2007 Tailandia Dawn College
Davanti ai suoi occhi, il cancello grigio era enorme. Strinse più forte la mano del papà e alzò il piccolo viso per guardarlo. Il padre si accorse del suo sguardo e si inginocchiò di fronte a lui sorridendo. «Non avere paura Winnie.» Gli accarezzò la guancia paffutella e rossa. «In questa scuola ci sono persone che potranno aiutarti.»
Win sbatté gli occhi senza rispondere per un po'. Era triste, la mamma e il papà gli avevano sempre raccontato di quella scuola, sapeva che c'erano tante altre persone come lui, persone che sapevano usare la magia, ma non voleva lasciare i suoi genitori.
Il padre, come lettogli nel pensiero, lo prese per le spalle e lo abbracciò stretto stretto, come faceva ogni volta che doveva andare a lavorare e Win si posizionava davanti alla porta di casa per non farlo andare via. «Tu, io e la mamma ci vedremo spesso, non preoccuparti.» Gli sussurrò all'orecchio. «Ci saranno le vacanze di Natale e poi il tuo compleanno. Potrai chiamarmi tutti i giorni se vorrai.»
Si staccarono e Win sorrise per la prima volta da quando erano partiti. Annuì così forte da scompigliarsi i capelli che gli finirono dritti in faccia. La madre si avvicinò ai due e con la mano, dolcemente, glieli scostò per poterlo guardare negli occhi. «Amore mio, la mamma e il papà ti vogliono tanto bene.»
Perché sembrava si stessero dicendo addio per sempre? Si sarebbero rivisti, anche più volte al mese. Allora perché sembravano entrambi più tristi di lui?
Win non ci pensò per molto. A soli 8 anni lo avevano iscritto al college per esseri sovrannaturali perché i suoi poteri si erano sviluppati prima di tutti gli altri bambini che sapeva provenissero da famiglie di streghe.
Le sue valige erano già state portate all'interno della scuola, il preside era venuto a presentarsi e con poche parole i suoi genitori se n'erano andati, sparendo per la stradina piena di ciottoli che all'andata aveva sballottato Win per tutto il sedile dell'auto.
Si avviò, con l'uomo al suo fianco, oltre il cancello sul lungo sentiero che portava all’entrata del college. Una distesa di verde circondava l’intera area circostante, i fiori che sbucavano dal terreno avevano colori diversi che, come per magia, cambiavano dopo qualche secondo. A metà strada, una fontana marmorea con l'acqua rosa si stagliava in tutta la sua bellezza.
Per Win tutto quello era solo un altro di quei nuovi posti in cui non voleva stare, dove era stato costretto ad andare perché era così che 'i bambini come lui dovevano vivere'.
Girò la testa a destra e a manca, si guardò intorno. Era rimasto meravigliato dalla grandezza del college all’esterno che si scioccò del suo interno. C'erano tantissime persone che parlavano tra di loro, un camino spento occupava una gran parte della stanza alla sua sinistra, mentre alla sua destra si trovava la cucina e davanti a lui lo scalone che lo avrebbe portato alle stanze degli altri studenti.
Ogni piano aveva un corridoio riservato ad ogni specie, mentre al terzo e al quarto c'erano le aule dove si tenevano le lezioni.
C'erano più di dieci piani.
Il preside gli spiegò che la scuola, ogni anno, si adattava alla quantità di studenti che vi si iscrivevano, era stata incantata così da creare nuove stanze e piani, ma soprattutto, la scala faceva in modo che, in qualunque piano dovessi andare, bisognava salire solo una rampa ed eri lì. Una magia stupefacente.
In quel momento capì che non se ne sarebbe andato così presto da quel luogo e che la sua mamma e il suo papà lo avevano lasciato da solo, in balia di sé stesso.
***
2020 Il presente
Win non si fidava facilmente delle persone, non approcciava gli altri se non per necessità, non si immischiava negli affari che non lo riguardavano. Certo, qualche volta poteva far iniziare qualche rissa, ma era sempre stato sulle sue. E se gli altri non infastidivano lui, lui non infastidiva gli altri. Abbastanza semplice da capire.
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YOU WILL FIND ME HERE-BrightWin-[IN REVISIONE]
FanfictionBright e Win sono gli opposti. Da una parte il figlio di una stirpe di licantropi quasi sterminati dalla magia delle streghe di Salem, dall'altra il figlio di un'antica generazione di streghe di cui nessuno ha mai scritto nella storia. Eppure si sa...