24. anakin skywalker e diciotto maggio

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Non mi piace la saga di Star Wars.
Non mi è mai piaciuta e gli unici film che ho apprezzato sono stati i prequel e solo perché Anakin Skywalker è assai apprezzabile.
Ma oltre a questo io e Star Wars viaggiamo su due rette parallele che non si incontreranno mai. Piuttosto preferisco spararmi tutti i film di Harry Potter uno dopo l'altro, ma mio fratello ha il controllo della televisione per questo pomeriggio, quindi decide lui.

"Quando guardo Star Wars con te mi costringi sempre a vedere La vendetta dei Sith."
Si lamenta infatti Amar, ingozzandosi di pop corn. Io lo guardo male, per poi tornare a concentrarmi su Anakin e sul suo development da cattivo della saga.
Io tendo sempre ad immedesimarmi nei cattivi: per qualche strana ragione psicologica che la Peruzzi più di una volta ha cercato di capire, ma io non le ho mai dato la possibilità di farlo, trovo molto più semplice capire i comportamenti del cattivo che quelli sempre stereotipati del buono.
Non è mica colpa mia se i cattivi sono sempre i più svegli e i più attraenti, basta pensare allo stesso Anakin, a Warner di Shatter me o ad un Luke Castellan qualunque.
Mi attraggono i personaggi complessi, quelli che in termini tecnici vengono chiamati personaggi grigi, immersi in questa nube che fonde bene e male e dalla quale non riusciranno mai ad uscire.

"Mi piace vedere Anakin." Rispondo a mio fratello, senza peli sulla lingua, perché davvero guardo i film solo per la bellezza di Hayden Christensen.
Amar in risposta fa un verso disgustato.
"Devi guardarlo per la trama! Non per gli attori!" Mi rimprovera, ma io alzo le spalle, rubando popcorn dalla sua ciotola, facendolo arrabbiare ancora di più.

Io e mio fratello siamo molto simili.
Stessi occhi marroni, stessi capelli castani e stesso carattere di merda.
L'unica differenza è che io so controllarmi, piuttosto che perdere la pazienza cerco sempre di sviare la mia rabbia usando la testa, Amar invece è come una bomba ad orologeria: se lo si fa incazzare, scoppia l'apocalisse.
Però allo stesso tempo mio fratello è anche empatico e gentile, qualità che a me chiaramente mancano.

Mentre Anakin ed Obi-Wan Kenobi discutono di qualcosa che a me non interessa minimamente, la mia testa inizia a vagare per i fatti suoi.
Sono passate due settimane da quando sono stata a casa di Enea l'ultima volta.
Ormai siamo a maggio, il Ramadan è quasi finito e io devo amaramente ammettere di non aver rispettato il digiuno tutti i giorni: la scuola è stressante, la pressione dei voti finali inizia a farsi sentire e ho dovuto cedere alla tentazione ogni tanto.
Non sarò una brava musulmana, però ci provo, per quanto questo possa contare.

Nel frattempo, però, in mezzo ad uno studio matto e disperatissimo e ad un digiuno non sempre portato a termine, i miei pensieri sono perennemente stati asfissiati da Enea.

Anche adesso, mentre Anakin sta cedendo al lato oscuro, io penso ad Enea e a quella stupida e maledetta telefonata.
"Adesso arriva la parte bella!" Annuncia Amar, praticamente saltando sul divano mentre la sua mano arpiona il mio braccio, come se non guardassimo questo film come minimo una volta all'anno.

"Idiota..." Borbotto io, immersa nei miei pensieri, ed Amar mi tira un pugno giusto per farmi capire che lui idiota non lo è.
Ma il mio idiota non era nemmeno riferito a lui, era per quella faccia di merda di Enea.
Due settimane. Sono passate due settimane e io non ho trovato il coraggio di tirare fuori l'argomento, di, dirgli ehi, chi è che ti ha telefonato quel martedì?
Niente. Sono una codarda di prima classe, ma a quanto pare non sono l'unica.

Enea continua a comportarsi come se fossimo effettivamente una coppia.
Cosa che non siamo.
Perché lui non me l'ha chiesto e non sarò io a fare quel passo. Già l'ho baciato, direi che ho fatto abbastanza e che è ora che lui si svegli.
Inizio a credere, però, che abbia una paura boia di legarsi. O di farsi male.
Non so più cosa passi per quella sua testa complicata, tutto ciò che so è che tra telefonate misteriore e sentimenti che reprime, si sta trattenendo dall'essere puramente sincero con me.
Ed effettivamente non stiamo insieme, perché dovrebbe essere sincero con me?

L'infinito senza limiti [2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora