LA ZEUS

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I ragazzi dell'Élite erano stati prelevati e scortati allo stadio della Zeus. Zayra avrebbe voluto avvisare la Raimon del cambiamento della sede della partita ma purtroppo le loro borse erano state portate via dallo staff. Per la prima volta la ragazza sentì il panico farsi strada nella sua mente. Era sola in campo nemico e non aveva nessuna possibilità di chiamare suo fratello o gli altri. Nel tentativo di sentirsi più al sicuro, si avvicinò un po' di più ai suoi compagni, ignari.

Scesero in campo, dove era stato montato un palco per loro. Ad attenderli trovarono Ray Dark e una rappresentativa della Zeus, di cui faceva parte anche Byron Love. - Benvenuti nel nostro stadio - li accolse l'uomo, guardando negli occhi Zayra:- Io sono Ray Dark e sono l'allenatore della futura vincitrice del torneo -. La ragazza strinse i denti; nei suoi occhi riviveva nitidamente l'incidente di sua sorella. - Visto che siete nostri ospiti d'onore per la giornata di oggi, volevo invitarvi ad assistere alla partita nel mio ufficio. Da lì avrete una visuale privilegiata su tutto il campo e anche sulle panchine -. Benji e gli altri ragazzi furono subito entusiasti della proposta, ma Zayra intervenne:- Vi ringrazio per l'offerta e sono sicura che i miei compagni saranno molto contenti di accettare, ma io preferisco restare in panchina con la mia squadra -. Dark le rivolse un ghigno e se ne andò.

L'Élite stava già raggiungendo il palco quando Byron Love prese Zayra per un braccio:- Ragazza Blaze... allora, questo spettacolo privato per i vincitori? -. Lei non potè fare a meno di notare la differenza fra il tocco di Jude e quello di Byron. - Mi sembrava di essere stata chiara già l'altra volta - sibilò la ragazza, poi continuò:- Inoltre, prima dovreste vincere -. Byron Love scoppiò a ridere, seguito dai suoi compagni di squadra. - Tu pensi davvero che la Raimon abbia qualche speranza contro dei campioni come noi? -. Zayra raccolse tutta la decisione che aveva in corpo e disse:- Tu sei convinto che la tua squadra sia superiore, ma lascia che ti dica una cosa: tu non li conosci veramente. Conoscerai ogni loro tecnica e tutte le loro statistiche ma non conosci la loro vera forza. Non conosci Mark -. Il capitano della Zeus continuò a ridere:- Lo vedremo, ragazza Blaze -. La squadra lasciò il campo.

Benji si avvicinò a Zayra. - Solo a me questa gente mette ansia? -. La ragazza sospirò:- Se solo tu sapessi di cosa sono capaci -. Non era ben chiaro con chi stesse parlando.


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Cercando di tenere a bada le emozioni, i ragazzi della Raimon si erano radunati a bordo campo per assistere allo spettacolo. Nessuno di loro era veramente nel mood giusto, ma decisero comunque di guardare la loro amica in scena.

Rimasero molto sorpresi dalla Zayra che videro sul palco; non l'avrebbero riconosciuta se non fosse stato per la sua voce inconfondibile. L'energia, le movenze che aveva in quel momento sembravano appartenere a un'altra persona. Persino Mark era sorpreso. Axel, invece, era abituato a vederla sul palco quando lavorava seriamente.

Zayra era il sole, con il suo vestitino di paillettes dorate. Tutto girava intorno a lei: lo spettacolo, le coreografie, persino la gente sugli spalti veniva attratta nel suo vortice. I ragazzi della Raimon riuscivano a vedere la ragazza che avevano imparato a conoscere solo quando si voltava verso di loro e li salutava. Stentavano a riconoscerla, invece, quando si rivolgeva alla Zeus o addirittura verso Ray Dark, rintanato nel suo ufficio, e li sfidava. Solo chi conosceva i trascorsi poteva notare quei piccoli dettagli.

𝙳𝚘𝚗'𝚝 𝚜𝚑𝚘𝚠 𝚞𝚙, 𝚍𝚘𝚗'𝚝 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚘𝚞𝚝 

𝙳𝚘𝚗'𝚝 𝚜𝚝𝚊𝚛𝚝 𝚌𝚊𝚛𝚒𝚗𝚐 𝚊𝚋𝚘𝚞𝚝 𝚖𝚎 𝚗𝚘𝚠

She was the SunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora