8. Calum

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Calum si lasciò scivolare nel divanetto del bar con il suo cappuccino caldo tra le mani, sospirando di sollievo. Era ghiacciato fino alle ossa, e fradicio.

Dopo che il suo ombrello l'aveva abbandonato passando a miglior vita per strada, si era arreso non appena si era reso conto che avrebbe dovuto camminare altri venti minuti sotto all'acquazzone.

Il bar era carino, con le pareti dipinte di un bel verde mela e il bancone bianco, dove erano esposti dolci e torte in quantità.

Si era sistemato in un angolo, dietro a una ragazza che stava picchiettando i tasti di un portatile mentre parlava al cellulare.

Mentre il calore della bevanda gli scaldava piacevolmente lo stomaco Calum si ritrovò a fissare assorto la superficie liscia del tavolo a cui era seduto mentre prestava distrattamente attenzione alla voce bassa della ragazza. Le aveva lanciato un'occhiata veloce, trovando un'adolescente con lunghi capelli di un rosso stinto, abbondante di corporatura, con due occhiali giganteschi blu.

- No, Cass, davvero non mi va di venire. Mi prenderebbero tutti in giro perché sono grassa.

Calum batté le palpebre, riemergendo dal coma in cui era sprofondato mentre la voce della ragazza -Cass- con cui la sconosciuta stava parlando al telefono gli arrivava chiara alle orecchie.
- Non me ne frega un emerito cazzo, tu verrai con me. Cambiando argomento, come va con la tua storia?

La ragazza sospirò e Cal sentì la sua voce tremare.

- Sto pensando di cancellarla da wattpad. Sono bloccata, non... non riesco a continuare quel maledetto capitolo - era così frustrata che Calum si sentì quasi dispiaciuto per lei, pur non conoscendola.

- Sto mandando a puttane tutto - sbuffò la ragazza. Calum si raddrizzò e bevve un lento sorso del cappuccino, sentendosi vagamente in colpa per spiare quella conversazione. Ma il suo cellulare era scarico e non aveva niente di meglio da fare che annoiarsi.

- Sì, Cass, lo so, è solo una cazzo di fanfiction ma ci tengo. Che poi mi vergogno certe volte a scriverla...

Calum increspò le labbra, mentre il suo sguardo percorreva la montagna di torte di cioccolato che lo chiamavano dal bancone.

- Perché? Be', e se lui scoprisse la fanfiction e la leggesse? Dio, non potrei mai più scriverne una sola parola.

Calum si alzò e percorse in brevi falcate il pavimento di piastrelle grigie fino ad arrivare al bancone. La cameriera, una graziosa ragazza che sembrava quasi una quindicenne, gli sorrise avvicinandosi e posando le mani sul pianale.

- Ehm, ciao - disse lui imbarazzato. Solo pochi minuti prima le aveva detto di non avere fame. - Ho cambiato idea su quella torta al cioccolato.

Lei gli sorrise. - Non preoccuparti. Ti va un po' di panna, sulla torta?

- Ma certo.

- Okay. Vai pure a sederti, te la porto tra un minuto.

Calum sorrise. - Un minuto, però. Terrò il conto - disse, facendola ridere.

- D'accordo.

Calum tornò a sedersi, prendendo un altri sorso del cappuccino mentre affondava nel divanetto rosso scuro.

La ragazza stava ancora parlando.

- ... sì, l'album live era stupendo!

Calum aguzzò le orecchie, riemergendo dall'apatia.

- No, aspetta quali nuove foto? Di Calum?

Il ragazzo sgranò gli occhi, affondando nel divanetto. E subito trattenne un sorriso divertito.

- Uhm... dai che lo sai - disse imbarazzata la ragazza.

La cameriera arrivò con il piatto e la torta. Calum le sorrise, prendendolo dalle mani.

- No, lo sai che non sono innamorata di Calum, come potrei? - si lamentò la ragazza, ma il suo imbarazzo smascherava le sue menzogne. Calum si schiarì la voce mentre si alzava dal tavolo. Con un sorriso sincero sulle labbra, si girò e raggirò il tavolo dove era seduta la ragazza col portatile. Posò il piatto davanti a lei e mentre si sedeva sorrise all'urletto di sorpresa che fuoriuscì dalle labbra carnose della giovane.

Calum la salutò agitando la mano, scrutando gli occhi blu e scioccati della giovane.

- Come stai?

La ragazza fece cadere il cellulare sul tavolo, cominciando a tremare.

- Oh no - Calum si alzò e scivolò accanto a lei, abbracciandola forte. Le baciò la testa mentre lei scoppiava a piangere. Calum le sfilò dolcemente gli occhiali per eevitare che si appannasero, cullandola tra le sue braccia.

- Ehy, ehy, è tutto okay. Ssh - la ragazza premette la testa contro la sua clavicola, soffocando i singhiozzi mordendosi le labbra.

- No, dai, non piangere.

La strinse fino a quando lei si calmò. Si tirò indietro, asciugandosi le guance con le mani tremanti. Calum notò che era molto carina. Non una di quelle bellezze lampanti a prima vista, ma di quelle che avevano bisogno di essere osservate per essere trovate e notate. Aveva degli occhi stupendi, di un blu chiaro intensissimo, e delle lentiggini che le coloravano graziosamente il naso.

- Allora - le sorrise. - Come sta andando la tua storia su di me?

Le guance della ragazza si arrossarono violentemente mentre si copriva il viso con le mani, facendolo ridere.

- Oh Dio che vergogna.

Calum rise e l'abbracciò forte di nuovo.

- Ma no. Allora, raccontami un po'.

Yap. Manca Liam e poi farò Ed.
Quiz:
1) chi preferite tra i 1D?
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Altre richieste su qualche artista? :)

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