6. A-Hole's House Rules

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6. Le Regole Dello Stronzo


Osserva silenziosamente le luci blu e rosse alternarsi fuori dalla finestra, mentre la polizia ha prelevato i due sicari per scortarli in prigione. A quanto pareva l'uomo vestito di viola, Jungkook, era riuscito a catturare il secondo mentre stava avendo qualche problema con una guardia del corpo e l'aveva velocemente messo al tappeto.

Mi allungo sul mio posto sul divano quando la porta si apre facendo entrare Taehyung e Jungkook.

"Sì, grazie signore." Taehyung annuì verso il poliziotto chiuso poco prima di chiudere la porta con forza.

Jungkook emise un sonoro sospiro e si scompigliò i capelli per poi lasciarsi cadere sul divano.

Gridai e mi allontananai all'ultimo secondo atterrando sul pavimento con un tonfo sordo per evitare di essere schiacciata. Sollevai lo sguardo per vedere Taehyung guardarmi palesemente, un'emozione che tremolava sul suo viso, rivolgendosi poi verso un Jungkook che si rotolava felicemente sui cuscini.

"Jungkook, potevi toglierti le scarpe prima di stenderti su tutto il divano, arpia insensibile." lo rimproverò.

"Ah- E chi ti ha salvato il culo là fuori?" Jungkook inclinò la testa con un piccolo sorriso. Tuttavia, si tolse diligentemente le scarpe.

"Dimmi, Jungkook." cominciò Taehyung esitante "C'è qualcun altro in questa stanza otre a noi?"

Jungkook aveva chiuso gli occhi, le sue ciglia scuse che sfioravano gli zigomi. "Mh? No."

"Sei sicuro?" Taehyung socchiuse gli occhi "Non mi stai mentendo, vero?"

Ora gli occhi di Jungkook si riaprirono e non potei fare a meno di notare quanto fosse giovane. Aveva gli occhi marroni spalancati e sì, era dannatamente carino. Si raddrizzò e si guardò intorno, il suo sguardo mi trapassò mentre scrutava la stanza.

"Non vedo nessuno." dichiarò "Tuttavia, posso controllare le altre camere, se può farti sentire meglio."

"No, va bene." Taehyung scosse la testa velocemente "Vado a letto. Domani mattina ho una riunione con il presidente di Lacune per firmare un contratto di partenariato."

Jungkook si accigliò. "Perché non lo rimandi, Taehyung? Stasera è stata stancante e hai detto che ieri hai avuto una discussione con Su-"

"Non posso" lo interruppe Taehyung improvvisamente "Non lo farò. Questa è una mossa strategica molto importante, vantaggiosa per entrambe le aziende, e ci è voluto molto tempo e lavoro per organizzarci. Yoongi e Hoseok mi ucciderebbero se in qualche modo mettei a rischio la sottoscrizione di questo contratto."

"Yoongi ti ucciderebbe anche solo se lo svegliassi." borbottò Jungkook sottovoce.

Ero curiosa di sapere con chi Taehyung avesse litigato ieri. Era per questo che era tornato a casa di cattivo umore? Però, praticamente, per il poco tempo che avevo passato con lui finora, era sempre stato di cattivo umore.

"Comunque, adesso andremo tutti a letto." non mancai di notare l'enfasi nella parola 'tutti' e come i suoi occhi scattarono direttamente verso di me "Quindi ci vediamo domani mattina, Jungkook. Tornerai a casa?"

"Mi stai prendendo in giro?" Jungkook si rannicchiò nuovamente sul divano "Non ti lascerò qui da solo. Ti guarderò le spalle."

Neanche due secondi dopo un leggero russare riempì la stanza.

"Chi è?" chiesi, esitando a parlare, anche e ormai ero quasi del tutto convinta che solo Taehyung potesse sentirmi "E' piuttosto carino."

"Un mio vecchio amico e anche il Capoguardia" rispose lui prontamente "Levagli le mani di dosso. Ora seguimi."

"Gesù, nemmeno un 'per favore' o-" iniziai.

"Y/N." scattò impazientemente.

"Stronzo." esalai ma obbedii mentre mi conduceva lungo un corridoio per poi entrare in una grande camera da letto prima di chiudere a chiave la porta alle sue spalle.

La stanza era enorme -non che bisognasse sorprendersi- con tende di un blu scuro, muri grigio-azzurro con rifiniture bianche ed un enorme letto king size in mezzo a tutto ciò di una scura tonalità di grigio. Una serie di poltroncine erano poste ad un lato della camera , mentre comodini dai colori scuri appaiati a lampade bianche ne illuminavano diversi punti, per finire con un elegante quadro appeso al di sopra dello schermo piatto di una TV. Un guardaroba era aperto in modo tale da permettermi di intravedere pile e pile di vestiti. Credo che fossero tutti abiti di Gucci.

"Sei seriamente ricco." arricciai il naso.

Fu in quel momento che realizzai che ero in una camera da letto sola con un uomo che era ancora a petto nudo. Un uomo davvero attraente a petto nudo.

"Quindi, uhm ..." mi strofinai la nuca, cercando di guardare dappertutto eccetto lui e il suo fantastico corpo. Mi chiedo come possa apparire appena uscito fuori dalla piscina, le gocce d'acqua che brillano e scorrono sulla sua pelle- no. No, no e no.

"Sapevi che vogliono arrivare." Taehyung disse a bassa voce.

"Sì."

"Venire?" incrociò le braccia.

Le mie guance sono scaldate non appena ricordate da essermi precipitate al di fuori del grande condominio dopo aver urlato contro. Mi sentivo davvero infantile. "Uhm, ho sentito parlare di qualcosa come farti del maschio."

"E sei venuta ad avvertirmi." disse lentamente.

"Sì." ora stavo veramente arrossendo. Perché ero una tale femminuccia?

"Grazie." la voce di Taehyung era ormai di un tono profondo.

Dannazione, quella voce mi stava facendo impazzire.

Aspetta, merda, non l'avevo pensato davvero, giusto?

"Puoi andare a casa ora."

"Cos-?" iniziai battendo le palpebre.

Taehyung avanzò verso il bagno che si apriva sulla camera e lo seguii spudoratamente.

"Quegli uomini non mi attaccheranno più per un po', ed ho comunque Jungkook qui a proteggermi." disse senza voltarsi "Inoltre, dovresti tornare nella tua piccola casa celeste o qualunque cosa sia."

"Ma-"

"Ma cosa?" si girò improvvisamente facendomi fermare di colpo.

"Non ho una casa" borbottai piano.

"Sei una senzatetto?" Taehyung inarcò un sopracciglio.

"No, ehm, sì, più o meno." mi strofinai il viso.

Taehyung mi fissò per un lungo momento, in silenzio.

"Togliti sempre le scarpe quando entri in casa."

"Uh?" smisi di passarmi la faccia sul viso.

"Non lasciare le luci acese se non ti servono." continuò ignorando il mio sguardo "Ripulisci tutto appena usi qualcosa, specialmente il bagno. Non so se gli angeli hanno le mestruazioni, ma non camminerò in un bagno cosparso di sangue e assorbenti. Non saltare su e giù, niente urla, niente piagnistei, non ribattere se ti dico di fare qualcosa."

"Aspetta-"

"Ti ho appena detto di non ribattere" Taehyung tagliò le mie parole.

"Non stavo ribat-"

"Stai letteralmente frantumando questa regola e non sono neanche passato quattro secondi." Taehyung si accigliò.

"Figlio di-"

"E niente parolacce." concluse "Non tollero questo genere di linguaggio in questa casa."

"Giuro di averti sentito-"

"Ho detto di non ribattere! Quanto è difficile per seguire le regole?" Taehyung roteò gli occhi, ma posso giurare che si sta divertendo in un mondo.

Lo odio.

"Buona notte, S / N." Taehyung ammiccò prima di sbattermi la porta del bagno in faccia.

Worst Guardian Angel Ever | K.TH (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora