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Un coglione, Hoseok era decisamente un coglione.
Rideva, forse anche troppo, ma il suo sorriso era di quelli tanto magnetici quanto pazzi.
Di una pazzia buona, dolce, mischiata all'esuberanza.
Ed è stata grazie a quella pazzia che ha avuto modo di tastare con le dolci dita le purezze di quell'uomo tanto distrutto quanto infelice.
Hoseok aveva incontrato Yoongi in una fresca serata di primavera.
Quest'ultimo, i capelli neri come la pece, come tutto il suo vestiario, giaceva fra i fiori del prato, come un angelo dalle ali spezzate.
Le labbra socchiuse, gli occhi velate da un lieve trucco, il corpo piccolo e magro, femmineo.
Il primo pensiero che raggiunse la confusionaria testa di Hoseok fu "omega", riconoscendo in quella dolce creatura il profumo dolce dei fiori, mischiato fra quelli che lo circondavano.
Puro, bianco come il latte, sembrava un principe.
Ed egli non riuscì che rimaner incantato da tanta bellezza, inginocchiandosi davanti il suo corpo, seguito dal dolce profumo della pelle.

"Sembri una bambolina"

Riuscì a dire, ormai perso il controllo del suo io.
Il problema di essere un alpha.
Incontrollabili, imprevedibili, impulsivi.
Ma Hoseok mai avrebbe deturpato quella purezza, ritrovandosi solo a guardarlo con ammirazione.
Ma Yoongi, a causa del suo passato, non poté che rimanere di sasso davanti le sue parole, ritrovandosi a trascinarsi lontano di quel massiccio corpo davanti a sé, un corpo di per sé spaventoso, che avrebbe potuto sottometterlo senza il suo consenso.
Yoongi si ritrovò quasi a supplicarlo di non stuprarlo con lo sguardo, a causa dei suoi feromoni, che avrebbero corrotto anche il più forte degli alpha.
Ma Hoseok non aveva quelle intenzioni.
Sorrise dolcemente, alzandosi in piedi e porgendo la mano al minore in altezza, ritrovando maledettamente dolce quella figura, spaventata di una sua qualsiasi mossa.

"Mi chiamo Hoseok"

Il suo sorriso tranquillo era così caldo da calmare lo sguardo terrorizzato dell'uomo con i capelli neri.
Gli strinse la mano, lasciandosi sollevare.
Le sue guance si imporporarono, diventando di quel dolce rosa, simile al colore dei fiori di campo.

"Yoongi"

Sussurrò, la voce graffiata e lo sguardo smarrito su quel viso, che in una sola occhiata fece crollare le sue barriere.
Quell'uomo emanava felicità e dolcezza da tutti i pori, che quasi sembrò impossibile essere terrorizzato da lui.

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