3- La punizione

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Nella mensa c'era il caos più totale, le streghe e i lupi se le davano di santa ragione e i vampiri bevevano il loro sangue in tazza in disparte, ogni tanto aizzando al combattimento. Probabilmente avevano anche fatto qualche scommessa su chi avrebbe vinto.

Quando il preside arrivò, avvisato chissà da chi, li guardò arrabbiato e deluso. Gli studenti si bloccarono sul posto, nessuno fiatò. Sapevano come fosse crudele il loro preside, le punizioni erano il suo potenziale, soprattutto perché combinavano solo guai. «Voglio i principali responsabili nel mio studio immediatamente.» Senza giri di parole gli scoccò un'occhiataccia e girò i tacchi.

Il professor Siwaj, che chiamavano New, scuoteva la testa con una mano in faccia. «Forza andiamo, vi accompagno.» Il professore era sempre stato buono con loro, a volte evitava che si prendessero qualche nota o che venissero espulsi. Ci erano andati vicino.

Win non si accorse nemmeno come ci arrivò nello studio del preside, il tragitto l'aveva passato ad insultarsi con Bright. Nonostante fossero studenti, sapevano che dovevano prendersi le proprie responsabilità.

Però che palle... Pensò Win. Non era giusto che solo loro ricevessero una punizione.

Seduti nelle poltrone, guardavano il preside fare avanti e indietro arrabbiato. «Questa è una scuola e voi non siete più dei bambini. Sono profondamente deluso da entrambi.» Tuonò. Entrambi conoscevano quel discorso troppo bene. «Come vi è saltato in mente di arrivare ad usare le mani? Sono sconvolto, amareggiato.»

Bright alzò gli occhi al cielo. Nemmeno avessero ucciso qualcuno. Perché il preside doveva farla sempre così tragica?! «Che dovrei fare con voi due adesso?» Finalmente si fermò davanti ai ragazzi.

«Io consiglierei l'espulsione preside.» Il professore Champ, questa volta fece sbottare anche il preside. «Non diciamo stupidaggini. Voglio sapere per filo e per segno cosa è successo!» Ma né Win e né Bright parlarono e il preside esasperato riprese ad urlare.

Probabilmente nessuno in quello studio lo stava ascoltando. Win stava giocando con le sue mani poi tremendamente annoiato, buttò la testa all'indietro sospirando. Quella stanza l'aveva vista così tante volte che ormai conosceva la posizione esatta di ogni oggetto li dentro senza neanche guardare.

Con la coda degli occhi notò il lupo fissarlo, così si girò verso di lui e gli fece il dito medio. Bright attaccò a ghignare nella sua poltrona incurante dei presenti. La strega faceva di tutto per provocarlo ma era solo carino quanto un coniglietto e il lupo sapeva che quando non lo prendeva sul serio Win si arrabbiava ancora di più.

Prima che la strega potesse fare o dire qualcosa, il professor New poggiò entrambe le mani sulle loro spalle e cercò di calmare il preside. «In realtà io avrei un’idea che magari potrebbe sistemare la situazione senza punizioni.» Entrambi i ragazzi si votarono verso di lui. Uno spiraglio di luce si fece spazio in quell’orrida giornata.

Il resto dell'anno sarebbe stato un inferno per loro.

***

«Siete stati così fortunati che il preside ha deciso di non punirvi e ha accettato la mia proposta di insegnarvi in una classe separata dai vampiri.» New guardò i suoi studenti accigliato.

«Questa mi sembra peggio di una punizione…» sussurrò qualcuno.

Lupi e streghe si trovavano uno di fronte all'altro, i banchi erano stati spostati al muro in modo che potesse essere più facile muoversi. «Le vostre due specie hanno passato anni ad odiarsi nonostante la pace. Credo che ora sia il momento di abbassare l'ascia di guerra. Siete solo dei ragazzi, non dovete più schierarvi nella battaglia dei vostri antenati.» Il professore camminava davanti a loro cogliendo qualche risatina mentre parlava. «Sono sicuro che riuscirò a farvi cambiare idea e se non volete partecipare, potete tranquillamente andare dal preside, deciderà lui una punizione per ognuno di voi.»

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