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[qualche giorno dopo...]

-ormai ci siamo.- disse Fabio portandosi la seconda sigaretta -dove cazzo si trova?- sbottai esasperata da quella situazione -Martina facendo così di certo non la trovi.- disse Diego guardandomi -non sono problemi tuoi questi.- dissi seria -voi due smettetela.- disse con tono duro Clemente -ma che vuoi?- continuai scontrosamente -Martina, per favore, smettila.- disse con uno sguardo di ghiaccio mio padre -ci mancava solo lui....- sussurrai buttandomi poi sul mio letto 

-Marti...ormai ci siamo, lascia stare...- mi sussurrò mio fratello cercando di tranquillizzare i toni, alzai le spalle e mi misi a sentire ciò che aveva da dire Fabio -non è molto distante da qua...- disse sbuffando poi una nuvola di fumo -anzi, possiamo dire che è nei dintorni, all'incirca verso Sesto San Giovanni. E la cosa particolare è che non ho la minima idea di come ci sia arrivata qua senza nemmeno essere notato.- disse -sorpassiamo questa cosa.- disse Clemente infastidito -come lo troviamo?- chiese poi -semplicemente, andiamo lì.- disse alzando le spalle, sorrisi -sì, e poi ci penso io.- intervenni -no!- rispose Fabio incazzato -mi prendi per il culo?- risposi alzando un sopracciglio -non voglio che tu faccia cazzate.- disse serio -faccio solo quello che deve essere fatto, perché se non ci penso io, qua non ci pensa nessuno! Dopo questa pensi che la possa passare nuovamente liscia? Posso accettare il fatto che mi odi, anche se mi fa male, ma non posso accettare che faccia o che continui a fare del male alle persone a cui voglio bene! No cazzo Fabio, non lo accetto.- dissi scattando in piedi sotto lo sguardo stupito dei presenti. 

Fabio allargò le braccia e mi strinse a sé. Non avrei mai immaginato quella scena, insolitamente sentì qualcosa nel mio corpo, come se alla fine tutto il male che mi aveva fatto provare aveva un motivo, anche se sapevo bene che non ne aveva. -andrà tutto bene, ma smettila con queste idee.- disse staccandosi leggermente, scossi la testa -papà, lui ha fatto del male a me, a te, a Margherita e anche a mia madre, soprattutto a lei, come posso perdonare una cosa del genere. Sarebbe da folli, no?- dissi alzando le spalle, Fabio rimase in silenzio -lo so quanto male ti ha fatto, ma c'è un momento per qualsiasi cosa.- continuò -e penso che questo sia il momento, non posso sopportare che possa fare del male ancora, non voglio che ne faccia. Soprattutto se vuole farne a me.- dissi, lui abbassò lo sguardo -lo sai bene che non te lo permetterò? Vero?- disse con un piccolo sorrisetto ironico -ed è anche per questo che lo voglio fare.- risposi allo stesso tono, lui sospirò ormai afflitto -non voglio che ti faccia del male.- disse tornando alla carica -tu devi preoccuparti di portare Margherita fuori da quel buco di merda.- risposi tornando a sedermi sul divano. -tu ne sei proprio sicura?- domandò Diego -ti preoccupi per me?- domandai alzando un sopracciglio -ho molti motivi per farlo.- rispose -sarà, ma io ne sono sicura.- risposi alzando le spalle. Perché si preoccupava così tanto di me?

Aletheia|| IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora