Susano'ō contro Orochi

18 1 5
                                    

Susano-ō annuì gravemente. Si alzò in piedi e disse: ― Io sono Take-haya-Susano-ō-no-mikoto, l'augusto fratello della dea del sole. Vostra figlia è nobile e bella. Datela in sposa a me ed io vi libererò dal drago.

Lo farò con tutto il cuore, mio signore. Ma come intendete sconfiggere quel mostro?
Ascoltatemi bene. Adesso alzeremo una palizzata di bambù tutto intorno alla casa e vi faremo otto aperture. Sotto ogni apertura disporremo una mensola e su ogni mensola metteremo un vaso pieno fino all'orlo del sakè più forte che riusciremo a distillare.

Si misero subito al lavoro. La fanciulla, Kushi-nada-hime, venne rinchiusa in una gabbia di bambù onde evitare che il drago la catturasse. Intanto, il vecchietto e la vecchietta cominciarono a masticare la fecola di riso in modo da accelerarne la fermentazione; il succo venne spremuto otto volte finché si ottenne un sakè così forte che bastavano i soli vapori per ubriacare chiunque.

Poi si udì un gran frastuono, il cielo si riempì di nubi e giunse il drago. Ya-mata-orochi era così grande che la sua lunghezza oltrepassava otto valli e otto monti e sul suo corpo scaglioso crescevano alberi e muschio. Aveva otto teste, dagli occhi rossi come frutti splendenti. Otto code frustavano il cielo. Subito, il drago introdusse le otto teste nelle otto aperture della palizzata e avvertendo l'aroma del sakè, tuffò le otto teste negli otto vasi pieni di liquore. Il mostro bevve avidamente quel sakè e ben presto le otto teste si afflosciarono ubriache.

Allora Susano-ō sfoderò la spada che portava al fianco e una dopo l'altra tagliò le otto teste del drago e poi continuò a infierire sul suo corpo facendolo in tanti pezzetti

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Allora Susano-ō sfoderò la spada che portava al fianco e una dopo l'altra tagliò le otto teste del drago e poi continuò a infierire sul suo corpo facendolo in tanti pezzetti. Il fiume Hi divenne rosso di sangue.

Ma mentre tagliava la coda di mezzo del mostro, la spada di Susano-ō si spezzò in due. Incuriosito, Susano-ō usò la punta della sua spada per squarciare quella grande coda e all'interno di essa trovò la più bella spada che avesse mai visto: la spada detta Ame-no-mura-kumo (ribattezzata poi in Kusanagi) che mandò in cielo in dono a sua sorella Amaterasu.

In seguito, Susano-ō costruì una casa a Suga, sposò la bella Kushi-nada-hime ed ebbe una grande e gloriosa discendenza. I suoi figli regnarono sull'Izumo per molte generazioni.

 I suoi figli regnarono sull'Izumo per molte generazioni

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Mukashibanashi: Storie antiche dal GiapponeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora