11- Imprinting

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Win sbatté le palpebre velocemente prima di abbassare lo sguardo. Il professore aveva appena girato l'angolo, ma comunque non si sentiva abbastanza sicuro per poter parlare liberamente e probabilmente nemmeno Bright, perché l'unica cosa che gli disse quando si voltò per guardarlo non riguardava né l'argomento di cui stavano parlando, né quello che era appena successo.

Il lupo, semplicemente, si scostò dalla sua presa e gli appoggiò una mano sulla spalla. «Torniamo alla festa.» Fece un cenno del capo.

Win deglutì. Bright non sembrò avere intenzione di dire altro, quindi insieme si incamminarono per il corridoio da dove entrambi erano venuti, con la testa piena di pensieri, con la sola luce della luna ad illuminare i loro volti.

Nonostante le stranezze di quella serata, ciò che stupiva Win di più era l'aver parlato con Bright senza litigare. Gli aveva raccontato di una piccola parte della sua vita, non che valesse molto, ma per loro era una specie di traguardo. Era da festeggiare.

Per di più la nebbia e lo strano incontro con il professore lo avevano stranito e non poco. Win si chiese se davvero New non li avesse sentiti. Quanto fortunati potevano essere? Ma era strano, troppo, per un vampiro non essere riuscito ad accorgersi della loro presenza. Era questo quello che tormentava Win.

Avevano parlato del libro, di un incantesimo, prima che la strega desse di matto per la nebbia. Era possibile che avesse fatto finta di niente? Però perché avrebbe dovuto mentire? Non aveva senso.

Si passò le dita tra i capelli sospirando.

«Qualsiasi cosa sia, non pensarci troppo.» Bright lo guardò con la coda dell'occhio.

«E se ci avesse sentiti parlare?»

«Allora ci avrebbe fatto qualche domanda. Ma anche se fosse, non è strano che due studenti parlino di un libro o di incantesimi.» Anche lui sembrava stare pensando le sue stesse cose.

Win si fermò all'improvviso. «Sì, se non fossimo stati noi due, quegli studenti!»

«Perché che c'è di strano?»

«Vuoi davvero che te lo spieghi?» Win alzò un sopracciglio sarcastico.

Una folata di vento dalla finestra aperta, fece muovere il mantello della strega. Bright alzò gli occhi al cielo, mettendosi le mani in tasca. «Senti, perché per stasera non lasci perdere tutta questa situazione e ti diverti un po'? Mh?»

Divertirsi? Win non sapeva neppure che cosa ci facesse lì, figurarsi il divertirsi. Scosse la testa leggermente, sperava davvero che tutte quelle preoccupazioni lasciassero la sua mente per un po'.

Quando entrarono in mensa faceva così caldo che molte persone erano rimaste a mezze maniche. I loro costumi gettati da qualche parte della sala. La musica era diventata più forte e dei professori quasi non se ne vedeva più traccia. Alla destra di Bright, Zee e Saint ballavano uno addosso all'altro. Di fianco War e Yin facevano lo stesso. Sembravano così spensierati e felici che il lupo non poté fare a meno di sorridere.

«Pensavo che avresti impedito al tuo amico di uscire col mio.» Si rivolse di nuovo al ragazzo al suo fianco.

Con le braccia incrociate al petto, Win si voltò nella sua direzione con sguardo interrogativo, così Bright glieli indicò.

Vide Saint come non aveva mai fatto, il sorriso sul suo volto non si era spento nemmeno per un attimo.
«Perché avrei dovuto?»

«Tu non sopporti i lupi.» Replicò l'Alfa.

«Ma supporto Saint. Se vuole stare con lui, che faccia pure.» Alzò le spalle. «Alla fine si lasceranno comunque.» Bright riuscì a cogliere una nota triste nella sua voce.

YOU WILL FIND ME HERE-BrightWin-[IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora