Capitolo 17

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Qualche giorno dopo...

<<Amore!>> chiamo Lele.

<<Dimmi>> arriva.

<<Usciamo?>> chiedo.

<<Ti prego, non quello che penso>> dice preoccupato.

<<Invece sì!>>

<<No...>>

<<Sì!>>

<<No!>>

<<Sì!>>

<<E va bene...>> si arrende.

<<Sì! Shopping!>> esulto.

Alla fine, è tornato tutto alla "normalità". Ho chiamato le ragazze e sono venute a Milano, ora siamo amiche più di prima; i miei genitori non li ho sentiti e non vorrei chiamarli ma so che dovrò purtroppo.

<<Ci fermiamo a prendere il gelato, però>> mi dice.

<<Va bene, al solito bar?>> chiedo e lui annuisce.

Prendo la borsa e le chiavi di casa, avvisiamo gli altri e usciamo.

<<Rega noi usciamo!>> urla Lele.

<<Va bene piccioncini!>> urla Giada in risposta.

<<Potreste anche scegliere un soprannome più originale, eh!>> urlo io.

<<A noi piace questo!>> risponde.

Non rispondo, sarebbe inutile. Non è la prima che ne parliamo e mi sono rassegnata all'idea che ci chiameranno sempre e comunque così.
Arriviamo al bar e ci sediamo al solito tavolino.

<<Siamo fortunati, è libero>> dice Lele.

<<Sì, ormai ci sediamo sempre qui>>

<<È un po' il nostro posto>>

<<Eh già>> gli occhi mi diventano lucidi solo al pensiero di tutti i ricordi, belli e brutti.

<<Lo sai che mi dispiace di tutto, vero?>> mi dice.

<<Ne abbiamo parlato già Lele, lo so. Ormai è un periodo che fa parte della nostra storia>>

<<Abbiamo rischiato di perderci...>>

<<È vero ma siamo ancora qui insieme, è questo l'importante>>

Si avvicina per lasciarmi un bacio delicato sulle labbra <<Ho avuto paura... paura che decidessi di non tornare>>

<<Anch'io, credevo di non farcela... di non trovare il coraggio per farlo>>

Mi prende le mani nelle sue <<Grazie>>

<<Di cosa?>> gli chiedo.

<<Di aver creduto in un "noi" anche quando avevi tutte le ragioni per non farlo>>

<<Avevo anche le mie ragioni per farlo>>

Mi stringe a sé, appoggio la testa sul suo petto mentre lui mi cinge il corpo con le sue braccia forti.

<<Non te lo dico spesso ma... ti amo, tanto>> mi dice.

<<Anch'io ti amo – gli rispondo – Non c'è bisogno che me lo dici sempre, mi basta saperlo>>

<<E tu lo sai che ti amo?>>

Mi stacco e lo guardo negli occhi <<Mi basta guardarti negli occhi per capirlo, un tuo semplice gesto mi dice tutto>>

Si ricomincia su quel trenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora