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Erano passati quasi sei mesi dal mio incidente in auto e quello di Bobby dalla scala, entrambi stavano benissimo ora, ed entrambi eravamo a Como.
Il giorno tanto atteso era arrivato, in questi sei mesi io e Niall abbiamo dovuto fare un sacco di cose: finire di spedire gli inviti, scegliere la torta, scegliere come decorare la location, i regali per i testimoni ed infine, quella che ha richiesto più tempo, la burocrazia. Non so quanti fogli di permessi e certificazioni varie avevamo dovuto firmare, non pensavo fosse tutto così complicato e forse il matrimonio a Las Vegas da ubriachi non era tanto male...
Io e Niall eravamo arrivati in Italia una settimana fa, qualche giorno più tardi ci hanno raggiunto i suoi genitori ed il resto della sua famiglia e piano piano hanno iniziato ad arrivare tutti gli invitati, che ancora non avevo visto ad esclusione di Harry, Louis e le rispettive famiglie.
Louis era il testimone di Niall mentre Gemma era la mia. Lottie, le gemelle ed Alice, la mia amica italiana, erano le mie damigelle.
Lux e Freddie, il figlio di Louis, avrebbero sparso i petali di rose mentre Ernest e Doris avrebbero portato le fedi. Non era stato facile combinare tutto e tutti, perché ovviamente non volevamo escludere nessuno...

Era tutto ancora così strano, stavo davvero per sposare il mio idolo? Forse mi sarei svegliata da questo sogno immenso e sarei tornata alla triste realtà della mia vita monotona a Milano.
Louise si era offerta per pensare alla mia acconciatura e nonostante amassi davvero tanto il trucco, per questo evento avevo deciso di farmi truccare da una makeup artist.

Ero in una stanza della location insieme a mia madre e stavamo aspettando l'arrivo di Gemma, Lottie e le gemelle, così da vederle tutte nell'abito che avevo scelto insieme a loro.
-sono nervosa- avevo detto a mia madre continuando a fare avanti e indietro per la stanza
-perchè dovresti?-
-e se Niall non volesse più sposarmi?-
-smettila! Se non voleva sposarti non arrivava a questo giorno- stavo per rispondere quando avevamo sentito bussare alla porta e subito ero andata ad aprire, davanti a me le ragazze. Erano davvero stupende nei loro vestiti lunghi lilla. Avevamo scelto gli abiti più o meno nello stesso stile del mio abito da sposa, ero davvero sicura che insieme sarebbero stati benissimo.
-siete stupende ragazze, davvero- avevo detto guardandole di nuovo. In quel momento i miei occhi sono diventati lucidi, ero presa da un mix di emozioni ed ovviamente da buona persona emotiva che ero non potevo non piangere.
-è tutto ok?- aveva chiesto Louise
-si... ho solo bisogno di un minuto- e detto quello ero uscita dalla stanza e qui le lacrime avevano iniziato a scendere incontrollate. Ero nervosa per il matrimonio, volevo che tutto andasse bene, ero felice, ero grata per tutto ciò che stava succedendo, ero innamorata, avevo l'adrenalina a mille... Mentre camminavo per il corridoio mi ero imbattuta nell'ultima persona che dovevo incontrare: Niall. Fortunatamente nessuno dei due era ancora vestito per la cerimonia, lui stava girando con una tshirt e dei pantaloncini, mentre io avevo indosso un vecchio vestito con le spalline sottili, che sarebbe stato molto più facile da togliere senza fare danni, dopo che avrei fatto il trucco ed i capelli.
-hei, che succede?- aveva chiesto subito allarmato tirandomi in un abbraccio
-niente solo un mix di emozioni- avevo detto sorridendo -dovevo solo sfogarmi-
-sicura sia solo questo?-
-si, sicura-
-sei bellissima- mi aveva detto appena sciolto l'abbraccio
-non direi proprio al momento-
-tu sei sempre bellissima- e poi aveva appoggiato le sue labbra sulle mie, mi erano mancate le sue labbra, mi era mancato lui.
Mi aveva baciata nuovamente, con ancora più passione di prima e quando aveva staccato le sue labbra dalle mie aveva detto: -ora vai, dobbiamo prepararci. Stai meglio?-
-sto meglio, grazie-
-dai, vai adesso- mi aveva letteralmente spinto verso la stanza dove c'erano le ragazze, ed io non avevo fatto altro che ridere. Gli avevo mandato un bacio volante che lui aveva preso e poi ero entrata, chiudendomi la porta alle spalle. Guardavo le ragazze e mia madre che avevano tutte lo sguardo preoccupato ma appena avevo sorriso si erano rilassate.
-ci sei adesso?- aveva chiesto Gemma
-si, ci sono- ed ero tornata a sedermi sulla sedia mentre Louise iniziava a pettinare i miei capelli.

Los Angeles || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora