•Capitolo 34•

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Capitolo 34

Natasha

Dopo aver parcheggiato la macchina, cammino verso l'entrata del locale, per niente entusiasta di trovarmi lì e prometto a me stessa di non lasciarmi abbindolare più dallo sguardo dolce di Crystal.

Mi ha incastrata.

Una volta entrati, una nube di aria calda e puzza di sudore mi investe in pieno. Muovo le mani per allontanare quell'odore nauseante da me, ma il locale è saturo di quel tanfo e lo sento incollarsi addosso.
Crystal e Jake camminano due passi davanti me e Josh che ancora non mi ha rivolto la parola.

«mia sorella ti ha pagata per indossare questo vestito?» si sporge verso di me per parlarmi e mi tira la stoffa della manica, dato che la musica a tutto volume non mi permette di sentire nulla.

«ha- ha. Davvero simpatico»

Sono le prime parole che ci scambiamo dopo quel bacio e lui mi tratta come se non fosse mai successo niente. Che se ne sia pentito?

Alzo gli occhi al cielo. Non poteva essere più semplice?

No, non poteva, mi rispondo da sola, perché lui non è un ragazzo semplice e nemmeno io.

Lo stomaco si chiude in una morsa dolorosa, Josh ha sempre usato le ragazze, e io non sono destinata ad altro con lui.

Gli ho permesso di baciarmi due volte, nonostante avesse definito il nostro primo bacio una "stronzata", e quel pomeriggio avevo ceduto di nuovo, permettendogli di fare di me ciò che voleva.

Torno a concentrarmi sul locale, una marmaglia di persone balla appiccicata una all'altra, mi sale la nausea solo a guardarli.

Crystal prende posto su uno degli sgabelli posti di fronte al bancone e io faccio lo stesso seguita da Josh e Jake.

«cosa vi porto?» chiede gentilmente il barista, urla per farsi sentire a causa della musica.

Mi guarda negli occhi prima di abbozzare un sorriso, è davvero un bel ragazzo, ma non riesco a ricambiare, l'unica cosa che faccio è sostenere il suo sguardo.

Josh si schiarsce la voce «per me una birra»

Il ragazzo annuisce confuso e gliela mette davanti dopo averla aperta, subito dopo ne da una anche a Jake, Crystal si limita a fare qualche sorso dalla sua bottiglia.

«tu non prendi niente?» si rivolge a me, e continua a fissarmi in quel modo insistente, come se voglia spingermi a parlargli.

«no grazie» dico solo, giocando con l'orlo del vestito.

«non sei mai venuta qui vero? Mi sarei ricordato di una ragazza come te»

Alzo lo sguardo di scatto...cosa intendeva con una come me?

«come me? E come sarei?» chiedo a denti stretti, non volevo apparire sgarbata ma neanche passare per la persona che non sono.

«bella, intendevo bella»

Prima di avere l'opportunità di rispondere Josh posa rumorosamente la birra sul bancone, si alza e esce fuori, senza dire una parola.

Crystal e Jake mi guardano in cerca di spiegazioni, alzo semplicemente le spalle perché non so davvero cosa sia successo.

Crystal mi invita a cercarlo e sbuffando mi incammino anche io verso l'esterno.

Appena uscita, una folata di aria fresca mi investe in pieno, è pieno autunno e io sono uscita con un vestito estivo...fantastico.

Mi giro più volte, ma di Josh nemmeno l'ombra, e anche se un po' riluttante, mi addentro nel parcheggio.

L'unica cosa che posso fare è cercare la macchina di Josh nel parcheggio e sperare sia lì, non ho voglia di cercarlo tutta la sera.

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