«Arthur! Hanno rapito Charles, cazzo!»
Vidimo spuntare Thomas ed Arthur mi spinse verso John, volendo aiutare lui stesso suo fratello minore.
Johnny mi strinse tra le braccia e cercò di riprendere fiato.«L'hanno rapito.»
Sussurrai a John, facendolo imprecare.
«John! Fai bloccare tutte le strade, gli incroci. Noi tre resteremo di guardia!
Mentre tu, Tom, vai con Polly e stai attaccato al telefono, intesi?»Thomas annuì e poi mi guardò, venendomi incontro e stampandomi un bacio amaro sulle labbra.
«Ti amo. Sappi che conto su di te, Rosie.»
Sussurrò per non farsi sentire dagli altri.
Mi diede un altro bacio e Polly se lo portò via, lasciandomi senza fiato.«Hai sentito sorellina? Lui conta su di te, cazzo.»
Urlò John quando la macchina di Polly svoltò e scomparve.
Lui contava su di me.
***
Arthur e John tornarono a casa, ma io restai di turno con Finn, nonostante gli scarsi risultati della ricerca.
«Rose torna a casa. Continuo io con gli altri, okay? Hai bisogno di riposo.»Finn mi accarezzò la schiena ed accettai il suo consiglio, anche se non mi davo pace.
Salimmo in macchina e sfrecciamo verso Birmingham.
Quando arrivammo, entrai sentendo i miei piedi nuotare dentro i mocassini che indossavo.Mi sedetti su una sedia e mi creai una bolla intorno alla mente, senza dare conto a nessuno, fino a quando Thomas mi posò una mano sulla guancia, facendomi chiudere gli occhi.
«So chi l'ha rapito, ma prima devo pagare ciò che mi spetta.»Sussurrò ed il suo pollice accarezzò il mio zigomo; alzai lo sguardo verso il suo e sospirai.
«Vatti a fare una doccia, okay?»
Si piegò per posare un bacio sulle mie labbra e poi feci come dissi, dopo essermi tolta i mocassini ed averli lasciati vicino all'ingresso.
***
Il solito bussare alla porta, in modo insistente, mi svegliò.
Mi alzai infreddolita ed aprii, rivelando le figure di John ed Arthur.«Sei pronta?»
John entrò come sempre, Arthur restò di fianco alla porta, osservando la mia stanza.
«Metto i mocassini ed arrivo.»Tirai su con il naso per il raffreddore causato dalla pioggia presa ieri e tossii.
«No no, tu non vieni in queste condizioni.»
Disse John. «Devo trovare quel bambino. John, lui conta su di me cazzo.»Il rosso, alla fine, mi lasciò venire.
***
Arrivammo al luogo di incontro con quell uomo ed Arthur sistemò la corda, così da poterlo strozzare senza pietà.
Arthur mi disse di aspettare in macchina, nonostante le mie proteste.
John lo seguì senza dire niente e dopo un po' tornarono, dicendomi di dover raggiungere Michael che doveva parlare con loro due.
Quando arrivammo al luogo d'incontro, quest'ultimo ci guardò con aria strana, quasi sconvolto.Scendemmo dall'auto e lo raggiungemmo, nel frattempo mi sistemai una sigaretta per cercare di calmare il nervosismo che avevo da ieri.
«Sta mattina, quando ero al cantiere abbandonato con Tommy, ho ucciso un uomo.»
Prese una pausa e mi guardò.
«Lui era in pericolo e potevo aiutarlo solo io.»
Arthur si alzò e gli chiese che tipo di arma gli aveva dato.
«È buona per la distanza ravvicinata.»
John guardò Arthur, gesto che venne ricambiato.Il nostro vecchio gli consigliò un altro tipo di arma, ma Michael scosse la testa.
«Ormai questa è la mia, la sento un tutt'uno con la mia mano.»
John sospirò ed incrociò le braccia al petto.
«Dove l'hai preso?»Sussurrò quest'ultimo, fissando negli occhi nostro cugino.
«Di lato alla testa.» Arthur abbassò lo sguardo, dopo averne lanciato uno verso di me che guardavo totalmente altrove, cercando di non ascoltare la conversazione, ma fallendo.
«Come ti sei sentito quando è caduto per terra?»
«Tommy dice che è andata bene.» Rispose Michael, in modo secco.
John gli si avvicinò e gli porse un biglietto.
«Questo è il posto in cui si dovrebbe trovare il bambino.»Michael aprì il biglietto senza dire nulla.
«Si aspettano che ci vada qualcuno, per cui dovresti andare da solo.»
Michael guardò entrambi i suoi cugini ed ingoiò il groppo che gli si era formato in gola.
«Troverai due dei nostri lì, farai quello che ti diranno loro. Tu sarai lì, ma è meglio se sparano loro.»Arthur si prese un attimo di pausa.
«Una volta che Charles è in salvo avvertirai Finn.»
Scossi la testa, in disaccordo.
«Lui avviserà me.»
John mi guardò male. «Avviserà Finn e basta. Questi sono gli ordini, Rose.» Disse con voce autoritaria, senza neanche guardarmi.Bene.
Perché nessuno mi prendeva in considerazione?***
«Tu resta qui con le ragazze. Io vado a sbrigare una cosa.» Restai a fissare gli occhi di John e poi annuii.
«Stai attento, qualunque cosa devi fare.»Dissi, mentre scesi dall'auto ed entrai in casa, sentendo il rimbombo della macchina che sfrecciava.
Polly si voltò di scatto verso di me e sospirò, stringendomi, poi, in un abbraccio.
«Aspettavamo Charles. Tu stai bene?»
Annuii.
«Dobbiamo solo aspettare un altro po' e Charles sarà qui.»***
Angolo scrittrice
Non so, forse perché sono i penultimi due, ma oggi mi andava di pubblicare due capitoli!
Godeteveli :)
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A f***ing mess 3 || Peaky Blinders
FanfictionA distanza di qualche annetto, Rose viene obbligata da suo fratello John, a partecipare al matrimonio dell'uomo tanto desiderato da Rose. Rose accetta, ma contro voglia. John riuscirà a vedere i due "fratelli" finalmente uniti in una coppia?