#castello#

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Perché quando sembra che tutto stia andando per il meglio
il mio piccolo mondo crolla,
tutte fatiche sprecate,
come un castello di carte
fatto crollare dal soffio di un bambino per dispetto,
incuriosito
dal sorriso beffardo del jack di quadri sulla sommità.
Un dispetto ingenuo, fanciullesco,
accompagnato da una grassa risata.
Il jack è riverso sul pavimento,
chissà se tornerà sulla vetta.
***
Il castello di carte ormai è diventato di vetro.
E il mio mondo ancora una volta è andato in frantumi,
vetro scheggiato, mille pezzi sul pavimento.
La rottura risuona, i volti si girano, i piedi si tagliano.
Un fragoroso trambusto
dopo l'ennesima crepa tra le mura del castello,
sudore, dolore, fatica per innalzare le guglie,
una piccolezza per tornare alle fondamenta .
***
Il sogno di una dimora dove riposare le membra è svanito di nuovo
e il mio animo è nuovamente incompleto,
in balia dell'oscurità,
nelle grinfie di bestie selvagge
cercando di essere un'altra persona
per costruire una nuova roccaforte.
***
Il mio piccolo mondo è crollato
dall'interno,
senza essere stato attacco dai briganti.
La mera illusione di una rocca sicura
dove conservare le gioie preziose;
sono sotto le macerie
marciscono
diventano nulla.
E ora con le ultime ferite da curare
vado alla ricerca di una nuova altura
per costruire il mio successivo castello.

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