Essendo cosparso delle impurità degli inferi, Izanagi provvide subito a purificarsi. Giunse sull'isola Tsukushi, dove adempì ai sacri lavacri. E dal lavacro di ogni suo abito e di ogni parte del suo corpo nacque una diversa divinità. Vennero così alla luce gli dèi del pianto, dei dolori, delle strade, dei bivi, delle spiagge, dei mali, del fondo del mare, della superficie del mare, dell'alto mare, della morte, dei banchetti, dei meandri, dei fiumi...
Dal lavacro del suo occhio sinistro nacque Amaterasu-ō-mi-kami, la Grande Augusta Divinità che Regge il Cielo. Dal lavacro del suo occhio destro nacque Tsuki-yomi-no-mikoto, Sua Altezza la Luna delle Notti. E dal lavacro del suo naso nacque per ultimo Take-haya-Susano-ō-no-mikoto, Sua Altezza il Maschio Rapido Impetuoso.
Allora Izanagi si tolse la collana di pietre ricurve che aveva al collo e la diede ad Amaterasu dicendole: ― Tu, signora, sarai la dea del sole, e governerai la pianura dell'alto cielo. ―
Poi si rivolse a Tsuki-yomi e gli disse: ― Tu, signore, sarai il dio della luna, e governerai il regno buio della notte! ―
Poi parlò a Susano-ō: ― E tu, signore, sarai il dio della tempesta, governerai la pianura del mare! ―
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Mukashibanashi: Storie antiche dal Giappone
FantasyQuesta è una raccolta di storie popolari antiche giapponesi. Molte di queste storie, se non tutte, vengono ancora tramandate oralmente alla generazione più giovane.