Quando tutti iniziano a pensare solo ad una cosa dimenticano tutto il resto, dimenticano le persone, le cose, gli oggetti. Non lo fanno per cattiveria, lo fanno per semplice "malattia" dell'uomo, quante volte, da bambini ci sentiamo trascurati dai nostri genitori? Quante volte soffriamo senza che nessuno se ne accorga? Tante di quelle volte nella vita, che a volte ce ne dimentichiamo anche, a volte lasciamo un segno, per far si che ciò non accada. Non è assurdo? Perché bisogna ricordarsi di qualche sofferenza? E' una natura umana un po' autolesionista, una natura un po' malata di tutte le persone, vogliono ricordarsi in quel momento, perché poi pensano di essere forte. Non va bene. Non funziona così.
Eppure in quel momento avrei voluto scomparire, non solo in quel momento a dir la verità, le uniche persone a cui volevo bene, o almeno pensavo mi volessero bene, stanno tutti pensando alla stessa cosa. A cercare quella persona e a salvare mia madre, vorrei davvero anche io salvarla, ma vorrei, allo stesso modo non stare così. Vorrei che tutto questo non fosse mai accaduto, avrei solo voluto ucciderlo quando l'opportunità si era presentata. E anche quella volta Matteo aveva smontato tutto, non voleva che la sua unica sorella si sporcasse le mani, voleva consegnarlo alla giustizia, la stessa giustizia dalla quale si nasconde in modo eccellente, la stessa che a quanto pare, in qualche modo gli ha permesso di portare via un pezzo della mia vita, e di tenerlo con sé. Mi ha portato via due persone, una in modo definitivo e l'altra in modo momentaneo, ma non avrebbe avuto alcuna possibilità, lo avrei trovato, al costo di cercarlo in ogni buco di questo quartiere di merda, a qualsiasi costo.
-Marti...- disse Diego accarezzandomi i capelli -mh?- risposi alzando lentamente lo sguardo su di lui -che ti succede, ti vedo giù.- disse guardandomi con i suoi grandi occhi scuri, era strano a volte come dei semplici occhi potessero leggere l'anima, o almeno quella che si pensa di avere, resta sempre strano il fatto che una sola, solo una, riesce davvero a capire il tuo stato d'animo. E quella cosa mi faceva sentire debole, mi faceva sentire fuori posto. -va tutto bene, come sempre.- risposi alzando le spalle -eppure non mi sembra, che ti prende?- domandò -nulla ti ho detto.- risposi nuovamente distogliendo il suo sguardo dal mio. -non ho nulla Diego! Smettila!- urlai scattando in piedi -Martina sto solo cercando di aiutarti!- urlò lui di rimando -sto cercando di capirti, perché in questa fottuta casa sono giorni che c'è un via e vai assurdo, e te? Te rimani qua in silenzio, fissando una cazzo di parete bianca come se ci fosse la risposta? Vuoi davvero aiutarla Margherita o no?- disse, rimasi in silenzio quasi spiazzata da questa sua risposta -sai cosa Diego? Non ho bisogno di essere capita, non ho bisogno né di te, né di mio fratello e nemmeno di quel coglione che ho per padre!- risposi -tu ne hai bisogno, solo che lo neghi a te stessa perché sei una cazzo di egoista? Lo capisci?! Pensi che sia la cosa migliore tenersi tutto dentro? Bene, soffri, stai male, e fai quel cazzo che ti pare. Ma dopo...dopo non venire a lamentarti con noi di ciò che hai combinato.- disse fissandomi per bene, gli sorrisi ironicamente -non lo farò, anche perché non l'ho mai fatto.- risposi e me ne andai.