Narratore esterno
<<Cucciolo, come va oggi?>> Shawn si girò sorridente verso il compagno, che a fatica scendeva le scale di casa per raggiungere la cucina al piano terra <<Bene, credo?>> si teneva la pancia ingrossata con una mano, carezzandola premurosamente. Erano passati alcuni mesi dalla notizia dell'inizio della sua gravidanza, e Njord sentiva ormai di essere giunto al termine di quel viaggio: temeva solamente la reazione del fratello, a cui aveva taciuto ogni cosa per tutto quel tempo.
<<Avrei potuto portarti la colazione in camera>> <<Non volevo rimanere a poltrire sul letto anche oggi>> <<Non puoi farci nulla se non sei nelle condizioni adatte>> ridacchiando Shawn baciò la fronte del fidanzato, abbracciandogli la vita <<Tu hai già mangiato?>> <<No, lo avrei fatto insieme a te>> <<Sei così buono con me, anche dopo quello che è successo...>> <<Ancora con questa storia? Amore, sono mesi che te lo ripeto>> <<Scusa...>> <<Tu non sei un peso per me come non lo è questo bambino, intesi? Non avevamo in progetto di fare una famiglia così presto, ma non fa nulla. Ti amo e questo è il minimo che posso fare>> gli accarezzava i capelli mentre impiattava il cibo <<Prendermi cura di te...>>
A tavola consumarono il pasto in silenzio, sorridendosi di tanto in tanto e stringendosi le mani <<Grazie per tutto ciò che hai fatto per me, Shawn>> <<Piccolo, non piangere!>> alla vista delle lacrime che stavano iniziando a colmare gli occhi del mate il più grande si alzò, raggiungendolo dall'altra parte del mobile per riempirgli il viso di baci.
A volte era stancante, certo, però quel periodo era cominciato da poco: Njord era sempre più spesso emotivo, e toccava a Shawn risolvere ogni problema, anche il più piccolo.
<<Secondo me nascerà a breve>> il blu tirò su con il naso scostando lo sguardo <<Vuoi che prepari qualcosa? In caso...>> <<Se ti va...>>
Il resto della giornata passò pressochè lentamente, tra le innumerevoli ansie di Njord e le rassicurazioni di Shawn, le coccole e i baci, i bagni caldi e il morbido delle coperte.
Si sentivano entrambi pronti a diventare genitori: il loro era un rapporto felice e pieno d'amore, iniziato per caso ma maturato abbastanza per accogliere una nuova vita. Si erano chiesti spesso quale nome avrebbero scelto, e ogni volta erano sfociati nel discutere, nel prendersi in giro e farsi il solletico per vedere chi avrebbe resistito di più.
Si amavano, si amavano tanto, ed ogni volta questo pensiero faceva piangere Njord, lo riempiva di gioia immensa sapere di avere trovato qualcuno con cui passare il resto della propria vita: era cresciuto molto stando lontano da Victor, aveva imparato a convivere con qualcuno che non fosse lui, aveva compiuto scelte e scoperto cose nuove, emozioni e sentimenti essenziali.
Senza l'amore di Shawn come avrebbe fatto?
Sapeva di non poterlo perdere e che niente li avrebbe fatti allontanare, ma a volte solo l'idea di rimanere senza di lui veniva a cercarlo la sera, durante le ore della notte in cui era l'unico dei due a non riposare. Si dava dello stupido sforzandosi di scacciare quegli altrettanto stupidi pensieri osservando il proprio tesoro dormire tranquillamente lì accanto.
<<Ti amo>>
<<Io di più>>
<<No piccolo, io ti amo di più>>
Quella visione era più che paradisiaca, Victor avrebbe pagato oro per poterne godere per tutta la vita: tornato da lavoro sulla porta c'era Arion ad attenderlo con in braccio loro figlio, ogni giorno, ogni sera. La cena era sempre pronta e i due si sedevano a mangiare insieme, parlavano del più e del meno occupandosi del piccolo a turno.
Da quell'ultima esperienza che lo aveva lasciato in dubbio il blu non aveva più accennato niente di simile e nemmeno il castano lo aveva fatto, lasciandosi semplicemente andare a una vita di coppia tranquilla e che lo soddisfacesse. La notte la coppia si univa per ore, si amavano senza freni colmando la distanza sofferta durante le ore passate.
Ma no, quel giorno sarebbe stato diverso dagli altri, Victor lo avrebbe reso speciale. Nella tasca della giacca giaceva una scatoletta nascosta di velluto scuro, e forse l'alpha avrebbe finalmente trovato il coraggio di aprirla di fronte all'omega che aveva intenzione di rendere suo a tutti gli effetti. Vedeva Arion più calmo, sicuro di sé e felice, perciò voleva tentare la sorte, sfidare l'amore che era sicuro fosse ricambiato.
Una volta saliti in camera Victor chiuse la porta dietro di sé, sospirando mentre le mani gli tremavano dall'emozione ma anche dalla paura <<Arion, c'è qualcosa che devo dirti..>>
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[Kyouten/Shawn x Njord/Simeon x Arion] Per caso
Fanfiction{Scusatemi in anticipo per gli errori di battitura nei capitoli} MPREG/OMEGAVERSE ALERT Victor e Njord, due fratelli lupi in grado di trasformarsi anche in umani, si ritrovano a vagare in un bosco dopo essersi allontanati dal loro branco, perdendos...