6. West Coast

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One more day we'll spend together
Lay your eyes, look up upon me for the better
Oh, I know I'm worse for weather
But my love, I won't give up
Spend my days cursing my soul
Wishing I could paint my scars and make me whole
Oh, I know I could be better
But my love, I won't give up

La ragazza turchina uscì poco dopo dalla medesima porta, accompagnata da un ragazzo con una maschera blu e la stessa ragazza con le trecce del sogno. Tutti squadrarono Iris attentamente, poi la ragazza con i capelli blu si gettò a capofitto tra le braccia della nuova arrivata.
-mi sei mancata, Iris...- le sussurrò, ancora stretta in un abbraccio tanto atteso e bramato.  Iris accennò un sorriso stanco, e passò con delicatezza la mano, sulla schiena della ragazza, con fare fraterno. Fece scorrere lo sguardo sulle maschere degli altri due individui, come volesse interrogarli su quello che era successo durante la sua involontaria assenza. Il ragazzo con la maschera blu accennò un saluto con una mano, mentre la ragazza con le trecce le fece cenno di seguirla. Iris la seguì, attraversando porte in legno marcio, ricoperto di muschio. In alcune stanze dove era passata di sfuggita, stavano delle strane persone, i suoi strani amici. Nonostante il tempo e le circostanze li ricordava tutti.
Tear-Glass o June; Hoodie o Brian, Masky o Tim, Laughing Jack, Homicidal Liu, Jeff The Killer, Clockwork o Nathalie, Sally, Red Mute o Lorraine, Eyeless Jack, Ben Drowned, Ticci Toby...
C'erano tutti, chi più stanco chi di meno, ma c'erano. Erano tutti uniti, tutti per cercare di riprendersi le loro vite e le loro esistenze, senza dover uccidere per andare avanti. Iris li guardava scorrere davanti i suoi occhi con nostalgia, quasi avesse paura di perderli e dimenticarli ancora.
Lorraine si fermò davanti un portone in legno, più grande e massiccio degli altri; spinse le ante, facendo cigolare i cardini arrugginiti e rovinati dal passaggio inevitabile del tempo. La invitò ad entrare, facendola passare prima. Un odore di chiuso investì le vie respiratorie delle due ragazze, mentre dei densi nuvoloni di polvere si alzavano sotto i loro passi. Le pareti erano integre, non facendo passare alcuna corrente d'aria, coperte di muffa e muschio. Iris girò su sé stessa, guardando la stanza a trecentosessanta gradi.
Lorraine le posò una mano sulla spalla, e le indicò una pila di libri consumati seminascosta dall'oscurità. Ne prese uno dalla cima e lo aprì, cercando una pagina in particolare, sfogliando i fogli inumiditi  e pieni di note scritte con calligrafie diverse. Si fermò su una pagina particolarmente rovinata,  fece scorrere il dito magro lungo la superficie ruvida, per poi fermarlo si scatto su una scritta a mano:
"Una volta ogni quattro anni, nasce una persona in grado di sconfiggere l'uomo alto. Questi è in grado di localizzare questa gente dopo il compimento dei 10 anni. Prova a farle diventare suoi proxy, e se non riesce nell'impresa le uccide."
Un brivido attraverso la schiena di Iris, che e quando ebbe finito di leggere restituì il libro all'altra ragazza.
Sospirò pesantemente, riflettendo attentamente alle parole apprese da quel libro.
Lei sapeva solo che le persone capaci di quella missione erano comunque di un numero limitato, che sarebbe finito proprio quel dannato mese.
Poco tempo e tanto da fare...

Origins {creepypasta} 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora