🏛100 Days🏛

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Yukikuran27Mi ha proposto la sua storia rosa dai toni dark, sarà riuscit* a stupirmi?

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Yukikuran27
Mi ha proposto la sua storia rosa dai toni dark, sarà riuscit* a stupirmi?

Se devo essere sincera, la copertina è l'elemento che ho apprezzato di più di tutta l'opera, di cui ho letto 5 capitoli e mezzo, non contando il prologo o quelli non narrativi

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Se devo essere sincera, la copertina è l'elemento che ho apprezzato di più di tutta l'opera, di cui ho letto 5 capitoli e mezzo, non contando il prologo o quelli non narrativi.
La copertina non sembra amatoriale o affrettata, ma è veramente  interessante e dai toni misteriosi e intriganti, toni che, ahimé non ho trovato nella trama. Complimenti davvero per la scelta, creazione o commissione di questa, mi piace moltissimo.

Per quanto riguarda proprio la trama, purtroppo non ci siamo. Non mi è piaciuta affatto, nella sua stesura e esposizione. Probabilmente è causato da un mio poco amore verso il genere, che ho, inconsciamente accettato, infatti non apprezzo moltissimo le storie incentrate su un amore violento (mal sviluppato e studiato) che romanticizzano questo stesso.
Non amo nemmeno tanto le scene cosiddette hard o a luci rosse, cercando di evitare la lettura di queste non essendone una grande fan.
È ironico detto da Catullo?
No. Ogni scelta di trama, argomento e racconto, se ben sviluppato e ben narrato potrebbe diventare materiale per un buon libro, mentre, i temi toccati da 100 days sembrano essere sfiorati in modo troppo troppo semplice e superficiale.
L'intreccio principale comprende una "storia d'amore" se così si può chiamare un'ossessione malata da parte di uno dei due protagonisti, tra la nostra innocente e 'femminista' Emily e il contorto Jason.
La prima, dopo essere stata invitata ad un galà di beneficenza, si ritrova a gironzolare per le stanze della casa in cui questo è tenuto, scoprendo una biblioteca dove inizia a leggere il suo libro preferito, mossa dalla passione da bibliotecaria.
Ora, tralasciando il fatto che questa si possa in qualche modo annoiare a una festa dove ha scelto di andare, ho trovato un poco immaturo questo comportamento, ma complessivamente perdonabile.
Cosa succede di tanto eclatante?
Arriva il nostro protagonista maschile, proprietario della casa, che, invece di rimproverare benevolmente un'INVITATA, la accusa di essere una ladra. Una persona che fa ciò, avendo organizzato un party nella sua magione, o ha seri problemi mentali e/o di memoria (il che sarebbe stato un interessante sviluppo di trama) oppure è un povero idiota, scemo quanto attaccabrighe. Ecco. Temo Jason sia quest'ultimo.
Non solo aggredisce verbalmente la povera sfortunata, ma la prende in modo violento e la spintona verso il muro, arrabbiato come Giove luminoso quando scoprì che Prometeo aveva rubato il fuoco. Solo che questa rabbia del nostro personaggio non ha IL MINIMO SENSO.
Questo simpatico bad boy (che ai nostri tempi si chiamavano Barbari altro che bad boy) sbatte la poverina in uno stanzino intimandole di non uscire.
Lei ovviamente scappa, come prevedibile dal dialogo precedente e va a casa, senza  chiedere aiuto alle amiche presenti alla festa.
Ora, per come ci era stata presentata Emily, essendo una tenace 'avvocata dei diritti delle donne' (metto le virgolette, poiché ho trovato alcune affermazioni a inizio libro velatamente sessiste), si potrebbe pensare che questa abbia un minimo di buonsenso e denunci l'aggressione ILLEGALE che le è stata fatta. Ma lei non lo fa, andando a casa per poi coccolare il suo gattino.
Ora, io avrei scusato la sua azione, se l'autrice/autore ci avesse offerto un minimo di introspezione nel carattere di Emily, scavando in profondità sulle sue di emozioni. Ma ahimé ciò non c'è stato.
Una delle mie critiche maggiori è che tutto si è mosso troppo in fretta. Nei capitoli successivi, quando Jason incontra nuovamente Emily, e si comporta in modo totalmente diverso, affettuosamente morboso e ossessivo, ne abusa baciandola (sì anche un bacio non consenziente è un abuso) e chiamandola con allusioni sessuali.
Questo è un rapporto schifosamente violento, che, se NON romanticizzato, e APPROFONDENDONE I MOTIVI, costituirebbe un ottimo argomento da denunciare o studiare in un romanzo, qui, data la superficialità degli argomenti e la banalità delle scene l'ho trovato grottesco e stucchevole.
Se nel capitolo introduttivo al mio personaggio ho detto che sarò severa con i cliché (anche in questo libro presenti in modo ridondante), qui avvertirò che sarò severa anche con i libri che trattano argomenti importanti in modo così superficiale.

I personaggi sono banali, e troppo troppo pallidi, quasi come dei cartonati di personaggi già esistenti. Jason viene chiamato 'problematico' ma, fino ad ora non ho avuto l'occasione di capire di che problema realmente soffra. Spero sinceramente che questo possa essere affrontato con la giusta serietà e profondità.
Tranne Emily, che gode di una minima caratterizzazione, tutti gli altri personaggi sembrano veramente dei burattini incoscienti e stereotipati, essendo poco più di delle maschere per introdurre un dialogo con la protagonista.

Per quanto riguarda lo stile ho notato un'evoluzione di questo negli ultimi capitoli letti, ma comunque non sono riuscita ad apprezzarlo pienamente.
La narrazione è (ormai come sempre) in prima persona, che ho già potuto dire di non amare (de gustibus), e i tempi verbali sono quasi sempre impostati sul presente. Scelta coraggiosa, ma che ha dato un tono elementare alla scrittura.
Le uniche descrizioni sono quelle dei vestiti, ma anche queste le ho trovate basiche e banali.
C'è un che di noioso nel leggere "Entro nella macchina. C'è amica 1 al volante. Amica 1 oggi è molto elegante, è vestita con capo 1, capo 2 e capo 3."
Consiglierei all'autrice di prendersi il suo tempo per descrivere le azioni, con i dettagli necessari, ma anche con una narrazione che possa intrigare il lettore.
In un certo senso, il fatto che l'azione sia al presente e il narratore sia la stessa protagonista, non aiuta molto nella scrittura più studiata e dettagliata.
La grammatica è pressoché corretta, complimenti, ma ho trovato comunque dei refusi e cosiddetti errori di distrazione, che, con un'attenta revisione possono essere eliminati.
Alcuni di questi sono:
-Dopo i punti nei dialoghi la lettera non è maiuscola.
-Errori di battitura
-affondo (si scrive a fondo)
- uso delle virgole sbagliato.

Tiriamo le somme di questa recensione

♤Mi è piaciuto questo libro?
No. Mi dispiace dover dire così, ma quest'opera non mi ha lasciato pressoché niente, se non una lieve arrabbiatura.

♤Lo consiglierei?
Non credo, di fatto non essendomi piaciuto non penso di riuscire a consigliarlo a qualcuno.

♤Cosa migliorerei?
L'approccio agli argomenti trattati. Studierei e approfondirei certe tematiche e le afforonterei con più attenzione.

♤Cosa mi è piaciuto di più?
La grammatica, credo. Non era male, il che è una piacevole sorpresa.

♤Cosa di meno?
La superficialità dell'approccio a certi temi.

Voto?
☆,*
1 stellina e 1/2

Ave atque Vale

Catullo

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