capitolo 35

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Nell'abitacolo scende il silenzio, porca miseriaccia che figura!
Per fortuna che siamo arrivati a casa.
Scendo di fretta dalla macchina a testa bassa, ricevo un'occhiataccia da Matt, arriviamo in ascensore. Schiarisco la voce.
<Matt stasera non ci sono.>
<Dove vai?>
<A mangiare fuori.> che stress ora inizia.
<Con chi?>
<Senti Matt non ti interessa con chi, è dove, tanto c'è Carlos con me.> Rispondo secca.
<Matt è grande abbastanza per cavarsela da sola> si intromette Fiona.
<Tu stai zitta!> dice Matt cattivo.
Bene, sarà davvero dura convivere con lui e consorte.
Ad un tratto mi ricordo che devo passare in lavanderia.
<Torno subito devo andare un attimo in lavanderia.> Matt mi ferma appoggiando una mano sulla mia spalla.

<Faccio andare a Carlos a prendere la tua roba.>
Deve proprio decidere tutto lui, sta volta non lo contraddico ho un sacco di roba da fare prima di uscire, devo sistemare gli acquisti di oggi e così faccio anche qualche lavaggio per rinfrescarli.

<Ok, così faccio le mie cose.>
Entriamo in casa io vado in camera mia portando con me le borse che ho lasciato vicino la porta, loro vanno verso la cucina.
Tiro fuori tutto il vestiario e divido il chiaro dallo scuro programmo un risciacquo da 10 minuti e metto in asciugatrice, è così via dopo un ora avevo fatto tutto.
Prendo un vestito verde scuro, le calze e degli stivali marroni da indossare stasera.
<Isa!> mi sento chiamare.
Apro la porta è Matt mi consegna i miei tailleur.
<Manca un abito.>
<Si, lo so grazie.> chiudo la porta.

Dopo poco sento urlare in cucina non capisco cosa sta succedendo.
Così apro un po' la porta per sentire meglio, sento Matt è Fiona che litigano non capisco di cosa, chiudo la porta è vado a farmi una doccia, sono problemi loro.

POV MATT...

Arriviamo in casa, Isa si chiude in camera e Fiona si precipita in bagno di camera mia senza dire una parola.
Sono rimasto da solo, apro una bottiglia di vino e me la scolo cercando un modo per rilassarmi.

Sono arrabbiato Isa mi sfugge sempre, non riesco a controllarla e questo mi fa impazzire.
Faccio qualche telefonata di lavoro e una veloce a Daniel che mi da appuntamento per l'indomani mattina.
Suonano alla porta è vado ad aprire <Gli abiti della signora... ne manca uno dovrà essere ritirato mercoledì.>
<Grazie Carlos, stasera dovrai accompagnare tu Isa, mi raccomando tienila d'occhio.>
<Certo signore.>
Chiudo la porta, è porto tutto in camera da Isa, la chiamo ad alta voce, busso e consegno gli abiti.
<Ne manca uno.>
<Si lo so grazie.>
La sento fredda, distante, chiude subito la porta e io torno in cucina dove una Fiona furiosa mi attende in cucina.
<Cosa c'è tra te e lei.>chiede di getto.

<Nulla non c'è nulla.> ora si mette a fare la gelosa.

<Matt non prendermi in giro non sono scema.> grida.
<Dove vuoi arrivare Fiona?>
<Mi hai trattato malissimo oggi davanti a lei, sei stato molto distratto ieri, è oggi lascia stare, tutte quelle domande e interesse nei suoi confronti.>
<Lo sai che non passa un bel periodo.>
<Ma a me sembra che non sia lei.. ma tu.>
<Sono stressato, stanco e ho molto lavoro da fare lo sai. Forse ho esagerato.>gli dico esausto.

<Matt volevo farti una sorpresa e passare del tempo con te ma la sorpresa me l'hai fatta tu, domani parto per Praga ho una sfilata. >dice dispiaciuta.
< Mi dispiace stasera rimediamo. Prometto.> l'abbraccio stretta, mi bacia segno che abbiamo fatto pace.

POV Isa...

Sono davanti lo specchio che mi trucco usando gli stessi colori dell'abbigliamento, faccio una treccia morbida su un lato e mi improfumo un po', mi vesto e chiamo Milly.
<Ciao piccola come va?>
<Ciao mamma! Sto bene oggi ho giocato con la neve.>
<Oh! Che bello! Hai mangiato tutto?>
<Si mamma, Anna cucina proprio bene.>
<Ciao tesoro mi passi Anna?>
<Ciao mamma!>
<Buona sera signora.>
<Buona sera Anna come sta?>
<Bene signora.>
<Milly com'è?>
<È un angelo ubbidiente signora, ha tirato su una brava bambina non si preoccupi.>
<Grazie, mi raccomando per qualsiasi cosa mi chiami. Buona serata.>

<Stia tranquilla, buona sera anche a lei.>
Esco dalla camera e trovo Fiona e Matt che bevono vino in tutta tranquillità, la tempesta è passata.
<Io vado, se non torno ti avverto.> Mi squadra dalla testa ai piedi.
<Ok, buona serata.> dice soltanto.
<Anche a voi.>
Trovo Carlos fuori dalla porta.
<Buona sera signora.> saluta, lo prendo a braccetto, cammino verso l'ascensore.
<Buona sera a lei Carlos.> Sorride divertito.
<Se il signore ci vede così mi licenzia.>
<Che si fotta. Non lo perderai.>
Quando saliamo in macchina mi viene in mente che oggi con Kelly abbiamo parlato delle otto in punto ma no del locale dove abbiamo appuntamento.
<Carlos, non so qual'è il locale?>la mia espressione è dispiaciuta.
<Non si preoccupi.>
Carlos prende il telefono è chiama qualcuno.
<È tutto apposto signora.>

Arrivo a destinazione, come sempre Carlos mi segue fino a dentro sedendosi al bar.

Vedo Kelly e Max cerco di raggiungerli ma vengo bloccata da un cameriere.
<Dove vuole andare?>mi domanda
<Da loro?> indico il tavolo dove sono seduti, Max ci raggiunge.
<È con noi.> dice al cameriere.
Seguo Max al tavolo <È un po' scorbutico.> ride
<Un po'.>
<Sei arrivata finalmente.>
<Scusami Kelly ma oggi non ti avevo chiesto il nome del locale così Carlos a dovuto fare un giro di chiamate per saperlo.>

<Si, devo lasciarti mio numero per la prossima volta.>
<io il mio.> prendo il menù lo leggo attentamente ha tutti piatti elaborati quindi scelgo quello più normale.

<Cosa prendi?> mi chiede Kelly.
<Un piatto di ravioli in brodo, ho freddo così mi scaldo un po'.>
<Mhmmmhhh... buona idea e tu amore?>
<Una Fiorentina con insalata.>
<Vino?> domanda
<Si> confermiamo io e Max.
Ordiniamo e parliamo di Milly da piccola di quando era buffa nei suoi primi passi e quando faceva finta di dormire per farmi i dispetti.
Parlo del mio lavoro da spogliarellista di quanto Carter mi ha aiutato.

<Ora dov'è?> chiede Max
< In viaggio per lavoro infatti non sa nulla della casa e non so come rintracciarlo.>
<Prova in azienda forse loro sapranno dirti qualcosa in più.> dice Kelly
<Domani provo.>

Tiro su un raviolo portando il cucchiaio verso la bocca, lo mangio, chiudo gli occhi gustando il ripieno di carne quando riapro gli occhi... non credo a chi vedo entrare,  il raviolo mi va di traverso inizio a tossire come una matta...















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