IL MAGO

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Quando Zayra arrivò al campo di allenamento della Raimon trovò la squadra intenta a festeggiare. Si avvicinò a Nelly, che osservava la scena in disparte, e le chiese cosa si fosse persa mentre era alle prove. Nelly sorrise soddisfatta:- Come avrai saputo da Axel, l'altro giorno è sbucato dal nulla questo amico americano di Silvia e Bobby che si è messo in testa di insegnare a Mark e agli altri una tecnica chiamata Tripegaso. Beh, ci sono riusciti e sembrava che dovessero dirsi addio, invece questo ragazzo è rimasto per unirsi alla squadra -. Zayra si voltò verso i giocatori proprio mentre Mark si era accorto del suo arrivo.

- Zayra! - la chiamò subito. Lei si affrettò verso di loro. - Erik, ti presento Zayra, la sorella di Axel e una delle mie migliori amiche -. La ragazza fu molto lusingata per quella definizione. Il nuovo acquisto della Raimon strinse la mano di Zayra:- Molto piacere, mi chiamo Erik -. - Axel mi ha raccontato un sacco di cose di te - gli disse lei:- Pare che tu sia addirittura più forte del nostro regista, il che è davvero strabiliante -. Jude mosse impercettibilmente le sopracciglia. Erik si grattò il capo, imbarazzato:- Non saprei... Ma devo ammettere che questa squadra è piena di talenti -. I ragazzi si lanciarono in un'altra discussione calcistica. Stava partecipando attivamente anche Zayra, ma poi la sua attenzione fu catturata da Steve, che se ne stava tutto solo un po' più distante.

La ragazza andò verso di lui. - Ehi Steve, va tutto bene? -. Il ragazzo non si era nemmeno accorto del suo arrivo. - Sì certo -. Steve fece per allontanarsi ma Zayra lo seguì. - Nelly tiene molto alla vostra salute psicologica e mi ha chiesto di occuparmene, quindi se qualcosa non va ti prego di parlarmene -. Il ragazzo si comportava in modo strano dall'arrivo di Jude. Durante la partita contro la Farm lo aveva addirittura affrontato. Poi alla fine si erano chiariti, ma lui sembrava comunque molto abbattuto. Steve la guardò un attimo. Erano abbastanza distanti dagli altri, quindi decise di parlare.

Si sedettero a bordo campo. - Sono preoccupato. Prima Bobby, poi Jude, adesso Erik. I giocatori originali della Raimon stanno pian piano venendo rimpiazzati da altri che sono davvero fenomenali. Come facciamo a competere con questi nuovi acquisti? E come possiamo fare esperienza se stiamo sempre in panchina? Adesso che c'è anche questo Erik, un altro centrocampista sarà tagliato fuori e potrei essere io -. Zayra era molto dispiaciuta. Cercò di tirargli su il morale:- Capisco benissimo la tua preoccupazione... però posso dirti due cose: la prima è che se non fosse stato per te e per gli altri questa squadra non sarebbe mai scesa in campo quel pomeriggio contro la Royal; la seconda è che hai ragione, la "concorrenza" adesso è alta e molto agguerrita, ma alla Raimon si vince e si perde tutti insieme. E poi potrebbe sempre esserci bisogno di te -. Steve sapeva che Zayra aveva ragione. Temendo che lei potesse alzarsi da un momento all'altro e tornare dagli altri mise una mano sulla sua.

Zayra non si aspettava quel contatto e l'evento la confuse. Guardò il viso di Steve assumere un colore sempre più simile a quello della fascia di Mark. Eppure il ragazzo raccolse tutto il coraggio che aveva e con voce ferma le disse:- C'è un'altra cosa che mi preoccupa in questo periodo. La verità è che tu mi piaci, Zayra. Volevo chiederti se uno di questi giorni, quando magari saremo più liberi, ti andrebbe di uscire con me -.

Zayra rimase senza parole. Non si sarebbe mai aspettata una confidenza simile. Sperando di non offenderlo più di tanto, ritirò la mano che Steve le stava tenendo. Ma questo bastò per allarmare il ragazzo. - Steve... sei molto gentile e carino e dolce... però purtroppo non posso accettare la tua proposta -. Il ragazzo cominciò a guardare un punto indefinito di fronte a lui:- Ti piace un altro? -. Zayra era sempre più confusa. - Non è questo... - tentò di aggiungere. - Capisco. Quindi il problema è che non sei interessata a me, non da quel punto di vista almeno -. Zayra non avrebbe saputo dirlo meglio. - Mi dispiace - aggiunse solo. Steve fece un lungo respiro. - Tranquilla, sapevo che sarebbe potuto succedere... non ti preoccupare, non è colpa tua -. Il ragazzo abbozzò un sorriso, si alzò e tornò dagli altri.

La ragazza rimase seduta a pensare. Sperava di non averlo offeso, ma dopotutto aveva ragione lui: non era colpa sua, non era colpa di nessuno. Non poteva uscire con lui e dargli false speranze se non era veramente interessata. Temeva però di aver perso la sua stima. Zayra restò assorta nei suoi pensieri finché non sopraggiunse Celia con l'annuncio che la Raimon avrebbe giocato la semifinale contro la Kirkwood.

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