Capitolo 7 - Occasione

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Victor's Pov

<<Victor, potresti andare a controllare la macchina? Sembra non partire più>> la voce di Arion mi avverte dalla cucina, sta preparando la colazione e io, seppur ancora assonnato, mi vedo costretto a rispondergli affermativamente <<Vado>>

Sbadigliando imbocco la porta di casa, avviandomi verso il garage in cui è parcheggio l'auto, quando ad un tratto capto un odore nell'aria, una scia che riconosco in un baleno: è quella di mio fratello, è nei paraggi.

Con solo il pensiero di Njord per la mente inizio a correre sulle tracce del suo profumo; il leggero vento mattutino mi sfiora il pelo scuro, e questo mi ricorda  tutte le belle giornate che ho passato con lui, insegnandogli tante cose e volendogli bene oltre ogni misura.

Solo ora mi rendo conto di quanto mi sia mancato negli ultimi giorni in cui siamo stati distanti: troppo distratto da Arion l'ho accantonato e non ho neppure avuto la prontezza di cercarlo, mi sono affidato alla consapevolezza del nostro legame fraterno.

Al termine della mia corsa arrivo davanti a un casolare di legno a lato di due monti. Un ragazzo esce dalla porta con un sacco della spazzatura in mano, sbuffando <<Avresti dovuto farlo tu, io stavo cucinando!>> <<Ma ti ho detto che mi sento male!>>

In fretta riacquisto la mia forma umana,  accostandomi all'uomo dai capelli argentati <<Scusa, Njord è qui? L'ho sentito->> lui si gira con un grande sorriso <<Tu devi essere Victor>>

Njord's Pov

Sapevo che prima o poi sarebbe venuto, lo sentivo nel cuore. Mi tuffo nelle sue braccia aperte come nella mia infanzia spesso accadeva, guadagnandomi una scossa ai capelli <<Njord, mi sei mancato tanto...>> <<Anche tu fratellone>>

Shawn osserva la scena commosso, scorrendo lo sguardo da me a Victor e viceversa: probabilmente starà pensando che siamo molto simili.

(skip time)

Arion's Pov

Sono passate diverse ore e di Victor nessuna traccia: a stento ho consumato la colazione, tenendo in caldo la sua, che probabilmente non verrà mai più a mangiare.

Ecco, i miei timori si sono resi veri, ha colto l'occasione buona per svignarsela.... Continuo a dirmi che non può essere così, che sarà stato solamente intrattenuto da qualche avvenimento strano, ma questa solitudine improvvisa mi sta già logorando.

Credevo di poter vivere una relazione bella, capitata per caso ma che mi stava già regalando emozioni forti in grado di sopraffare quelle lasciate da altri.....

Terminata anche l'ora di pranzo mi sdraio sul divano a peso morto, fissando il soffitto <<Potevi avvertirmi, almeno>> comandato da un passeggero pensiero afferro il telefono accanto a me, componendo quel numero che ho imparato a memoria negli anni.

Ora che mi viene in mente Victor non si è lasciato alle spalle niente che gli sia riconducibile: non so neanche il suo cognome, la sua età precisa o un suo contatto. Sempre che ne possegga alcuno: a quanto stanno le mie conoscenze ha sempre vissuto nei boschi e in mezzo a lupi, trasformandosi di rado in umano ed esclusivamente di fronte al fratello minore.

Magari si è semplicemente ricongiunto a lui, e di questo sarei più che contento, ma avrebbe almeno potuto riservarmi un saluto....

Sì è dimenticato della sua promessa, stupido io che gli ho creduto.

Mi ha abbandonato nemmeno dopo una settimana, non prima di aver fatto fare un giro sulle montagne russe al mio cuore.

<<Arion? Perché mi hai chiamato?>> il suo tono preoccupato mi fa definitivamente scoppiare in singhiozzi <<Oh, no...>> <<Se n'è andato>> <<Ne sei sicuro? Forse->> <<Nessun 'forse', non rientra da stamattina....>> <<Ho capito, vengo da te>>

Riaggancio la chiamata.

Incredibile come l'ultima persona che avrebbe voluto vedere in quell'istante fosse l'unica ad esserci davvero. Le frasi che Simeon gli aveva detto il giorno prima lo assillavano, e ora era disposto seriamente a credere che stesse dicendo la verità, perché anche se non conosceva i dettagli del tradimento che aveva subito, forse era stato lui ad avere torto, a giudicare così male la situazione.

Circa quindici minuti più tardi Arion, in balia di un dormiveglia ripieno di brutte sensazioni, sentì in lontananza il rombo di una moto. Riconoscendo il rumore sorriso istintivamente, camminando poi velocemente alla porta, pronto ad accogliere l'albino <<Mi dispiace tu debba vedermi in questo stato>> <<Conosco molti 'te', e mi piacciono tutti>>

Simeon's Pov

Sentendo il racconto di Arion penso a quanto Victor sia stato uno stronzo di prima categoria: andarsene così, senza un apparente motivo.... Vero è che stancarsi della personalità di Arion non sia difficile, se non si riesce ad amarla sin da subito.

E se l'avesse sfruttato per ottenere quello che voleva? Qualche momento passionale e poi....

Io potrò anche aver commesso errori nei suoi confronti, ma di certo non mi sarei mai sognato di comportarmi così.

<<Simeon, scusa>> <<Per cosa?>> tira su con il naso rumorosamente, ricacciando indietro le ultime lacrime che cercano di uscire <<Per avermi risposto>> <<Dubiti dell'amore che provo per te?>> <<Ti prego, abbracciami>>

Quegli occhi grigi mi scuotono dentro come hanno sempre fatto.

Questo abbraccio era la cosa che più stavo aspettando, vorrei durasse per l'eternità.

So bene che niente di ciò che farò d'ora in poi allevierà il dolore che gli ho procurato, ma vorrei sinceramente che ci fosse un'altra occasione per noi.

[Kyouten/Shawn x Njord/Simeon x Arion] Per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora