questa bontà d'animo proprio non la volevo!

Arriviamo in questura in tempo record e miracolosamente incolumi, scendiamo dalla macchia e per un secondo Claudio mi guarda e sorride dimenticandosi dell'arrabbiatura "Non dovrei lasciarti entrare in questura con quel vestito, ti sta davvero troppo bene e non voglio che dei poliziotti frustrati ti vedano con quello addosso, li faresti impazzire" gli sorrido a mia volta mentre sento le mie guance in fiamme, lui mi circonda la vita con il braccio ed entriamo in questura, mentre ci dirigiamo nell'ufficio di Visone tutti si girano a guardarci sorpresi, Claudio lancia occhiate infuocate tutto attorno a se, arrivati alla soglia dell'ufficio mi lascia la vita e mette tra di noi una certa distanza professionale non prima di avermi sussurrato all'orecchio "giuro che se è una stronzata lo ammazzo" Entriamo in ufficio, l'aria che si respira è più seria del solito, Visone non è neanche in vena di fare una delle sue solite battute, e visto come siamo vestiti ne avrebbe potute fare a bizzeffe. 


Alla fine siamo costretti a dirigerci in istituto subito e annullare definitivamente tutti i piani per la nottata. La polizia ha urgente bisogno del nostro contributo. Dobbiamo analizzare se le ferite riportate da Sergio e gli uomini della sua scorta sono compatibili con la ricostruzione degli eventi proposta dalla scientifica, dobbiamo anche analizzare urgentemente anche alcune prove trovate sui vestiti, il tutto possibilmente entro domani sera, senza altri collaboratori perché è un caso riservato e solo io e Claudio abbiamo accesso alle prove fisiche.
Claudio è arrabbiato anche se non ce l'ha con una persona specifica, dopo averlo visto così sbattuto ha perdonato Visone ma il malumore per la serata sfumata non lo abbandona, se ci aggiungiamo che il lavoro in laboratorio non è tra i suoi preferiti si prospettano delle ore di merda nel mio futuro.
Arriviamo nel tempio delle torture in poco tempo grazie alla sua guida sportiva ed entriamo, ci appropriamo del suo vecchio ufficio per stabilire un piano di lavoro per la serata come previsto il suo umore è di merda ma a parte qualche battuta acida sulla mia sbadataggine da prevenire non ne esco troppo sbattuta, mentre lui è in bagno decido di fare un ultimo tentativo per migliorarci un po' l'umore e scrivo a Cordelia

* Ti prego dimmi che sei a casa....*

---Sono da Nina, avevamo pensato di lasciarvi libera la casa,
che succede? Hai dimenticato qualcosa?----

* Grazie del pensiero ma siamo stati convocati, dobbiamo
lavorare probabilmente tutta la notte e speravo potessi portarci un
cambio di vestiti, mi sa che mi tocca rassegnarmi a stare sui tacchi
tutta la notte*

Metto giù il telefono sconsolata la mia ultima possibilità per non passare l'intera notte su questi tacchi è svanita, per assurdo in un tentato atto di gentilezza della mia amica.
Appena rientra Claudio ci mettiamo a lavorare, in silenzio.
Dopo circa 40 minuti la fame comincia a farsi sentire e mi impedisce di concentrarmi, mi fermo per un attimo a guardare il mio mentore cercando di capire se è un buon momento per disturbarlo quando sentiamo delle voci che discutono in atrio, lasciamo velocemente quello che stiamo facendo e ci catapultiamo fuori dove troviamo la mia coinquilina e la sua ragazza cariche di roba mentre la prima discute animatamente con l'agente di polizia di guardia

"Che sta succedendo qua?" tuona Claudio verso l'agente
" Queste due ragazze stanno cercando di entrare, ma sono autorizzato a far passare solo voi, e i direttori" risponde il giovane agente agitato
"Se vuole posso chiamare il professor Malcomess, che per sua informazione è mio padre, per chiedergli il permesso di entrare a consegnare queste cose alla mia coinquilina" risponde Cordelia acida
dopo aver sentito il nome del supremo il giovane agente si allontana borbottando qualcosa mentre la mia coinquilina si rivolge a noi con il suo solito tono frizzante
"la fata madrina è arrivata Cenerentola!" dice porgendomi un borsone contiene i miei vestiti "e questa volta porta doni anche al principe azzurro" dice porgendo a Claudio la sua valigia che era rimasta in camera mia " e siccome ho immaginato che la vostra cena sia saltata vi ho portato qualcosa da mangiare!!" aggiunge con un sorriso a 32 denti, dalla felicità le salto praticamente addosso e la abbraccio
"grazie, grazie, grazie! Sei la mia salvatrice! Stavo morendo di fame!" lei ride divertita
" Cosa faresti senza di me piccola Alice" alla sua battuta ridiamo di gusto. Dopo aver scambiato due chiacchiere e aver ringraziato di nuovo le nostre salvatrici torniamo nell'ufficio di Claudio e liberiamo il tavolino davanti al suo divano dalle carte che stavo analizzando e cominciamo a mangiare
"Con questa sorpresa la piccola Malcomess ha guadagnato punti" dice all'improvviso Claudio
"Si è fatta perdonare per il rapimento di oggi pomeriggio?" lui finge di pensarci su per un attimo
"Quasi..."
" Allora ti dico una cosa che le farà guadagnare altri punti...questa sera aveva deciso di stare da Nina per lasciarci soli in casa"
" ok, ok anche se non possiamo sfruttare il suo regalo" sospira " si è fatta perdonare per il rapimento di oggi pomeriggio, anche se..." avvicina il suo viso al mio " se avessi saputo come sarebbe andata a finire la serata ti avrei rinchiuso in camera" dice dandomi un bacio leggero poi si allontana e ricomincia a mangiare
"ogni tanto penso che tu stia con me solo per il sesso" dico sbuffando infastidita
" no ti sbagli! Lo faccio principalmente perché mi diverte molto infastidirti!"
" sono molto conta di conoscere solo ora le tue ragioni....almeno non è troppo tardi" dico vagamente minacciosa, poggiando sul tavolino il contenitore che conteneva la deliziosa pasta di Cordelia
lui mi guarda torvo "mi dispiace ormai è davvero troppo troppo tardi, mi hai fatto comprare un brillocchio e dire delle cose che non pensavo avrei mai e poi mai detto a nessuno!"
"tipo cosa?" gli chiedo anche se so benissimo a cosa si riferisce
"non provarci Allevi, non le ripeterò una volta basta e avanza!"
Scuoto la testa, è sempre lo stesso, ma in fondo voglio davvero che il mio CC cambi?
Mi sono innamorata di uno stronzo stacanovista, non posso certo sperare, e non voglio neanche, che si trasformi in qualcuno tutto zucchero e miele. Mi basta sapere che mi ama, e me l'ha detto, e cha vuole stare con me per sempre e io sono soddisfatta così
" T E R R A C H I A M A A L I C E" mi risveglio di soprassalto dai miei pensieri con lui che mi urla nelle orecchie
" scusami stavo pensando, mi sono distratta" lui sbuffa
" sei sempre la solita Alice nel paese delle meraviglie!" dice ridendo, gli rispondo con un molto poco maturo gestaccio e comincio a sistemare il tavolo, pulito tutto andiamo a prenderci un meritatissimo caffè alle macchinette prima di cominciare a lavorare 

L'allieva 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora