«Lavoravo assieme ad una donna di nome Sapphire, ma non mi ha mai rivelato il suo cognome. Penso fosse marocchina, forse egiziana.» Ron mantenne lo sguardo basso, contemplandosi le unghie consumate per il nervoso degli ultimi mesi. Avrebbe dato di tutto per poter tornare indietro di un anno. «È stata lei a convincermi a prendere parte al progetto.»«Quale progetto?» Freya schiuse le labbra, avvicinandosi di poco con il viso per poter capire meglio che tipo d'espressione avesse in volto.
«Una specie di sterminio di massa.» Aveva passato ore ed ore chino su quei plichi di carta, ad esaminare possibilità e variabili; così tanto che gli sembrava di sapere a memoria ogni riga di quei testi che per qualche tempo erano stati sacri, sia per lui che per Sapphire. «Si basa sull'aumento delle sostanze in circolazione e, quindi, anche dei tossici. Più dipendenti ci sono e più la richiesta aumenta assieme ai nostri guadagni.»
Amos si passò una mano sul volto, prendendo un lungo e profondo respiro. Erano passati appena dieci minuti e lui non sapeva più come sentirsi. Era incazzato, quello era certo, e trovava la cooperazione dell'uomo un po' sospetta. Possibile che tenesse così tanto alla sua famiglia da tradire la donna per cui lavorava e gli ideali che aveva adottato nel momento in cui aveva iniziato quel lavoro.
«A cosa vi servono tutti quei soldi?» Ron sorrise fra se e se, scuotendo la testa come si fa con i bambini che non arrivano subito dritti al punto.
«Sapphire ed i suoi amici sanno che non possono contare sulle loro sole forze per liberarsi una volta per tutte di quelli come voi. L'unico modo sarebbe comprare un carico d'armi talmente ben fornito da eguagliare la vostra forza. Il resto va ai centri di ricerca, ai capi terrieri che ci consentivano di utilizzare le loro proprietà e a tutta quella gente corrotta che ci ha aiutato fornendoci verbali, documenti, informazioni private e così via.»
Rabbrividendo, Freya si spostò di poco verso destra, cercando ancora una volta un contatto con Amos. Non sapeva cosa dire ne che cosa chiedere. Le sembrava strano parlare di...quello, così tranquillamente. Allo stesso tempo non capiva come un'idea del genere fosse potuta venire in mente a quegli stronzi.
«I gruppi di ricerca servono per gli esperimenti, per conoscere bene la vostra conformazione muscolare, il DNA alterato e quindi anche tutte le vostre capacità. L'obbiettivo sarebbe trasmettere soltanto le parti migliori, le caratteristiche che vi rendono più forti rispetto a noi umani, e trasferirle sui Cercatori. Una specie di contaminazione che ci terrebbe non solo umani e quindi incapaci di trasformarci in bestie, ma anche migliorati sotto un punto di vista "atletico"; diciamo così.»
Il resto della conversazione la portò avanti Amos, sebbene con molta difficoltà. Ron spiegò loro che il progetto andava avanti da circa due anni, ispirato dal sacrificio di un altro Cercatore, morto per inseguire quel loro sogno di supremazia. Sapphire lavorava nel campo della distribuzione di sangue da quando era adolescente, forse spinta dalla sua stessa famiglia. Era una donna subdola e cattiva, così la descrisse lui. Gli aveva fatto di credere di avere tutto sotto controllo e lui come uno scemo ci era cascato.
L'odio che provava verso di lei sembrava strabordare dalla sua bocca. L'uomo disse non conoscere la posizione dei laboratori, ne tantomeno dei maggiori punti di raccoglimento: lui ci era sempre andato bendato, per evitare che un giorno potesse appunto tradirli e spifferare ai quattro venti quelle informazioni ma, in compenso, sapeva i nomi di coloro che partecipavano a quella setta.
La maggior parte, disse, era gente inutile e priva di utilità strategica, ma conosceva alcuni dei pezzi grossi che amministravano il progetto e si sbrigò a parlar di loro:
«Walter Brown, trentotto anni. È americano ma la madre viene dal Messico. Ha fondato la CED, un'impresa bancaria che gestisce assicurazioni di vario tipo. Sono stato a casa sua due volte, in una delle quali mi ha mostrato la merce che già possedeva. Si trattava pressoché di Mannari, la maggior parte dovevano essere ancora minorenni. Non so a cosa gli servissero, ma suppongo che subissero diversi tipi di abusi o, comunque, di torture.
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DRAGON'S BLOOD
Hombres LoboII Capitolo della saga "Wolf's Series" È incredibile come, in una sola notte, la tua vita possa cambiare radicalmente. È questo il primo pensiero che passa nella mente di Freya quando, una sera, si ritrova costretta a soccorrere uno sconosciuto nel...