14 • War

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Jason

La valle, le montagne, gli alberi. Tutto ciò che mi circondava appariva sfocato ai miei occhi data l'elevata velocità in cui stavo correndo nella mia forma lupina.

In otto secoli di vita non mi sono mai sentito più terrorizzato di così.
Ho una pessima sensazione, come se sapessi che sta per succedere qualcosa di terribile, e il fatto che non riesca a mettermi in contatto con la mia compagna me lo conferma.

Quando Josie mi ha contattato ero immerso nei preparativi per la fatidica riunione che ci sarebbe stata il tra una settimana e tutto doveva essere impeccabile per poter lasciare il branco al sicuro.

Le avevo affidato una missione facile, lei e Riley dovevano solo parlare con Iris: una semplice chiacchierata veloce per convincerla a venire con noi in caso di emergenza, ma qualcosa deve essere andato storto.

Ero a conoscenza della storia tra Iris e Tyson: erano compagni ma la ragazza lo aveva rifiutato per paura di ferirlo a causa della sua magia che all'epoca non sapeva ancora controllare perfettamente. Avevano paura, entrambi ma non l'avevano affrontata, preferendo lasciarsi andare ad una vita di apatia e sofferenze pur di non arrivare ad un punto d'incontro.

Quando Jocelyn mi ha chiesto di andare a parlare con la ragazza ho pensato subito che sarebbe stato un buon pretesto per farli riavvicinare.

-"Micael sei riuscito a contattare Riley?" chiedo quando ormai mancano pochi metri all'arrivo a destinazione.
-"No, nemmeno Tyson risponde, potrebbero aver schermato la casa" comunica attraverso il nostro canale mentale affiancandomi con il suo lupo marroncino.

Arrivati finalmente ai piedi della collina fermiamo improvvisamente la nostra corsa sgranando gli occhi. Le fiamme avvolgono completamente la casa e si innalzano alte in cielo. Non abbiamo percepito nulla nonostante l'olfatto da lupi, è tutto comandato dalla magia.

Torno umano e senza aspettare un minuto di più mi lancio verso le fiamme, avvertendo una morsa stringermi il cuore. La mia compagna è in pericolo ed io potrei essere arrivato troppo tardi.

Micael sfonda la porta d'entrata con non poche difficoltà, ma l'unica persona presente nella stanza è Tyson che giace senza sensi sul pavimento. Tossisco a causa del fumo ma non mi fermo continuando a cercare tracce dell'odore di Jocelyn che sembrano essere scomparse.

«Jason!» grida il mio Beta dopo aver portato il Delta al sicuro. «Le hanno prese! Hanno le nostre compagne» dice l'ultima frase quasi in un sussurro ed il terrore nei nostri occhi credo sia evidente.

La stanza gira e le fiamme si avvicinano sempre di più, mi manca il respiro e chiudo gli occhi. Le urla spaventate di Micael sono le ultime cose che sento prima del buio.
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Il mio primo pensiero al risveglio è Jocelyn, la stretta attorno al mio cuore è sempre lì come per ricordarmi la sua lontananza.

Mi alzo velocemente dal letto in cui ero disteso in infermeria e corro verso la porta che si apre rivelando Micael e Josh, i quali entrano nella stanza evitando il mio sguardo.

«Cosa cazzo è successo?» ringhio verso di loro in un moto di furia.
«Jason ne sappiamo quanto te, va bene? Tyson non si è ancora svegliato, andare in escandescenza non ti porterà da nessuna parte. Devi calmarti» in un nano secondo Josh si ritrova con le spalle al muro e le mie mani strette attorno al suo collo. Lo guardo fisso negli occhi consapevole che i miei abbiano cambiato colore.

«È facile per te parlare, mh? Non hai una compagna, non sai cosa sto e stiamo passando. Non puoi nemmeno immaginare cosa significa saperla in pericolo da qualche parte, in chissà quale dimensione, nelle mani di psicopatici che potrebbero ucciderla in un secondo. Quindi non provare nemmeno a dirmi di stare calmo»

Little Human-sospesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora