Parte 6#

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Il turno di Jean finì e lui tornò al campo. A dargli il cambio fù Armin che smise di ridacchiare con Christa e sorrise a Jean. Quest'ultimo stava per sedersi ma Marco lo fermò e prendendolo per il colletto e baciandolo profondamente lo tirò via dal cerchio verso un luogo più appartato, alimentando il gossip già bello attivo nel 104 corpo cadetti. Si appoggiarono alla prima struttura vicina e Marco spinse Jean verso il muro. Lo baciò con profondità e approvazione di Jean. "Wow.... a cosa.... devo questo?" Disse il biondo tra un bacio e l'altro.
"Sta zitto e baciami" rispose secco Marco senza aprire gli occhi. Spingeva Jean sempre più contro la parete in modo da averlo vicino a se. Poi spostò le mani dalle spalle al bacino ,avvicinandolo a se. Jean espirò velocemente per il movimento. Erano molto vicini. Tanto vicini. Ma Jean aggrottò la fronte.
"Hey, mettiamo le cose in chiaro, non che mi dispiaccia... ma come mai tanta foga?"

Marco non sapeva come rispondere. Smise di baciarlo, tanto, con jean era inutile fingere.

"Lo sento che c'è qualcosa di strano. Sei teso e agitato. Che succede?"

Marco stava per piangere, ma sarebbe stato ancora più imbarazzante.

"Niente... solo...io...." non uscivano le parole, avrebbe voluto dirgli ciò che sentiva ma aveva paura. Cercava disperatamente le parole quando Jean lo baciò. Lo fece sciogliere e appena staccato sputò fuori le parole senza nemmeno accorgersene."io non sono mai stato con un ragazzo fino ad ora... tu invece si... e non so cosa devo fare, o dire o come comportarmi." Jean sorrise. "Marco, Ti hanno parlato delle miei amanti?"
Lui annuì.
Jean si distese a terra fissando la luna, leggermente coperta dalle nuvole che presto avrebbero liberato tutte le goccioline ghiacciate, imbiancando la terra.

"Non è vero, quello che si dice" disse il biondo arrossendo.
"In realtà ho avuto solo una ragazza." Continuò senza mai guardare Marco.
"Non ho mai negato quelle voci perché da una persona come me erano plausibili e mi alimentavano l'ego, ma in realtà quella ragazza neanche mi piaceva. Ci sono stato solo perché...." Marco lo guardò negli occhi bagnati di umiliazione. "Perché non volevo si sapesse che mi piacciono di più i ragzzi che le ragazze." Beh, marco non aveva dubbi che gli piacessero i ragazzi, ma quella fu comunque una rivelazione. "Ma....ci sei stato a letto no?" Chiese timido il moro. Trattando per la prima volta l'argomento.
"Sarò sincero. Si. Ma credo che lei abbia capito che le ragazze non mi piacessero prima ancora di me. E mi lasciò." Marco non capiva cosa provava.
"E con dei ragazzi?"
"Sono stato con un ragazzo per una notte e via."
"E poi?"
"Basta. Tu.. sei il primo ragazzo che mi fa provare queste cose. È per questo che non devi comportarti in modo diverso o dire cose diverse. Tu mi piaci proprio così."
"Quindi la storia dei ventimila amanti non è vera?"
"Ventimila amanti?!"
Marco ripensò al discorso di Mikasa e Eren , poi a quello che aveva detto Jean. Lui non gli mentirebbe mai. "Lascia stare. Una cosa che ha detto Eren prima." Jean roteò gli occhi.
"Scusa. Se non ti avevo mai parlato di questo." Disse Jean sedendosi per vedere meglio Marco.
"Scusa se sono stato invasivo."disse facendo lo stesso di Jean.
"Una domanda. Rispondi solo se vuoi. Tu con chi sei stato?"
Merda. Pensò Marco. Lui gli aveva appena raccontato che invece di 20 mila amanti ne aveva avuti solo due, aprendo il proprio cuore e i suoi segreti. Marco voleva rispondere ma temeva la sua reazione.

Per fortuna non ebbe il tempo di aprire bocca visto che il gruppo corse silenziosamente in contro ai due facendogli notare Sadies che camminava rabbioso come sempre verso i dormitori. Perciò la coppia si alzò e si unì alla corsa verso la salvezza.

Fecero appena in tempo. Nessuno del gruppo aveva notato che si era fatto Davvero Tardi. Era ora di alsarsi e molti di loro non aveva chiuso occhio.

Quel giorno però non ci fu il solito progamma di allenamento ma Sadies ci spiegò il progamma che avremmo trattato i gironi successivi. Ci sistemammo al chiuso una sorta di Aula Magna.

"DANNATI! ASCOLTATE PERCHÉ NON RIPETERÒ NESSUNA PAROLA DUE VOLTE. Il mal tempo sta arrivando ,e presto l'allenamento tridimensionale all'aperto verrà interrotto. Perciò inizieremo delle lezioni teoriche su ciò che sappiamo sul combattimento, i giganti, e la vita dentro le mura. E poi, Prima di natale, avremo una chicca! Vi metteremo ancora una volta alla prova su un terreno estremamente ostile. Dovete raggiungere la base di addestramento che si trova in cima al monte durante una burrascosa notte. Ovviamente i migliori aumenteranno la valutazione, aumentando le possibilità di entrare nel corpo di Gendarmeria. Altrettanto ovviamente ,i peggiori subiranno una diminuzione di punteggio. Bene. Parlando di peggiori. Kirschtein ho bisogno di parlarti in privato. A lei e a Bodt. Venite con me. "

Non ci voleva un genio per intuire la natura della conversazione che Sadies avrebbe avuto con Jean E Marco. Infatti, tutto il gruppo si fece avanti.
"C'è qualche problema?" Chiese Mikasa imponente.
"Signorina Akerman non devo giustificare i miei comandi a delle reclute. Kirschtein, Bodt, andiamo." I due ringraziarono l'amica con lo sguardo e tesi ,seguirono Kirschtein. Li portò in uno studio. C'erano delle grandi librerie e al centro una grande cattedra. "Accomodatevi" disse indicando le due sedie messe a loro disposizione.
Si sedettero senza nemmeno guardarsi. I due ragazzi temevano qualcosa di tragico.
"Sarò diretto. Non mi importa della vostra relazione. Ma essendo essa molto evidente ha attirato l'attenzione di diversi supervisori e ufficiali."
"Quindi dovè il problema? È che siamo 2 ragazzi?"
"No. Anche se ,certo. Ad alcune persone hanno citato anche questo tra i motivi per troncare la vostra relazione. Ma io credo il contrario. Anzi, negli ultimi giorni il vostro rendimento è molto aumentato, e suppongo anche a causa di questa relazione. Ma è come il matrimonio per un soldato. Avete il dovere di dimostrare che ciò non influenzerà il vostro comportamento o le fostre decisioni. Anteponendo gli interessi del genere umano a quello del singolo." Concluse Sadies.

Marco e Jean prima ancora di mettersi d'accordo fecero il saluto militare in contemporanea. "Ha la mia parola, la nostra parola" disse convinto Marco.

Sadies annuì congedandoli. "Bene. Comunicate ai vostri amici che stasera ho intensione di parlare a tutti voi in privato di un fatto importante. Ed in fine, mi raccomando kirschtein: non deludermi, continua così e sarai tra i migliori"

Jean uscì sorridendo. "Continua così e sarai tra i migliori, bla bla bla, pesante è la testa di chi indossa la corona ,non è vero?" Chiese marco imitando la voce rauca e scontrosa di Sadies. Jean lo spinse contro il primo muro possibile. "Non stuzzicarmi Marco... è un'avvertimento!" Disse con un tono leggermente flirtante. I due risero e si baciarono. Si amavano. E non potevano evitarlo. Avevano giurato. Giurato, che avrebbero anteposto l'umanità al singolo. Ma in quel momento, tra i baci, le emozioni e gli ormoni, non avrebbero mai, e dico mai, rinunciato l'uno all'altro.




Spazio autrice:
Mi sono resa conto di una cosa... non ho idea di come fargli avere la loro prima volta. Devo inventarmi qualcosa. Intanto voi votate e firmate la petizione #stopfacciadacavallo. Aiutate anche voi un Jean in difficoltà. Donate.

COMPLEMENTARI | Jeanxmarco ff.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora