Sto provando troppe cose.
Io, che sono una persona razionale, basata su saldi principi e che non fa mai nulla che possa rompere la sua bolla di quotidianità, sento di non essere in grado di controllare quello che sto provando.
E per una volta lascio che sia così.Mi lascio investire completamente da tutte le emozioni che sto provando, lascio che mi travolgano l'una dopo l'altra senza un senso logico e trascino Enea con me in questo vortice impreciso.
Mi costa una fatica immensa non ascoltare il treno dei miei pensieri, perché questi non si fermano, continuano a farsi sentire, a dirmi di chiudermi come un riccio e di lasciar perdere tutto, ma il problema è che io voglio provare ogni cosa, afferrare ogni sentimento e recuperare tutto quello che non ho potuto assaporare.Non so esattamente come arriviamo alla sua camera, ma so per certo che i miei tacchi sono finiti da qualche parte ai piedi del suo letto, perché sono improvvisamente più bassa di prima ed Enea mi prende in braccio, facendomi stringere le gambe attorno al suo bacino e le braccia attorno al suo collo per non cadere.
La sua pelle è sempre più calda della mia e passo le mie dita gelide sulla sua schiena solo per sentirlo rabbrividire, per provare a me stessa che questo sta accadendo davvero e non è solo un sogno.Lo lascio trasportarmi fino al suo letto, dove la mia camicia scivola via dal mio busto esattamente come la sua.
Ed è solo in questo momento che entrambi ci fermiamo per guardarci l'un l'altro.
Osservo il suo viso che ho visto già così tante volte, e le mie dita toccano i suoi zigomi, la mandibola, le palpebre, lascio alla mia mente il tempo che le serve per incanalare ogni dettaglio di Enea, per poi essere in grado di riviverli tutti nei miei ricordi quando ne avrò voglia.
"Madonna mia..." dice Enea con voce roca, mentre il suo sguardo vaga sul mio petto e il suo pollice si ferma sulla riga dei miei addominali.
Io rido alla sua reazione, ma quando ci passa sopra le dita, la mia testa si piega all'indietro, lasciandogli spazio per baciare il mio collo.Nel frattempo, le mie mani vagano sul suo petto, sulla sua schiena, su quei muscoli che ho visto mille volte sotto alle magliette e alle camicie ma che non avevo mai immaginato potessero essere così tanti e soprattutto così attraenti.
Mi perdo nel momento fino a quando non lo realizzo completamente e la realtà dei fatti non mi tira un duro colpo, facendomi rendere conto che sto per fare una cosa che non ho mai fatto.
"Enea." Gli dico ad un certo punto, fermandolo perché è giusto dire le cose come stanno.Enea alza lo sguardo, regalandomi in primo piano di quelle iridi indescrivibili. A volte sembrano acquisire un colore quasi giallognolo, a volte sono di un verde sbiadito, ma una sfumatura color nocciola è sempre presente, in qualche modo.
"Non l'ho mai fatto." Esclamo, sincera, e vedo un velo di preoccupazione passare attraverso ai suoi bellissimi occhi, come se stesse pensando di aver sbagliato tutto.
"Mi piace, per ora, ma non so cosa fare perché- che imbarazzo- cioè-"
Affondo il viso nelle mani, ricordandomi improvvisamente di essere in reggiseno di fronte ad Enea, ma lui nemmeno mi lascia il tempo di sprofondare nella vergogna, perché stacca delicatamente le mie mani dal mio viso, prendendo il mio mento tra le sue dita. Deglutisco, cercando di non pensare a quanto sia bello.Mi regala uno dei suoi rari sorrisi, quelli sinceri e pieni di bontà, per poi farmi l'occhiolino.
"Se vuoi fermarti, me lo dici, ok? Qualunque cosa succeda, dimmela. Non devi fare nulla se non vuoi farlo."
Passamo alcuni secondi di totale silenzio in cui lui non si azzarda nemmeno a toccarmi, aspettando solo che io gli dica cosa fare.
Mantengo il suo sguardo, per poi dire qualcosa che non mi sarei mai immaginata di dire.
"Voglio farlo. Seriamente, quindi fai del tuo meglio."
"Quanto sei spavalda." Commenta, mentre si sente il rumore del gancetto del mio reggiseno che viene abilmente aperto dalle sue dita.Una parte di me vorrebbe chiedergli come fa ad essere così esperto con i reggiseni, ma la metto a tacere e mi dico che della sua esperienza io ne posso solo godere.
In tutti i sensi.
Ecco, questa è una di quelle battute che non devo fare mai più.
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L'infinito senza limiti [2]
Romance[COMPLETA] Quando Enea Gori ti apre la porta di una casa che non dovrebbe essere la sua dovresti iniziare a farti qualche domanda, perché rivederlo così dopo due anni è troppo strano per essere un semplice caso del destino e soprattutto perché quel...