Capitolo 15

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<<Un solo favore devo chiedervi, è grande ma ne ho bisogno>> dico.

Siamo tutti seduti in salotto, chi sul divano, chi per terra, chi sulle poltrone.

<<Cosa? Se possiamo, volentieri>> dice Zoe.

<<Potreste evitare di dire a Lele che sono qui, almeno per oggi?>>

<<Lo hai visto? Sai che non è a Milano?>> mi chiede Edo.

<<Lo so, è andato dalle ragazze. Ci siamo incontrati per caso in strada>>

Tutti mi guardano <<Perché mi fissate?>>

<<E quindi?>> chiedono Eli e Ros.

<<Quindi... stiamo entrambi male, ce lo si legge in faccia ma... per oggi non ditegli nulla. Vi supplico come ho supplicato le ragazze a lasciarmi del tempo>>

<<Sarà difficile ma ci proviamo>> dice Diego.

<<Grazie, ma sono qui soprattutto per una cosa>>

<<Cosa?>> chiede Marta.

<<Quello che sto per domandarvi avrei dovuto chiederlo a Lele ma non avevo e non ho il coraggio per farlo, quindi sono venuta da voi>>

<<Puoi chiederci quello che vuoi>> dice Gian.

<<Qualunque cosa ti passi per quella testa>> dice Ale.

<<Fidati che non sono poche le cose che mi passano per la testa>>

<<Ti ho mai detto che sei troppo riflessiva ogni tanto? E neanche poco direi>> continua Vale.

Scoppio a ridere <<Lo so, vorrei non esserlo a volte ma sono fatta così>>

<<Che te ne rendi conto è già un qualcosa. Dai, cosa devi chiederci?>> dice Cecia.

<<Perché l'ha fatto?>> chiedo.

Si guardano tra di loro per qualche secondo poi Diego fa un sospiro e mi guarda iniziando a parlare <<Non sappiamo precisamente cosa gli passava per la testa ma ha iniziato a dire che non lo meritavi. Gli abbiamo detto di non sottovalutarsi ma secondo Lele tu eri troppo lui. Ha detto che saresti stata meglio, avresti trovato una persona migliore>>

<<Sai che si fa prendere dai sensi di colpa e anche questa volta ha iniziato a dire che era a causa sua, che era tutto successo perché volevi difenderlo. Secondo lui, se sareste stati ancora fidanzati, sarebbe riaccaduto tutto questo>> continua Zoe.

<<Gina io lo conosco da tanto e penso che l'abbia fatto per i tuoi genitori. Tu sei scappata di casa, litigato pesantemente con i tuoi genitori per difenderlo e stare con lui. Forse avrà pensato che è un peso, che ti creava solo problemi...>> riprende a parlare Diego.

<<La prima cosa che ha fatto all'ospedale mentre ti visitavano è stata parlare con loro, anche se non sappiamo cosa gli abbia detto, potremmo anche sbagliarci>> dice Gian.

<<Perché vogliono rovinarmi la vita?>> dico.

Marta ed Elisa, sedute accanto a me, mi abbracciano mentre Diego mi prende le mani tra le sue <<Ti ripeto che non sono sicuro, potrebbe anche essere per qualcos'altro>>

<<Io... ho il presentimento che ci sia qualcos'altro. Uno perché i miei genitori non mi hanno trattato male come prima e due perché le ragazze avrebbero provato a farmi capire qualcosa se Lele si è realmente pentito come hanno detto, almeno credo>>

Si ricomincia su quel trenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora