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Luna park.

Non ci andava da quando era piccolo. Spesso i suoi genitori organizzavano con i loro tre figli, per divertirsi insieme, ma tutto ebbe termine quel maledetto giorno, gli mancavano, Jeongguk e Taehyung, gli mancavano tantissimo. Chissà com'erano diventati. Guk era un alpha? O un Omega? E se era quest'ultimo, mamma allora lo aveva abbandonato?

Si domandava, probabilmente anche ogni giorno, ma nessuna delle sue domande poteva ricevere risposta.

Quindi Yoongi rimaneva dell'ignoranza, sperando che i suoi fratelli fossero felici e in salute. Ormai il corvino non aveva più nessuno. Gli era rimasto solo il suo migliore amico, un beta, Seokjin, che gli era rimasto accanto da quando avevano stretto amicizia.

L'incontro con Jin fu abbastanza bizzarro. Yoongi aveva appena compiuto diciott'anni ed era riuscito a scappare dalla casa del padre, rifugiandosi in quella giornata piovosa sotto il ponte, solo il catrame della sigaretta a fargli calore, il corpo ormai zuppo d'acqua.

Non sapeva dove andare e aveva paura.

Era stato un caso che Seokjin, un uomo bellissimo, alto, dalla fisionomia simile a quella di un alpha, si trovasse proprio sotto quel ponte, con un muffin fra le mani, una candelina messa in maniera confusionaria sopra il dolcetto, andando forse a festeggiare il compleanno di un'amica, che casualmente capitava nello stesso giorno di Yoongi.

Sembrava quasi un cliché.

Nel vedere il corpo infreddolito, bagnato e tremante di Yoongi, non esitò a inginocchiarsi davanti a lui, facendogli indossare il suo cappotto, caldo e dal dolce profumo.

All'epoca Jin aveva solo ventun anni, ma aveva capito subito che qualcosa non andava in quel fragile corpo, che al suo avvicinarsi tremava di più. Non ci volle un genio per capire quel ragazzo subiva delle violenze, e a dimostrare erano le ferite ancora rosse che cingevano il suo corpo, la striscia rossa sul suo collo e i polsi, segno che fossero stati stretti con violenza.

"sta tranquillo piccolo omega, non devi avere paura di me. Sono un beta, potrai percepirlo dal mio odore"

Cercò di tranquillizzarlo, accarezzandogli la testa. Alle sue parole Yoongi si sentì improvvisamente tranquillo, socchiudendo gli occhi e alzando la testa. I loro sguardi si incrociarono e Seokjin gli accarezzò il volto, prima di presentarsi. Gli riferì il suo nome e gli aveva parlato un po' di sé, come a distrarlo mentre gli donava quel leggero calore attraverso la giacca.

"Qual è il tuo nome, piccolo omega?" domandò, Seokjin, sistemandosi con una mano i capelli castani, color mandorla

"Yoongi...ho diciotto anni, da oggi"

Sussurrò, abbassando di nuovo la testa.

Che brutto modo di passare il compleanno.

Ormai l'impegno di Seokjin era passato, aveva una priorità in quel momento, e da brava persona qual era, mai si sarebbe fatto scappare l'occasione di aiutare qualcuno.

Regalò lui il muffin, dal quale colava un po' il cioccolato.

"buon compleanno, Yoongi"

Il minore sorrise, accettando così l'invito di Jin di venire a dormire da lui per qualche notte.

E come si sarà già intuito, la loro amicizia divenne talmente tanto ferrea da non staccarsi mai più, passando quegli anni insieme, con la promessa di aiutarsi li uni con gli altri.

Withered FlowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora