Yoongi inizialmente era titubante sulle parole del maggiore.
Poteva usare una qualsiasi scusa pur di entrare nelle mutande del più piccolo, una qualsiasi.
Ma perché non lo aveva già assaltato se era così?
Hoseok era molto alto, come già avevo accennato, e da sotto quella canotta bianco latte, si potevano riconoscere i muscoli definiti che attraversavano la sua pelle, rendendo il suo corpo massiccio e forte. Se sarebbe andato contro Yoongi, lo avrebbe subito atterrato e nella peggiore delle ipotesi, stuprarlo. Perché aspettare di avere la sua fiducia, allora?
Yoongi sospirò frustrato, socchiudendo gli occhi e passandosi la piccola lingua fra le labbra, così da renderle umide.
Strinse fra le dita il sottile strato della felpa, nervoso, prima che Hoseok gli sollevasse il viso e gli sorridesse dolcemente. Il suo sorriso era forse uno di quelli più belli che aveva mai visto. Le sue labbra formavano un cuore, accompagnato dai denti, delle gemme bianche che sembravano risplendere alla luce del sole.
Era così bello, forse l'uomo più bello che Yoongi avesse mai visto.
Il suo sorriso era caldo e sussurrava "casa", nonostante oi due si conoscevano da così pochi giorni, se non ore, Yoongi poté dire di sentire il suo cuore scaldarsi alla vista di quel calore emanato dal suo sorriso
Abbassò imbarazzato la testa, non riuscendo a sostenere il suo sguardo, che senza vergogna si posava sulle gote rosse come i pomodori maturi.
"Posso entrare?" Domandò il maggiore, nella speranza di passare del tempo con il minore, appunto per farsi perdonare. Ma Yoongi non si sentiva ancora pronto a fare quel passo. Farlo entrare sarebbe stato come dare un via libera al suo corpo.
Scosse la testa, infilando le chiavi della propria villetta in tasca, con un sorriso imbarazzato sulle labbra.
"Perché invece non usciamo? Cioè, mi scoccio stare a casa, usciamo fuori, come amici"
Propose il minore, gesticolando nervosamente. Aveva paura che Hoseok percepisse la sua proposta come una richiesta di frequentarsi, cosa che non voleva assolutamente fare. Yoongi non solo non si fidava di lui, ma non era nemmeno pronto a fare quel passo dopo due giorni che si erano visti, anche in una brutta maniera.
Era come ser quello fosse stato il loro secondo incontro. e il precedente non fosse mai esistiti, proprio perché appunto non era finiti bene. Quando si erano visti al parco, non successe alcunché, dopo il complimento di Hoseok e il rossore sulle guance da parte di Yoongi, si sono semplicemente salutati e tornati a casa, dopo aver parlato del più del meno: dalla musica ai loro generi di libri preferiti. Hoseok aveva scoperto la passione del minore per Milton e il paradiso perduto, un suo famoso scritto, mentre Yoongi aveva ritrovato in lui la dolce passione per la poesia.
Ma tutta la dolcezza di quel giorno venne distrutta con gli avvenimenti del giorno successivo, al di fuori del supermercato, lo spavento che Yoongi si era preso a causa dell'esagerazione di Hoseok. Ma dopotutto il maggiore non sapeva ciò che lui aveva passato. Non ne aveva la minima idea.
Non ne era assolutamente a conoscenza.
Come mai poteva immaginarlo?
Hoseok lo prese per mano, stringendo quella del più piccolo fra le mani, prima di riferirgli il luogo dove avrebbe voluto potarlo.
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Withered Flower
FanfictionLa sua carne, macchiata dai traumi, e il dolore delle sue pelli bollenti, segnate da un passato dolente.