Lose everything
Hinata si ritrovò a guardare lo schermo spento del televisore, da quando era rientrato non si era mosso dal divano.
Se ne stava rannicchiato con le ginocchia al petto, con la testa da tutt'altra parte.
Non si rendeva nemmeno conto dello scorrere del tempo, tant'è che nemmeno mangiò quella sera.Continuava a chiedersi perchè il mondo si ostinava a dargli contro in quel periodo.
Per colpa di quella testa dura rischiava di essere nuovamente espulso dalla squadra.Che c'entrava lui poi? Kageyama litigava con tutti nella squadra, quindi perchè minacciare proprio lui?
Magari pensano di potersi liberare di due scocciature in una volta sola
Aveva pensato. Doveva ammettere che spesso si faceva un sacco di paranoie a causa dei suoi complessi di inferiorità.
Qualche volta aveva pensato che i suoi compagni di squadra in realtà non lo volessero, che tutti in segreto non lo sopportassero.
Per questo si comportava sempre come se fosse la persona più felice della terra, per non dare agli altri ulteriori motivi per detestarlo.
Era basso, scoordinato, distratto e con poca esperienza, se si fosse anche messo a dare sfogo alla miriade di sentimenti che in realtà lo attraversavano allora sarebbe ufficialmente diventato un peso per tutti.
A lui sarebbe bastato giocare, schiacciare e correre per il campo.
Perché continuavano ad impedirgli di farlo?
"Sei basso"
"Fai schifo a giocare!"
"Non basta la voglia di fare se non hai talento"
"Ti comporti da bambino"Se solo gli avessero dato la possibilità di dimostrare quanto valesse, quanto poteva giocare bene in realtà, magari avrebbero smesso di sottovalutarlo.
Tante persone dopo tutte le batoste che il rosso aveva passato, probabilmente avrebbero semplicemente lasciato perdere.
Tuttavia per il rosso la pallavolo era tutto, gli sarebbe bastata quella per vivere.
Sin da piccolo mentre tutto i bambini in spiaggia dormivano all'ombra, sguazzavano nell'acqua o costruivano castelli, lui si sedeva sulla sabbia, sotto il sole cocente del pomeriggio solo per osservare le partite di beach volley.Se ne stava lì per ore, lamentandosi quando la mamma cercava disperatamente di portarlo via per evitargli un colpo di sole.
Suo padre invece lo guardava fiero, contento che suo figlio fosse innamorato quanto lui di quello sport.
Di fatti il padre da giovane era un famoso pinch server, le sue battute erano quasi sempre degli ace e praticamente nessuno riusciva a riceverle.
Gli unici punti che segnava la squadra avversaria mentre lui era in battuta erano causati dai suoi errori.Tuttavia una volta uscito dalle scuole superiori aveva incontrato la madre di Shoyo. Subito se ne era innamorato e aveva deciso di lasciar stare la sua carriera da giocatore per dedicarsi a quello che definiva l'amore della sua vita.
Infatti quella donna lo sposò e diede alla luce i due bellissimi ragazzi dalla testa rossa che tutti conosciamo.
Si sentì esplodere di gioia, suo padre, quando si accorse della passione del figlio per la pallavolo.
Se ne rese conto quando durante le scuole elementari, una volta tornato a casa da una giornata scolastica, raccontò per ore di una partita amichevole che si era svolta tra due istituti di scuole medie nella palestra della sua struttura.
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•YUGEN• Kagehina Ita
FanfictionYugen: sensazione che proviamo quando ci sentiamo in comunione con l'universo. Quando percepiamo che siamo tutt'uno con ciò che ci circonda. Perdere la cognizione del tempo e dello spazio, immersi nella bellezza. Tratto dal libro: "Quando giochi a t...