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Rannicchiato su se stesso,  Sam dormiva sul sedile anteriore dell'Impala, la fronte imperlata di sudore mentre il suo corpo giaceva talmente immobile sullo schienale che sembrava che il suo cuore non avesse più nulla per cui continuare a  battere.

Dean diede un rapido sguardo verso suo fratello, seduto accanto a lui, prima di tornare a guardare la strada e sospirare profondamente. Si sentiva come se un'eco continuo lo stesse informando della critica situazione in cui si trovava e non importava quante volte il maggiore cercasse di scacciare il pensiero dalla mente: quello ritornava con più violenza della volta precedente.

Castiel, che si era posizionato tra i sedili posteriori volontariamente, sperando che il poter vedere Sam accanto a Dean avrebbe fatto sentire il maggiore sollevato, stava in silenzio.

Avendo incrociato lo sguardo di Castiel, attraverso lo specchietto retrovisore, Dean si accinse a parlare, schiarendo la voce «Credi che starà bene?»

Castiel percepì la nota di speranza amara nella voce di Dean e ragionó sulla domanda che gli era stata posta. Non lo sapeva, se doveva essere sincero. La mossa di Dean era stata del tutto azzardata: conosceva quell'angelo che ora vigeva nel corpo di Sam, ma tuttavia compiere un'azione del genere comportava inevitabilmente enormi rischi. Moltissime cose sarebbero potute andare storte e Sam sarebbe caduto nuovamente nel vortice oscuro che era l'esperienza pre-morte.

Ma lì, nella macchina con Dean e Sam addormentato al suo fianco, con l'atmosfera colmata da una tensione bonaria, dalla vivida speranza che per una volta le cose sarebbero andate per il verso giusto, Castiel non osò smontare le credenze di Dean. D'altronde, se era vero che non poteva sapere davvero quanto effettivamente l'intromissione avrebbe potuto funzionare, dall'altra parte non avrebbe potuto nemmeno essere certo del contrario. Si trovava nel bilico dell'incertezza, proprio come Dean, ma nulla vietava di mantenere quella timida aspettativa che si respirava.

«Si riprenderà» disse quindi, spostando lo sguardo sul sedile anteriore al fine di vedere il volto di Sam. Lo sperava con tutto se stesso.




Dean stava guardando attentamente il viso del fratello  quando questo  si mosse indistintamente sul letto dove era stato coricato, corrugando la fronte. Un calore improvviso attraversò il corpo di Dean e nonostante ciò, fremette. «Sam?» chiamó Dean. La voce pregna di speranza e fiducia  nel vedere il fratello minore svegliarsi da quello stato di incoscienza a cui era stato costretto nelle ultime ore.

Le pupille di quello, tuttavia, si dilatarono, rivelando una luce blu che Dean sapeva riconoscere come l'espressione della grazia angelica.
Il sorriso nato poco prima sulle sue labbra si spense alla vista mentre l' incertezza e la  confusione gli attanagliarono il volto.
Il corpo dell'uomo di fronte a lui si sollevò dal letto su cui era stato posizionato, mettendosi seduto e la  bocca si aprí rivelando una voce monocorde 

«Volevo avvisarti del fatto che il corpo di tuo fratello ha accettato la mia intromissione e sto lavorando per curare le sue ferite interne» disse quello, tutto d'un fiato. La voce meccanica che ricordava un vecchio computer.
Dean, il volto ridotto ad una smorfia irata e sconcertata, analizzó le parole dell'altro con cura e prima che potesse commentare venne nuovamente interrotto «Sam non si ricorderà dei momenti  in cui mi confronteró con te» E chiudendo gli occhi, le palpebre del ragazzo si aprirono di nuovo, mostrando lo sguardo spaventato ed affannato del fratello minore. Fu un cambiamento  tanto rapido ed  immediato che il maggiore credette, per un istante, di esserselo immaginato. Che la voce che aveva affollato la sala in uno stoico boato era solo il ricordo lontano di un incubo ormai, parzialmente almeno,  dimenticato. Che il blu luminoso ed estraneo, un blu così diverso da quello profondo di Castiel,  che aveva inondato gli occhi del fratello fosse un'immagine folle ed insensata, inventata dalla sua mente malata per la troppa irrequietezza che aveva caratterizzato le ultime lunghe settimane.

Falling Stars - DestielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora