Ora che il paese di Yamato era stato domato, Amaterasu chiamò suo figlio Oshi-ō-mimi e gli disse che poteva scendere a governarlo. Ma Oshi-ō-mimi s'inchinò dicendo: ― Madre, in questo tempo che abbiamo atteso la pacificazione dello Yamato, mi è nato un figlio. Il suo nome è Ame-nigishi-kuni-nigishi-ama-tsu-hi-daka-hi-ko-hi-no-Ninigi-no-mikoto. Che sia questo Ninigi a governare al mio posto il paese di Yamato. ―
Allora Amaterasu fece chiamare Ninigi, suo nipote, e gli disse: ― Questo paese di Yamato, la pianura sotto il cielo, è il paese che tu governerai! ―
― Farò secondo il tuo comando! ― disse il nobile Ninigi.
La dea gli consegnò allora i tre tesori divini, affinché Ninigi e i suoi discendenti li tenessero in segno della loro investitura celeste. Questi erano: la collana di pietre ricurve che Izanagi aveva consegnato ad Amaterasu, lo specchio col quale gli dèi avevano fatto uscire Amaterasu dalla caverna in cui si era rinchiusa, la spada che Susano-ō aveva trovato nella coda del drago Ya-mata-orochi e che aveva dato in dono ad Amaterasu.
Ninigi separò le infinite nubi e ritto sul Ponte Fluttuante del Cielo, calò sulla terra leggero come una foglia. Scese sulla cima del monte Kigiburu, a Tsukushi nel Himuka. E Ninigi divenne signore e sovrano di quel paese.
STAI LEGGENDO
Mukashibanashi: Storie antiche dal Giappone
FantasyQuesta è una raccolta di storie popolari antiche giapponesi. Molte di queste storie, se non tutte, vengono ancora tramandate oralmente alla generazione più giovane.