La situazione al lavoro non mi stava piacendo per nulla, da quando era arrivato il nuovo direttore e dal nostro primo incontro nel sul ufficio mi sono costantemente sentita a disagio. Così come le altre quattro ragazze nel mio settore, non ero l'unica ad aver ricevuto delle avance o mani allungate da parte sua. Nessuna di noi però aveva detto nulla a nessuno, non ne avevo parlato ne con Mitch ne con Niall.
Ero nuovamente nell'ufficio del signor Hex, seduta di fronte a lui sulla solita sedia di pelle. Fino a quando stava seduto al suo posto dietro la scrivania ero tranquilla, iniziava a salirmi l'ansia quando lo vedevo alzarsi ed iniziare a camminare per la stanza. Chissà se oggi mi avrebbe lasciata stare.
-Halsey ha chiesto delle modifiche per la copertina, ti girerò una mail e lì ci saranno scritte tutte le cose da cambiare. Voglio il tutto entro domani-
-certo signor Hex, per domani sarà tutto finito- avevo detto sorridendo. Forse la mossa sbagliata, perché Hex si era alzato e stava iniziando a fare il giro della scrivania. Come sempre era arrivato dietro di me, questa volta però aveva cercato un contatto maggiore.
-hai davvero dei bei capelli- aveva detto mentre li accarezzava -sai dovresti raccoglierli qualche volta- e lo stava facendo lui, al contatto della sua mano sulla mia pelle e sui capelli mi erano venuti i brividi, lui invece aveva solamente riso.
Si era avvicinato a me, sentivo la sua barba pungere sul mio collo e subito mi sono tornate in mente le immagini del tizio del parco, la prima volta che ero venuta qui a Los Angeles.
Hex aveva lasciato i miei capelli ed io mi ero immediatamente alzata dalla sedia, allontanandomi da lui
-sono fidanzata- avevo detto ed in risposta avevo ricevuto solamente una grossa risata
-e a me cosa importa?- si era avvicinato a me nuovamente, aveva spostato i miei capelli dietro l'orecchio ed aveva iniziato a passare la sua mano sul mio viso, per poi scendere fino al mio petto, nel mentre mi aveva spinta contro il muro, lasciandomi poca via d'uscita. Ero spaventata, letteralmente.
Aveva iniziato a lasciare dei baci umidi sul mio viso, mi teneva stretta a lui, non riuscivo a muovermi, ero completamente bloccata.
Avevo iniziato a piangere silenziosamente ma a lui sembrava non importare, anzi sembrava quasi divertito dalla situazione. Vedermi impaurita e fragile lo faceva sentire ancora più forte, gli faceva avere controllo.
-la prego... La smetta- ero riuscita a dire con un filo di voce
-ho appena iniziato bambolina e già vuoi terminare il divertimento?-
Non avevo più parlato, solo le lacrime continuavano a scendere. Mi aveva baciata, nonostante io stessi tenendo le labbra completamente serrate, non concedendogli l'accesso.
-ti opponi? Sarà peggio, sappilo- mi aveva baciata di nuovo, ma non cambiavo il mio atteggiamento, cercavo di liberarmi da lui il più possibile, anche se stavo fallendo miseramente. Mi aveva bloccato una mano dietro la schiena ed aveva fatto pressione su di me con il suo corpo, così da far rimanere il braccio fermo e con la sua mano libera era arrivato al bottone del mio jeans. Lo aveva aperto con gran facilità e qualche secondo dopo la sua mano era dentro le mie mutandine e mi stava toccando
-se urli ti licenzio- aveva detto serio -se parli con qualcuno ti licenzio- stava iniziando a muovere le sue dita dentro di me, mentre io piangevo solamente pensando alla situazione di merda e a ciò che stava succedendo.
Perché nel 2020 devono succedere ancora queste cose? Perché gli uomini pensano che tutto sia di loro proprietà? Che possono prendere qualsiasi cosa? Con quale diritto?
Stavo quasi per venire quando Hex aveva tolto la mano e mi aveva lasciata.
-prima vi lamentate se vi tocchiamo, poi se non vi facciamo venire piangete- aveva detto ridendo -alla fine lo volete anche voi- ero senza parole, era davvero un bastato e mi stava anche guardando compiaciuto.
-datti una sistemata ed esci da qui. Puoi tornare a casa- così avevo fatto, mi ero sistemata il più possibile ed avevo tenuto lo sguardo basso poi ero uscita da lì. Non avevo nemmeno la forza di guardare Mitch o comunque di guardarmi in giro, avevo solamente preso le mie cose dalla scrivania ed ero andata via.Tornata all'appartamento, appena avevo chiuso la porta ero scoppiata a piangere, mi sentivo sporca e mi sentivo come se avessi tradito Niall, anche se io non avevo fatto effettivamente nulla.
Ero corsa verso il bagno ed avevo aperto l'acqua della doccia, mi ero spogliata ed ero andata sotto il getto d'acqua. Mi sentivo ancora le sue mani addosso. Avevo preso la spugna ed il sapone ed avevo iniziato a lavarmi, anche se stavo passando la spugna violentemente sul mio corpo, come se volessi togliere la pelle, quella che era stata a contatto con lui.