LA FARM

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Axel e Zayra stavano tornando a casa dopo gli allenamenti e le prove. Zayra, tirando dei piccoli calcetti al pallone del fratello, non aveva smesso di parlare per mezzo secondo. Aveva cominciato le prove per Il Violinista sul tetto ed era molto emozionata perché aveva l'occasione di lavorare con professionisti affermati nel mondo dello spettacolo. Aveva passato il tempo a raccontare ogni minimo dettaglio del suo pomeriggio, diviso tra coreografia e studio delle parti polifoniche dell'opera. Solo dopo un po' si rese conto che Axel era distratto. - Ma mi stai ascoltando? -.

La domanda riscosse il ragazzo. - Scusami... è che sono preoccupato per la partita. Fra qualche giorno giocheremo contro la Farm e non riesco a capire perché gli allenamenti stiano andando così male ultimamente -. Zayra passò la palla al fratello:- Axel, sono sicura che riuscirete a trovare una soluzione -. Avevano raggiunto il ponte. - Poi avete appena imparato le Ali di Fuoco, sono sicura che quel colpo sarà molto utile per... ma dove stai guardando? -. Zayra seguì lo sguardo del fratello e notò Celia che parlava con Jude. Le parve molto strano trovarli insieme. Stava per proseguire quando si accorse che il fratello stava eseguendo il Tornado di Fuoco. - Axel, ma che...-.

Il pallone avvolto dalle fiamme sfrecciava verso Jude Sharp, che lo ricalciò al mittente. Axel allora gli andò incontro, seguito da Zayra. Celia si mise fra i due ragazzi:- Axel, non ti preoccupare, mio fratello voleva solo venire a trovarmi, non ci stava spiando! -. - Tuo fratello - mormorò Axel. - Seguimi -. Axel si diresse al campetto, seguito da Jude. Dopo aver tranquillizzato la sorella, il ragazzo lanciò una veloce occhiata a Zayra.

Le ragazze si misero a guardare la scena, mentre i due giocatori si scontravano in campo a suon di passaggi che sembravano più cannonate. Zayra aveva sempre saputo che Axel era un campione, ma ora che lo guardava duellare con Jude si rese conto di quanto il capitano della Royal Academy fosse altrettanto forte. Per qualche strana ragione, non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. Era bravo, certo. Ma non era solo quello.

- Quindi Jude Sharp è tuo fratello -. Questo spiegava moltissimi avvenimenti recenti. Celia annuì e le raccontò la loro storia. Zayra ascoltava con molta attenzione, sempre più colpita. Quante cose non sapeva di quel ragazzo. - Adesso è sconvolto - continuò Celia, evidentemente provata dalla situazione:- La sua squadra è stata spazzata via dalla Zeus e lui non ha potuto fare nulla per impedirlo -. - Beh, per certi versi adesso sa cosa hanno provato tutte le squadre che sono state distrutte dalla Royal Academy - commentò Zayra. Celia la fulminò con un'occhiata. - Scusa, è stato più forte di me -. 

Le ragazze guardarono Axel scagliare il Tornado di Fuoco contro Jude. Il pallone passò a pochi centimetri dal viso del ragazzo e si schiantò alle sue spalle, scoppiando. - Ma che cosa sta facendo?! - si domandò Celia. Zayra le appoggiò una mano sulla spalla:- Lo sta spronando. So che sembra ridicolo, ma questo è il suo metodo per riportare le persone alla realtà. Hai visto cosa ha fatto con Mark -.

I due ragazzi intanto si erano fermati. Avevano cominciato a parlare fra di loro, ma le ragazze erano troppo distanti per sentire cosa si dicessero. Poi si diressero di nuovo verso le rispettive sorelle. - Zayra, torna a casa -. Il tono di Axel non ammetteva repliche. - Jude - si avvicinò Celia. Lui le sorrise:- Non ti preoccupare, vado con Axel -. Celia non era convinta e nemmeno Zayra:- Axel, che cos'hai in mente? -. - Va tutto bene - le disse Jude:- Tuo fratello non mi ucciderà -. I due ragazzi se ne andarono senza nemmeno aspettare una loro reazione.


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L'arbitro aveva da poco fischiato la fine del primo tempo. Zayra aveva finito di distribuire le borracce ai giocatori e si era avvicinata ad Axel. - Immagino che l'arrivo di Jude Sharp in squadra sia dovuto al tuo intervento dell'altra sera -. Axel sorrise soddisfatto:- Gli ho solo fatto notare che il mondo non è ancora finito -. Zayra gli tirò un pugnetto sulla spalla:- E io che pensavo volessi massacrarlo di pallonate -. I fratelli Blaze ascoltarono Jude spiegare la sua idea di mettere Kevin come unica punta, a scapito proprio di Axel. Zayra era sempre più sorpresa dalle abilità dell'ex capitano della Royal. - Certo che è un genio in campo - commentò.

Steve la sentì. Fu molto infastidito da quel commento. Voleva a tutti i costi fare colpo su Zayra e adesso arrivava questo pallone gonfiato, che fino a poche settimane prima era stato il loro peggior nemico, a dettare legge e a modificare l'equilibrio della squadra. - No - intervenne:- La Raimon ha sempre giocato con due punte, Axel e Kevin. Questo è il nostro schema e non si cambia -.

I giocatori furono sorpresi dalla presa di posizione di Steve. Ma Jude Sharp non era assolutamente abituato né disposto a essere contraddetto. - Non capisci niente - sibilò. Zayra temette davvero che Steve facesse cominciare una rissa. - Questo non è il torneo regionale - continuò Jude:- Siamo qui per essere incoronati come migliore squadra del torneo, è questo il nuovo palcoscenico. Tutto quello che avete fatto fino a ora non conta più nulla. Questo è un livello molto più competitivo e dovete essere pronti a dare il meglio di voi se volete vincere -. Axel intervenne, accettando lo schema proposto da Jude.

Steve fu molto deluso. Sperava che i compagni lo avrebbero appoggiato, invece persino Mark si era schierato con Jude. - Steve -. Il ragazzo notò che Zayra si era avvicinata a lui. - Non ti preoccupare. Mio fratello ha molta esperienza, se ha accettato l'idea di Sharp è perché pensa veramente che possa funzionare -. Steve annuì. Forse avevano ragione loro. Ma non riusciva ad accettare l'idea di aver fatto una pessima figura davanti a Zayra.


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Dopo l'allenamento speciale con i copertoni, Mark, Jude, Axel e Zayra stavano tornando verso il campetto e da lì ognuno avrebbe raggiunto casa propria. La ragazza camminava leggermente più indietro rispetto agli altri perché si erano messi a parlare di schemi e di nuove tecniche micidiali da provare. Di solito si trovava molto bene anche se parlavano di calcio, ma in quel momento si sentiva solo di troppo. Axel e Mark erano completamente presi dalla loro discussione con Jude. Allora si concentrò sul nuovo arrivato. Era molto strano perché da quando l'aveva conosciuto il suo viso era cambiato molto. I suoi lineamenti, che prima erano sempre tesi in qualche espressione di scherno, adesso invece erano rilassati. Anche la sua voce era diversa; se prima ogni sua parola trasudava arroganza, ora il suo tono era molto più pacato e gentile.

Era talmente persa nelle sue riflessioni che non si accorse che proprio Jude si era fermato ad aspettarla e l'aveva affiancata. Il ragazzo non sapeva esattamente perché lo avesse fatto, ma quando si era voltato e l'aveva vista completamente assorta nei suoi pensieri il suo corpo aveva agito automaticamente. Zayra gli fece un sorriso timido e accettò la sua compagnia. Fra di loro calò un silenzio tranquillo. Quando dopo la partita fra la Raimon e la Royal Jude aveva offerto un passaggio a casa a Zayra, in realtà se ne era pentito subito dopo. Temeva che avrebbero passato il viaggio avvolti da un silenzio imbarazzante. Effettivamente non avevano aperto bocca per quasi tutto il tragitto, ma entrambi si erano trovati stranamente a loro agio in quella condizione.

Jude approfittò della loro vicinanza per osservarla, cercando di non essere troppo indiscreto. Era carina, dopotutto. Aveva i capelli rossicci, gli occhi erano uguali a quelli del fratello ma leggermente più grandi. Aveva lo sguardo buono. E poi aveva quel qualcosa che Jude non riusciva a cogliere, che gli impediva di smettere di guardarla ogni volta che lei era in giro. Zayra notò che la stava osservando, arrossì leggermente e gli sorrise. Aveva un sorriso luminoso. Lei era luminosa.

- Benvenuto in squadra - gli disse. Jude abbassò lo sguardo davanti a sé:- Se sono qui è solo grazie ad Axel... e anche a Mark -. Zayra annuì:- So cosa intendi dire. Mark è straordinario. La sua passione è contagiosa -. - L'ho notato - confermò Jude. - Per quanto riguarda Axel, potresti considerarlo come un ringraziamento per avergli salvato la vita -. Jude la guardò ancora, ma non sapeva esattamente come rispondere.

Intanto erano arrivati al campetto e stavano per separarsi. Zayra accelerò il passo e andò ad abbracciare Mark per salutarlo:- A domani, capitano! -. Lui ricambiò con affetto. Poi Zayra strinse la mano a Jude:- Ciao -. - Ciao -. Si scambiarono un lungo sguardo. Finiti tutti i saluti, i fratelli Blaze si diressero verso casa.

Axel continuò a osservare la sorella per il resto del tragitto. Anche se Jude e Zayra non se ne erano accorti, lui invece aveva visto tutto e aveva capito sicuramente più di loro. Dopo un po' la ragazza lo guardò con aria interrogativa. Axel rise. - Tu proprio non ti rendi conto dell'effetto che fai, vero? -.

She was the SunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora