Anonimusperson123 spero che ti piaccia! 💕
Da oltre la porta bianca che si apre sul salone senti arrivare una dolce musica al pianoforte. Fai un bel respiro e chiudi gli occhi, poi abbassi la maniglia ed entri ancora ad occhi chiusi, una mano posata sulla pancia.
La musica si interrompe.
«(y/n)!» ti saluta Dylan. Apri gli occhi e vedi che sta sorridendo.
«Hey, ehm... Hai presente, oggi sono uscita... E sono andata in farmacia.»
«A piedi? Con questo caldo?»
«No, mi sono fatta prestare la macchina da un'amica...»
«Ma perché non hai preso la tua? O perché non l'hai chiesto a me?»
Il suo tono non è invasivo, anzi. È molto delicato e capisci che non vuole attaccarti, è solo un po' preoccupato. Magari pensa che ti fosse successo qualcosa.
«Tra un attimo te lo dico. E non ti preoccupare, non è successo niente di brutto...»
Ormai parli con un filo di voce, e anche se continui a ripeterti che non c'è niente di cui preoccuparsi sei quasi in apnea. Il tuo sguardo passa dai suoi occhi, alle pareti candide, alle foto di matrimonio poggiate sulla libreria di betulla fino alla finestra che si affaccia sul giardino curato.
«Il fatto è che... Penso che presto dovremo ampliare la casa, tra poco ci sarà anche qualcun altro da noi.»
Confuso, si alza in piedi e viene vicino a te. Non si avvicina troppo però, per non intimorirti. Sorride dolcemente.
«Dai, dimmi. Non mi tenere sulle spine, lo sai che puoi dirmi tutto.»
Prendi coraggio e finalmente pronunci quelle due parole.
«Sono incinta.»
Sul suo viso sboccia incontrollato un sorriso ampio e i suoi occhi si illuminano.
«Noi... Tu... Io... Wow!» farfuglia, balbetta, cerca di articolare una frase ma non ci riesce, allora ti abbraccia senza stringerti troppo forte.
«Oh, (y/n)! Un bambino! O una bambina? È troppo presto, vero? Ah, mi sa di sì... È fantastico, (y/n), è straordinario! Dovremo far costruire un muro, magari di cartongesso, forse potremmo ricavare una stanza dal bagno piccolo!» si ferma, la sua voce si spezza e scoppiate entrambi in lacrime.
Le vostre fronti si toccano mentre vi abbracciate, un abbraccio delicato e felice.
«È bellissimo...» ripete mentre ti bacia il viso.
Ora che tutto il nervosismo è sparito, ti sciogli in una risata di sollievo e gioia allo stesso tempo.
Più o meno nove mesi dopo, alle due del mattino abbondantemente passate, stringi tra le braccia il fagottino urlante che hai appena dato alla luce. Sei esausta, ma la felicità di guardare nel visino vostro figlio è una sensazione impagabile.
Dylan, vicino a te, è arrivato di corsa appena l'hanno chiamato dall'ospedale. È stato praticamente buttato giù dal letto dalla chiamata, ma non gli importa.
Ti prende la mano e si asciuga le lacrime sorridendo. Parla piano, con la voce bassa e il tono di voce tenero.
«Come lo chiamiamo?»
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Immagina Multifandom
FanficÈ un aeroplano? È un'aquila? È un bambino lanciato in aria con la catapulta? NO! Miei cari Ladies and Gentlemen, questa è la mia raccolta di immagina! Ma c'è di più! Non sono solo immagina, ma sono anche MULTIFANDOM! Ebbene sì, se foste troppo ta...