2. Ashton

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- Ahi!

Ashton emise un lamento soffocato quando un cuscino gli arrivò in piena faccia.

- Svegliati, scemo.

- Sono fottutamente sveglio - brontolò lui, tirandosi le coperte fin sopra la testa.

- Abbiamo l'intervista alla radio, Ashy, muovi il culo - lo rimbrottò Luke mentre si infilava nel bagno.

Ashton alzò gli occhi al cielo, sbuffando scocciato.

- E va bene.

    》》》》

- Classica domanda. Avete mai letto delle fanfiction, ragazzi, che le fan hanno scritto su di voi?

Una risata generale scosse il gruppo.

- Dio, no! - esclamò Michael.

Hadley, la conduttrice radiofonica, gli allungò dei fogli con fitte righe nere, di cui alcune erano evidenziate in giallo.

- Vi va di leggere qualche pezzo? Li abbiamo personalmente selezionati per voi!

- Ow - squittì terrorizzato Ashton, prendendo in mano un paio di fogli sottolineati in verde, così delicatamente che sembrava avesse paura che i fogli gli si rivoltassero contro e lo mordessero.

Hadley passò dei fogli anche a Calum e Luke, sogghignando.

- Comincia tu, Michael.

Lui si schiarì la voce, deglutendo nervosamente accompagnato dalle risate di John, l'altro intervistatore.

- Puoi sopravvivere - lo incitò.

Michael fece una faccia scettica.

- Va bene. Ce la faccio. Allora.

Prese un respiro profondo mentre le sue labbra si schiudevano, e tutti lo guardavano in attesa, mentre aggiustava la presa sul piccolo fascicolo.
- La parte evidenziata, giusto?

- E muoviti! - sbottò Calum con un ghigno, posando il mento sul pugno.

Lui lo incenerì prima di portare gli occhi verdi sul foglio.
- Stavo finendo di scrivere l'ultima riga del tema che la professoressa ci aveva assegnato quando sentii dei passi in corridoio. Li ignorai, conscia che se mi fossi interrotta avrei dovuto finire il tema alle due di notte. Sentii bussare.
- Vattene, James - ringhiai.
Ma quando la porta si aprì e infuriata alzai lo sguardo non vidi James.
C'era Michael in piedi sulla soglia.
Sembrava stravolto.
Le sue spalle larghe - Michael si interruppe facendo una faccia strana - non ho le spalle larghe!

Tutti i presenti scoppiarono a ridere.
- si alzavano e si abbassavano per il suo respiro affannoso. Le sue mani tremavano, abbandonate lungo i fianchi, e il suo sguardo color muschio era pieno di lussuria, le labbra dischiuse e di quel rosa scuro che mi faceva impazzire.

- Oh oh - esclamò Ashton, ridacchiando. Calum gli tirò una sberla sul braccio.
- In poche falcate delle sue lunghe gambe arrivò fino al letto, mandando per terra tutti i fogli e le penne e afferrandomi per le spalle, con tanto trasporto da cadermi quasi addosso. Prima che potessi protestare le sue labbra feroci furono sulle mie e mi ritrovai col respiro mozzato, cadendo sdraiata sulle coperte sotto al suo peso. La sua lingua - le guance del ragazzo si tinsero di rosa mentre deglutiva e prendeva fiato - si insinuò tra le mie labbra, mentre mi aggrappavo al suo collo, circondandogli la vita con le gambe. - Ti voglio - ansimò, schiacciandomi con un colpo di bacino di modo che sentissi la sua- oh, questo no che non lo leggo, arrangiatevi! - si ribellò imbarazzatissimo Michael, scatenando l'iralità generale. Spinse via i fogli lungo la superficie del tavolo e si prese la faccia tra le mani.

- Ooh, il tuo sguardo color muschio è pieno di imbarazzo - lo sfotté Calum, mentre Luke quasi cadeva giù dalla sedia per le risate, con le spalle che sussultavano violentemente.

- Fottiti - soffiò Michael. Tornò al foglio e lesse un altro paio di righe a mente.

- Porca puttana! - esclamò basito, sgranando gli occhi. - Ma... ma... ma... ma...

- È senza parole - disse Hadley ridendo.

- Okay vediamo Ashton!

La sala si zittì e lui abbassò lo sguardo, col cuore a mille.

- Oh mio Dio! - esclamò nervoso. - Ma le mie mani tremano.

Calum si schiaffò una mano sulla bocca per impedire che le proprie risate raggiungessero l'Antartide.

Ashton prese un respiro e appoggiò la schiena alla sedia.
- Le sue mani erano ghiacciate, più fredde della stessa neve su cui le loro scarpe stavano scavando le loro impronte. Ashton la guardava con la coda dell'occhio. Osservava i ciuffi neri che sfuggivano ribelli alla morsa del berretto di lana grigio, come le sue mani fossero terribilmente arrossate per il freddo invernale e come le sue dita fossero abbandonate sulle sue cosce.
Ashton allungò una mano e lentamente le strinse una mano. Lei sussultò e si girò verso di lui. I suoi occhi color zaffiro pallido erano uno specchio andato in frantumi, una superficie piena di dolore e di crepe.
- Ti ho visto - le disse lui - tra le fan. Ti ho visto sotto all'albergo, al concerto, a scuola. Però non ti sei mai avvicinata.
Lei scrollò le spalle e poi fece delicatamente scivolare le dita via dalla sua presa. Si alzò dalle pietre grigie e gli sorrise, una scintilla di dolcezza sulle labbra carnose.
- Lo so.
Gli appoggiò una mano sulla spalla e si sporse a baciargli la guancia, non senza che un lieve rossore le colorasse le guance.
E poi si allontanò sul sentiero ghiaioso di fianco ai giochi di plastica scolorita, e quella fu l'ultima volta che la vide.

Ashton fissò il punto di fianco all'ultima lettera, accigliato.

- Ma... ma no. Voglio dire... finisce così?

Era deluso. Luke lo guardò come se fosse stato un alieno.

- Ma... uffaaaaa - brontolò, incrociando le braccia. - È una fanfiction su wattpad?

- Sì, vuoi l'autrice? - chiese Hadley.

Ashton sorrise come un bambino.

- Ma certo che sì!

    》》》》

Quando Annabelle vide il tweet di Ashton, il suo cuore si fermò per qualche secondo.
@ashtonismysunshine TU DEVI CONTINUARE LA TUA FF SU DI ME!

- MAMMA! MAMMA! ASHTON IRWIN MI HA SCRITTO!

La voce di sua madre le arrivò soffocata dalla porta chiusa.

- Continua a sognare, tesoro - disse ridendo.

Annabelle alzò gli occhi al cielo.

- Che gente - sbuffò, gettandosi sul letto. - Che gente.

Come chiesto questo è per Ash :) non so sia venuto una schifezza ma vabbeeeee'. Al massimo lo riscrivo.
Doppio aggiornamento oggi solo per voi bellezze ;)
Il prossimo sarà Louis. Poi chi volete?

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