Parte 5#

616 45 90
                                    

" io e jean stiamo insieme." Disse marco con naturalezza avvicinandosi al fidanzato, rimasto di stucco.
Un enorme sorriso comparve sulle bocche di gran parte del tavolo. Eren cercò gli sguardi dei suoi compagni e vide mikasa stranamente  non sorpresa. "Mikasa Avevo ragione! Perché quella faccia?"

"Li ho visti baciarsi poco fa" disse lei.

Entrambi i ragazzi arrossirono ma erano felici. Jean era quel tipo di persona che odiava tenere i segreti. Soprattutto quando i segreti erano cose importanti come queste.

Sasha stava facendo la fan sfegatata abbracciando conny, o meglio, stritolandolo.

"Ma..." tutti si girarono verso Armin, che con sguardo dubbioso fissava la coppia. "In che senso -state insieme-? Marco...Jean è un ragazzo!" Disse lui non capendo perché tutti gli altri non fossero confusi.

Marco sorrise imbarazzato "lo so Armin."
Il tavolo ridacchiò guardando divertiti lo sguardo confuso di Armin.

"Ma....QUINDI SEI GAY!?!!" Disse lui ad alta voce attirando l'attenzione di chiunque fosse nella stanza in quel momento.  I due si sarebbero volentieri sotterrati.

"Si Armin. Si dice così quando ad un ragazzo piace un altro ragazzo" gli spiegò annoiata Annie.

Armin rifletté un attimo e poi spalancò gli occhi. "Ecco perché stamattina eri nel letto di Marco... voi stavate...???"
Jean scattò subito in difesa. "COSA?! no. Assolutamente no. Noi ci... stavamo solo...-"
"Parlando" concluse Marco.

Reiner intervenne per allentare la tensione:"e da quanto?! È fantastico!"

"In realtà non molto. "Rispose tranquillo Marco. La sua sicurezza rinquorava Jean. Si stava  ... innamorando.

Skip time.

Passò quasi un mese da quel giorno soprannominato da Eren "Gianmarco Coming out" ,nome ,che Jean odiava (stranamente:/).
E in quel momento mentre Jean ci ripensava, lui e Marco si stavano baciando costantemente da più di mezzora.  Era sera. Stavano in cerchio intorno ad un fuoco come ad un campo estivo. Circondati da i loro compagni che cercavano di non infastidirli con i loro sguardi curiosi. Erano baci davvero poco casti, tanto che Marco controllò che nessuno li guardasse e inserì una mano rapida sotto la maglia di Jean che sussultò.  Stavano insieme da più di un mese, ma non erano mai andati oltre i baci. Non era nemmeno così semplice avere occasioni per stare da soli: tra gli allenamenti, il clima odioso quasi quanto Sadies e i loro compagni impiccioni, non avevano mia avuto un vero e proprio momento intimo. I ragazzi una volta organizzarono addirittura una sorta di complotto per lasciare vuoti i dormitori e farli stare soli, ma Marco ,Estremamente imbarazzato rifiutò. E questo fece pensare a Jean che in realtà non era" l'offerta per nulla invadente" dei ragazzi il motivo per cui Marco si era agitato, ma forse era l'idea di fare sesso.  Probabilmente Marco... non era mai stato a letto con un uomo... non che Jean fosse estremamente più esperto. Perciò da quel momento Jean non insistette troppo nell'argomento, perché tutto sommato non ne aveva bisogno. Si stava sempre più innamorando di Marco e gli bastava quello, gli bastava averlo vicino, sentire le sue mani la mattina quando lo svegliava solleticandolo dolcemente, la sua voce buona che lo aiutava a mantenere la calma quando aveva l'impulso di spaccare la faccia a Eren, ma anche il dolce sapore delle sue labbra, morbide e uniformi, non frastagliate di spaccature come quelle di Jean, che quando nervoso le torturava con i denti fino al sangue. A contatto con le mani di Marco ,Jean ebbe un piccolo gemito che fece ridere Marco.  Sfilò la mano per poi posarla sulla guancia del biondo che si sentì stranamente vuoto a quel movimento.

"Jean..."

"Jean!!"

"JEAN!!!"
Qualcuno interruppe l'unione dei due.

"COSA?!" Chiese Jean voltando infastidito la testa.

"Tocca a te". Disse Eren sedendosi a terra come gli altri.

"Ah, già. " disse Jean alzandosi. Stare fuori la sera dopo gli allenamenti non era consentito durante la settimana e perciò quando trasgredivano le regole facevano a turni per controllare che Sadies non facesse un'altra esercitazione a sorpresa delle 2 di notte.

I due si staccarono tristi. "Se vuoi vengo con te" disse Marco alzandosi e guardando Jean con una faccia supplichevole.

"Odi fare la ronda, e lo so bene. Tranquillo. Torno fra mezzora. Puoi sopravvivere!" Disse dandogli una leggera pacca sulla spalla.
"A dopo" disse Jean salutando tutti gli altri.

Marco si avvicinò agli altri per sentire la conversazione e perdere un po' il senso di vuoto. "Marco non fare la faccia da cane bastonato. Jean non se ne è andato per sempre." Disse Sasha notando la delusione del lentighinato. "Credo di essere troppo appiccicoso. Già ,è stato stupido chiedergli di andare con lui" rifletté a bassa voce Marco stringendo gli occhi all'idea di quella figuraccia.
"No, non lo sei. Io e Jean ci conosciamo da sempre e ci siamo sempre odiati, eppure da quando conosce te è cambiato, in meglio! Non tratta nessuno con la stessa delicatezza con cui tratta te. E ,purtroppo, devo ammettere che lo rendi una persona migliore." Disse Eren sincero, rincuorando Marco. "Di sicuro è meglio di quando frequentava Stella" disse Armin ricevendo un'immediata approvazione da Eren che gli diede ragione. Marco si riaccupò. "Chi è... Stella?" Chiese leggermente infastidito.
"Una delle noiosissima ex amanti di Jean. Per un periodo cambiava ragazza ogni 2 giorni. Ed era più insopportabile di quanto sia in un estremo giorno NO".

Il "giorno no" era un soprannome che Marco e Mikasa avevano dato a quelle giornate in cui Jean si svegliava con la Luna storta, le cause erano principalmente i cambiamenti di abitudine o fatti fastidiosi di prima mattina. Lo rendevano scontroso, arrogante e acido. Il primo ad accorgersene era sempre Marco, lo capiva da come Jean reagiva alla sua sveglia: un mugugno, una leggera spinta, un grugnito, uno sbuffare o alzarsi immediatamente erano i segni di una giornata No. Così Marco avvertiva immediatamente Mikasa in modo che tenesse Eren il più lontano possibile da Jean "scrooge" kirschtein.

Il gruppo notò un'espressione curiosa ma timida di Marco. Voleva sapere altro su il vecchio Jean, ma non voleva sembrare disperato. .

"Anche con lei non è durata molto. Si vedevano solo per il sesso, ma poi lui si innamorò di lei. Era un'amore a senso unico perciò finì li." Disse mikasa.

"E di ragazzi?" Chiese impulsivo Marco pentendosi subito dopo della domanda.

"Tu sei il primo ragazzo che ha, credo. Abitavamo nello stesso distretto ma non eravamo proprio "amici intimi". Però era molto popolare in quella storia e pettegolezzi dicevano che di amanti uomini ne avesse altrettanti delle donne" disse Mikasa.

Mikasa notò che tutto quello aveva portato parecchia insicurezza in Marco, perciò disse sincera:" Jean non è il tipo che perde tempo inutilmente. È sempre diretto e sincero. Se con te non fosse assolutamente serio sarebbe oramai finita e sotterrata." Marco sorrise, ma in realtà stava piangendo dentro.  Aveva davvero paura di deludere Jean ,ma non voleva mostrarsi vulnerabile e con dei complessi di inferiorità. Se davvero Jean aveva avuto tutte queste esperienze lui si sentiva davvero inferiore. Forse Jean si aspettava qualcosa di più da lui. Gia, doveva smettere di tirare i freni in salita. Era il suo ragazzo. Doveva mostrare autorità.  O almeno credeva.


Spazio autrice:
Guyz cosa dire. Tutti questi complessi e dilemmi di Marco saranno giustificati? E cosa ne pensa Jean.  Chiunque però reagirebbe così scoprendo che il tuo fidanzato ha una lista di ex più lunga del Wall Maria. See you next episode. Bitch.

COMPLEMENTARI | Jeanxmarco ff.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora